CGIL: no ai licenziamenti Phonemedia, sit-in di protesta domani

La CGIL ha indetto per giorno 6 Ottobre 2011 un presidio per dire NO AI LICENZIAMENTI delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo PHONEMEDIA.

La decisione del Commissario Giudiziale di aprire le procedure per licenziamento di tutti i dipendenti delle aziende Multivoice, WCCR e Soft4Web è un dramma sociale per tutta la Calabria.

Nella sola regione calabrese, saranno 1567 le persone che perderanno il posto di lavoro.

La SLC CGIL nazionale, con la collaborazioni delle strutture territoriali di SLC CGIL e CGIL impattate da questi licenziamenti (Trapani, Vibo Valentia, Catanzaro e Bari), ha indetto una giornata di protesta innanzi le sedi delle prefetture delle città interessate, al fine di richiedere l’intervento della massima istituzione dello stato sul territorio al fine di scongiurare questi licenziamenti, che non farebbero altro che andare ad accrescere la già lunga schiera di disoccupati.

Le lavoratrici ed i lavoratori delle aziende catanzaresi del Gruppo si ritroveranno a Piazza Prefettura a partire dalle ore 10.30 per manifestare contro i licenziamenti indetti e per richiedere un intervento del Prefetto di Catanzaro al fine di favorire il ritiro delle procedure di licenziamento aperte lo scorso 27 settembre.

Stesso programma per le lavoratrici ed i lavoratori di Vibo Valentia, che saranno in Piazza, anche loro, nella mattinata di domani.

Questo presidio promosso dalla CGIL di Catanzaro, nasce a seguito della assemblea pubblica dello scorso 3 Ottobre, durante la quale un migliaio circa di lavoratori hanno con forza rivendicato e sostenuto le proposte lanciate dalla SLC-CGIL sulla prosecuzione della vertenza.

Bloccare le procedure di licenziamento per poter garantire una proroga della cassa integrazione e mettere in “sicurezza” 1567 famiglie calabresi. Ma contestualmente puntare a non buttare via al vento ulteriore tempo prezioso.

In questi 18 mesi di cassa integrazione alcuna proposta concreta è stata fatta per favorire percorsi di ricollocazione di questi lavoratori. Con maggior forza pertanto richiederemo un tavolo istituzionale serio, che veda protagoniste le parti sociali e datoriali al fianco delle istituzioni locali cercando di individuare soluzioni possibili di re-immissione nel mercato del lavoro per questo bacino di lavoratori.

Non è intenzione di alcuno, soprattutto dei lavoratori, favorire la realizzazione di ulteriori bacini di assistiti di lungo periodo. Pertanto la rivendicazione che sosterremo per il proseguo della vertenza sarà quella di prolungare il sostegno al reddito per le famiglie di queste migliaia di lavoratori, impegnando contestualmente, le parti su percorsi occupazionali seri che portino 1567 persone a riavere il diritto al lavoro, a riavere la loro dignità di onesti lavoratori.

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento