Bar Mangialavori

”Che spettacolo”…ma ”Che peccato”!

Tre legni fermano i sogni delle Aquile, ma lasciano intravedere un futuro giallorosso.

La dea bendata non ha di certo assistito la prestazione positiva degli uomini di Cagni. A tutti sembrava che fosse l’ungherese “Brigitta” a farLe da anticamera, ma la “dea” di cui sopra conserva i propri regali per il futuro e non li mette in bella mostra… come la platinata pornostar le aveva consigliato di fare dando per prima l’esempio…

E si. Perché il Catanzaro sabato scorso ha dato lezione di calcio a Iachini & C. Il tecnico piacentino avrà pure gioito per la vittoria della propria squadra. E’ più che normale, ma in cuor suo, chissà quante preghiere di ringraziamento al Santo protettore di Piacenza..
Il Catanzaro perde dunque e torna a casa non con zero punti ma con molte certezze che prima o poi si concretizzeranno in risultati importanti. Carbone, Cammarata e Morello colpiscono per tre volte in pieno i legni della porta piacentina e sull’unica occasione del primo tempo per il Piacenza, Pepe impegna Manitta che se la cava.

Ma il problema risiede attualmente nella retroguardia. Manitta addirittura dannoso. Una paperona del numero “77” che regala il secondo gol ai padroni di casa. Il portiere siciliano non è nuovo a queste imprese. Già a Salerno fece bella mostra delle sue scarse qualità di presa e nel derby contro il Crotone si limitò ad opporsi a Vantaggiato con una sola manina a seguito del tiro da trenta metri della punta crotonese per non parlare dell’indecisione sul calcio d’angolo che partorì il definitivo pareggio nella stessa gara. Non si vuole assolutamente in questa sede creare un caso, ma invito tutti a guardare gli occhi stralunati e i volti impietriti dei compagni di squadra verso Manitta dopo il secondo gol dei biancorossi. In occasione del primo gol forse c’è stata una seppur minima deviazione (ma il portiere si era “tuffato” un po’ in anticipo) ma in occasione del secondo gol…! Ci dispiace sottolineare l’errore (orrore) dell’estremo difensore giallorosso, ma siamo certi che abbia determinato pesantemente il risultato finale.

Un ottimo Biancone cercava di porre rimedio e con un imperioso colpo di testa insaccava con la sicurezza della vera punta (i nostri complimenti a Biancone per la prima rete in serie “B”) ma poco dopo Corona sprecava una favorevolissima occasione. La palla del 2-2 era sul piede sinistro ma per la felicità di Orlandoni e compagni, “Re Giorgio” sparava sull’estremo difensore piacentino. Neanche il tempo di battere l’ultimo calcio d’angolo a favore dei giallorossi, che De Sanctis fischiava la fine della gara chiedendo la palla al buon Vanacore che si stava accingendo a battere l’ultimo calcio d’angolo.

“Con le sconfitte si costruiscono sempre le vittorie”, decreta Cagni. Quella di Piacenza è una di quelle sconfitte che si può certamente archiviare quasi come una vittoria (tranne il pericoloso problema portiere che si affaccia a turbare i sonni di Cagni).
L’allenatore giallorosso rilascia dichiarazioni di colui che sa il fatto suo e lascia trapelare un futuro in giallorosso che non si limiterà certo a questo campionato. E’ orgoglioso del proprio lavoro, si mostra sicuro della propria squadra, parla degli acquisti di gennaio, parla di programmazione con entusiasmo ed esalta la Società facendo una vera e propria apologia della stessa e intravedendo un tabella di marcia che porterebbe in un triennio Catanzaro a diventare nello sport una “città forte”. E scusate se è poco! Ma è un vero lumbard? Sangue caliente a 100°C e anche di più.

“Che spettacolo” direbbe il buon Valentino Rossi laureatosi per la sesta volta Campione del Mondo ma sabato sera Gigi Cagni avrà detto “Che peccato”! Il centauro ha cambiato scuderia, ma in barba a tutti coloro che pronosticavano una stagione all’insegna della Honda, ha vinto alla grande. Cagni ha sposato in pieno il “Progetto Catanzaro” e la propria avventura prenderà slancio proprio da quella Piacenza che lo vide vincente. Ha cambiato “scuderia” ma ricomincerà a vincere e alla grande. In bocca al lupo “Baffos”. La fede è dei forti e questo Catanzaro lo è e questa impareggiabile Tifoseria lo è altrettanto. Futuro aspettaci, stiamo arrivando. Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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