CNC – Potrebbe essere imminente la riapertura dell’Ospedale Militare

riceviamo e pubblichiamo

Potrebbe essere imminente la riapertura dello storico e prestigioso immobile di Piazza Stocco che per circa 150 anni  ha ospitato l’Ospedale Militare di Catanzaro che – come tutti sanno – fu soppresso nel 2005 dall’allora ministro della Difesa Antonio Martino. Sin dal prima ora il nostro movimento si prodigò in una mobilitazione massiccia fatta di sit-in, conferenze stampa, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della politica, costanti sollecitazioni alla classe parlamentare calabrese perché si evitasse la chiusura di un presidio molto utile alle forze di polizia operanti in Calabria. In tutte quelle iniziative di sensibilizzazione cercammo di evidenziare l’irrazionalità della decisione di Martino che, sotto l’alibi di un supposto riordino delle risorse statali, non seguì alcun criterio logico nella ripartizione delle medesime risorse se è vero che la Sicilia ha mantenuto ben tre ospedali militari mentre la nostra regione è stata punita severamente con la soppressione dell’unico presidio. Oggi i fatti ci danno ragione in quanto è acclarato che, dopo la chiusura dell’Ospedale Militare di Catanzaro, i disagi per tanti calabresi sono aumentati e con essi sono aumentati pure i costi per l’erario: i vari Comandi ed Enti presenti sul territorio (1° Rgt  Esercito di Cosenza, il 2° Aves di Lamezia Terme, il Comando Militare Esercito di Catanzaro; il Comando Regione Carabinieri Calabria, il Comando Regionale Calabria Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria, i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale), nonché gli enti civili e i dipendenti della Pubblica Amministrazione, oggi sono costretti a procedure difficoltose per risolvere le pratiche medico-legali. A ciò si aggiunga che molti infermi, con patologie secondarie a trasfusioni, sono costretti a subire un ulteriore penoso disagio dovuto alla distanza, ai tempi di permanenza fuori sede ed alle relative spese per raggiungere le nuove sedi di competenza.

Nelle nostre più recenti sollecitazioni, raccolte dal ministro Arturo Parisi grazie alla sensibilità del sindaco Rosario Olivo e del governatore Agazio Loiero, abbiamo poi rimarcato la beffa subito dallo Stato dal momento che l’Ospedale Militare di Catanzaro vantava tempi virtuosi nell’evasione delle pratiche, ciò che avrebbe dovuto essere valorizzato e non mortificato. Adesso abbiamo la percezione che la nostra battaglia e le nostre istanze per restituire dignità e funzioni al territorio stiano per essere accolte. Nello scorso mese di agosto il ministro della Difesa diede notizia della riapertura dell’immobile di Piazza Stocco: cogliemmo subito la palla al balzo per avere un’ufficializzazione della stessa e scrivemmo ad Arturo Parisi il quale, nel risponderci, confermò la sua decisione informandoci dell’imminente realizzazione di un Reset Centre della Difesa. Il Reset Centre è una struttura a carattere extra ospedaliero destinata ad attività di riabilitazione in favore dei soggetti indicati nel Decreto interministeriale Salute-Difesa del 31 ottobre 2000. Se allora la nostra sensazione non ci inganna, a breve sarà riaperto l’ex Ospedale Militare. Non ci sfugge ovviamente il fatto che le funzioni saranno diverse da quelle del vecchio Centro Militare di Medicina Legale; ma attendiamo che il Reset Centre diventi operativo e vada a regime, dopodiché “CatanzaroNelCuore” ne chiederà l’integrazione con i servizi medico-legali erogati per 150 anni e per un’utenza quanto meno regionale. Tutto ciò non potrà che essere letto in tutta la Calabria quale segno che restituirà, almeno in parte, dignità e funzioni al nostro territorio.

 

Fabio Lagonia
Presidente Movimento Civico “CatanzaroNelCuore”

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