Bar Mangialavori

Dall’amarAversa al dolCelano

Scritto da Redazione
Dopo l’inaspettato stop dei giallorossi in terra casertana,le aquile si rifanno di misura col Celano

C’è sempre una prima volta. Lo scorso campionato era la regola, quest’anno non proprio e se a seguito degli scorsi pareggi Cozza & C. hanno storto il muso, non vogliamo immaginare la reazione del mister e degli addetti ai lavori dopo la sconfitta campana. Per fortuna il mercoledì pallonaro “di riparazione”, consente al Catanzaro di riprendere la marcia e con essa la zona playoff. Sta di fatto che potremmo dire che contro i granata ha perso anche il Perugia (prossimo avversario dei giallorossi), potremmo parlare di un arbitro contestato apertamente dal mister che al contrario ieri ha esternato commenti positivi sull’ascolano Alberini. Dipende… dal risultato finale nel calcio, tutto dipende.

Invece sarebbe giusto analizzare queste due gare anche in prospettiva. E’ sacrosanto addossarsi buona parte delle colpe e dei limiti, peraltro già palesati a sprazzi negli scorsi appuntamenti laddove, soprattutto nella seconda frazione di gara, Mengoni & Co. hanno arretrato il baricentro nell’intento di portare a casa il risultato. Tutti ricordano come nella vittoriosa gara interna contro il Chieti a fine gara tutti i presenti abbiano patito una sorta di bonsai di quello che è accaduto al “Bisceglia” di Aversa. Ieri si è riusciti nell’intento di battere seppur di misura un abbottonatissimo nonché dignitoso Celano. Le pile hanno palesato a sprazzi una carica limitata.

C’è da sottolineare che l’organico a disposizione di Cozza, se si vogliono raggiungere i traguardi dei quali lo stesso allenatore in primis non fa mistero, va completato. Non utilizziamo il termine “rinforzato” di proposito. Anche ieri è stato evidente come il mister abbia adattato in ruoli non proprio attinenti alle caratteristiche dei suoi, alcuni uomini. Vincere di misura con il fanalino di coda che si barrica a difesa del punto, non è cosa facile, ma bisogna essere in grado di chiudere la gara se non si vuole incorrere in spiacevoli sorprese. Nulla è perfetto e tutto è perfettibile. Lo abbiamo detto già nelle scorse “puntate” e la società sa benissimo che a gennaio la rosa andrà completata. Al momento Cozza sta certamente ottimizzando le risorse umane a propria disposizione.

Si dice spesso che certe sconfitte servano al fine di catechizzare chi di dovere. Ciò è avvenuto e contro il Celano i giallorossi non hanno mai mollato il pallino del giuoco. Anche ieri (come già accaduto al “Bisceglia”) Carboni si è visto negare un penalty in area avversaria. Ci si augura che le aquile non debbano recriminare nelle prossime occasioni. La sconfitta (salutare) di Aversa è servita a tutti. Ai protagonisti che ieri non hanno ripetuto lo stesso atteggiamento di sufficienza, ai tifosi per palesare la giusta maturità/serenità nell’affrontare determinate situazioni senza storcere troppo il muso. Per fortuna in soccorso del morale (e della classifica) delle Aquile il nuovo mercoledì pallonaro con in allegato la pratica Celano. Il Catanzaro fa del gruppo e non dei solisti il valore aggiunto e non potrà nè dovrà permettersi il lusso di cali evidenti di tensione. Mister Cozza fa bene a tenere alta l’asticella delle motivazioni, ma siamo certi che per il prossimo impegno perugino non ce ne sarà bisogno.

L’impegno profuso contro il Celano unito alla calda partecipazione dei supporters (più di duemila presenze per il mercoledì sono molto rilevanti) hanno riacceso il motore della vittoria. Contro il Perugia si avrà l’opportunità di testare il polso per la candidatura alla leadership del torneo. Crederci è sacrosanto e siamo certi che il buon Cozza saprà dotare il suo team di quella personalità e mentalità giuste per uscire positivamente da questa importantissima sfida. Un eventuale successo peserebbe molto nel computo finale. Il blasone delle contendenti peraltro sostanziato dall’attuale graduatoria peseranno non poco sul big match del prossimo turno.

Giuseppe Mangialavori

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