Signori e Signori: benvenuti in serie B! C’è l’entusiasmo delle quattro neopromosse, pronte a giocarsi la ribalta con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere e tutto da scoprire. Poi ci sono le deluse della scorsa stagione, quelle che hanno visto sfumare il sogno Serie A magari ai playoff o a pochi punti dagli spareggi, e ora puntano al riscatto con rose rinnovate e rinnovate ambizioni. Non mancano le belle realtà dell’ultimo campionato, club solidi e organizzati che vogliono dimostrare che la loro non è stata una fiammata passeggera ma un progetto destinato a durare.
In questo contesto prende forma il calciomercato di Serie B, un vero e proprio Gran Bazar del calcio italiano. Alcune piazze si muovono come multinazionali: Palermo, Spezia e Cesena hanno risorse economiche per operazioni stile duty free, mentre il Bari dei De Laurentiis resta una delle corazzate economiche del torneo.
E come dimenticare le tre retrocesse dalla Serie A — Venezia, Monza ed Empoli — che si apprestano a sfruttare il generoso paracadute per trattenere i pezzi migliori o rifare subito il look tecnico.
Il resto del campionato?
La ricetta è la solita: shopping in Serie C, alla ricerca di talenti semi-sconosciuti da pagare qualche centinaio di migliaia di euro, sperando poi di trasformarli in preziose plusvalenze; assalto agli Under di Primavera 1, specie a fine luglio quando le squadre di Serie A fanno reset nei vivai e piazzano i ragazzi in prestito; infine i calciatori rimasti senza contratto o in sovrannumero in serie A che, pur di accasarsi, saranno costretti a ridimensionare le pretese, finendo nei piani delle società con budget più contenuti.
Insomma, la Serie B che verrà è un mosaico di ambizioni, riscatti, conferme e quel consueto mercato caotico che la rende unica. Perché alla fine, nel Gran Bazar del calcio italiano, dove i soldi in giro sono pochi, la Serie B resta sempre il banco più affollato e imprevedibile di tutti.
Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net
Redazione 24
