Avversario di turno

Esposito e la Scafatese più forti della sfortuna

Campagna acquisti complicata, tanti infortuni e ora l’inchiesta sulle scommesse. Ma i gialloblu flirtano con i play-off
Una campagna acquisti a singhiozzo, una squadra più debole dello scorso anno, un nuovo allenatore, una caterva di infortuni, ora la vicenda-scommesse. La Scafatese non sembra trovare pace. Eppure la classifica sorride, soprattutto se si pensa all’obiettivo-salvezza dichiarato a inizio stagione. La Procura Federale ha avviato però un’indagine, dopo una segnalazione dei Monopoli di Stato alla Lega Pro, circa movimenti sospetti sulle giocate di alcune squadre del girone C della Seconda Divisione, tra cui ci sarebbe anche la Scafatese.

SORPRESA SCAFATESE – Dopo un inizio da incubo (un pari e due sconfitte), i gialloblu hanno inanellato una serie utile ancora aperta di 7 partite, impreziosita dalle vittorie casalinghe di misura su Melfi e Barletta e, soprattutto dal blitz di Cassino (2-3). La domenica successiva un pirotecnico 3-3 interno con il Monopoli ha lasciato rimpianti per le ottime trame di gioco espresse. Lo scialbo 0-0 di Vico Equense, domenica scorsa, è una normale scossa di assestamento di un campionato schizofrenico. La Scafatese ha segnato, infatti, 11 gol subendone altrettanti. Il dato strano è che la metà di questi gol sono concentrati nelle due partite con Cassino e Monopoli.

IL RITORNO DI ESPOSITO – È difficile, quindi, dare un giudizio definitivo sulle potenzialità della squadra guidata da Pasquale Esposito, cavallo di ritorno a Scafati dopo l’esonero del novembre 2006. Il suo credo è sacchiano, il suo modulo prediletto, ovviamente, il 4-4-2. La Scafatese viaggia al nono posto con 14 punti a un tiro di schioppo dai play-off, nonostante una campagna acquisti complicata, con molti giocatori presi e poi mollati misteriosamente, tra i quali l’ex attaccante della Vigor Sergi e il terzino del Celano Morgante. In compenso sono arrivati altri rinforzi per una rosa extra-large. Nel reparto arretrato spiccano il portierino Sorriso, che sta sostituendo l’esperto De Felice, il terzino del Monopoli Colella, l’esperto centrale del Barletta Mastronicola (ex Rimini), l’altro centrale Miale (dal Pescina). In mezzo al campo due acquisti di provata esperienza: l’ala calabrese Sifonetti e il vecchio leone dell’Igea Matinella. In attacco sta stupendo l’argentino Pignatta, arrivato da Sapri, capocannoniere della squadra con tre gol.

ASSENZE PESANTI – E chissà dove poteva essere la Scafatese senza alcuni infortuni ad alcuni dei suoi uomini migliori. A Cassino si è fatto male il portiere De Felice: per un problema alla spalla starà fuori due mesi. Sifonetti è perseguitato dai problemi muscolari e domenica non sarà della partita. Anche Matinella soffre per problemi alla caviglia e non dovrebbe essere della partita. Out, infine, Pignatta che tornerà disponibile per la gara col Siracusa. Questa situazione clinica, ricca di infortuni muscolari, preoccupa anche mister Esposito che lamenta i continui cambi di manto erboso (naturale o sintetico) per gli allenamenti della squadra. La coppia centrale Miale-Mastronicola sta stringendo i denti, reduce da acciacchi vari, e avrà il compito di contrastare il tridente giallorosso. Contro il Catanzaro, confermato Sorriso in porta con Colella e De Girolamo sulle due fasce. In mezzo al campo, accanto a Basile ballottaggio tra Corsale e il giovane Avallone. Nel caso la spuntasse il secondo, Corsale giocherebbe nel suo ruolo naturale di esterno destro, con Nunziata sull’altra corsia. In attacco Ramaglia affiancherà Martone, tornato al gol contro il Monopoli dopo sei mesi.

PRECEDENTI – L’anno scorso Caputo decise una sfida complicata contro la Scafatese di Maurizi. In settimana i calciatori giallorossi avevano richiesto spiegazioni alla società sul ritardato pagamento degli stipendi. I campani imbrigliarono il Catanzaro di Provenza fino a due minuti dalla fine, nonostante l’inferiorità numerica nell’ultima mezzora per l’espulsione di Corsale, unico superstite della Scafatese dello scorso anno. Nella stagione precedente, addirittura, i canarini giocarono quasi tutto il secondo tempo in 9 contro 11. Ma, sotto 1-0 per un gol di Frisenda, riuscirono a pareggiare con Perna. Nel dopoguerra gli altri due precedenti furono due vittorie per il Catanzaro.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Sorriso; Colella, Mastronicola, Miale, De Girolamo; Corsale, Avallone, Basile, Nunziata; Ramaglia, Martone. All.: Pasquale Esposito.

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Redazione

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