Bar Mangialavori

Il Catanzaro: Una passione in…finita ?

Siamo al cospetto della mezzanotte (metaforicamente parlando) del calcio in città. Un buio cosmico che non accenna a diminuire, nonostante i buoni propositi iniziali di una società del tutto nuova.

Buoni propositi non sempre sono sinonimo di successo, ecco perché forse bisognerebbe dare segni tangibili della palesata voglia di riemergere e riportare la squadra di Catanzaro su palcoscenici più consoni alla sua storia. Siamo a inizio di ottobre, è passato il primo mese di campionato eppure la scritta “LAVORI IN CORSO” campeggia ancora sul campo di allenamento degli “AQUILOTTI”, nonostante la dirigenza tutta, partita dopo partita ci allieti con la solita favola.
Da oramai tre partite viene sbandierato il fatto che la squadra è in crescita e che solo il tempo darà ragione ai ragazzi di Domenicali, che hanno bisogno solo di continuare a lavorare per raggiungere il top.
Certo dopo cinque giornate ed un solo punto all’attivo è difficile credere anche per un solo attimo che sia solo un problema di condizione fisica e di meccanismi di gioco, è difficile credere che le tre sconfitte maturate fuori casa in tre incontri giocati ed il solo punto raggranellato in casa a fronte di due partite giocate contro formazioni non proprio irresistibili siano solo dovute ad una “questione di tempo” , perché altrimenti non sapremmo spiegarci il perché il GELA, altra lodista, sia prima in classifica (seppur in condominio) con 10 punti.
La verità è che come al solito le chiacchiere volano ed i fatti restano fermi al palo !
Innegabile come la società abbia cercato finora di arruolare elementi validi alla causa giallorossa (in netto ritardo, rispetto a tempi “normali” per una squadra di calcio), ma prima o poi i nodi vengono al pettine ed il nodo palese del Catanzaro è che nonostante una sufficiente difesa (tre partite perse per 1-0, di cui due su rigore e la terza nei minuti di recupero), la dicono lunga su una più o meno affidabile difesa a fronte di un attacco SCADENTE.
D’altronde 2 goal segnati in cinque partite, per giunta in una stessa gara e con l’avversario ridotto in dieci mettono a nudo il principale problema del Catanzaro di oggi: un attacco asfittico.
In tempi non sospetti (Agosto ndr), da più parti veniva suggerito di pensare ad allestire la squadra solo dopo aver acquistato un attaccante di peso, non a caso in serie C le promozioni coincidono spesso con il titolo di capocannoniere della squadra promossa.
Evidentemente il consiglio è stato ritenuto inutile, in quanto comunque (e finalmente oserei aggiungere) la squadra è stata puntellata in difesa con gli innesti di Zini e Ballanti; e gli arrivi di Bueno e Morfù (ancora non visti all’opera), più qualche altro giovane di belle speranze, ma il tutto doveva essere condito con il vero colpo di mercato (quello che ci si attendeva ad agosto) un “benedetto” attaccante.
Non è retorica, non abbiamo bisogno di Crespo, Totti, Montella, ma di UNO che faccia la differenza e consenta a tutta la squadra di fare il salto di qualità di cui ha bisogno, in modo da abbandonare quell’ ultimo desolante posto in classifica.
C’è bisogno di agire, muoversi, operare, adoperarsi se effettivamente si vuole mettere in moto questo motore, altrimenti lo sparuto popolo giallorosso rimasto fedele ai colori della sua città, farà la fine dell’altra stragrande maggioranza, che ad oggi non si identifica, o meglio per paura di soffrire ancora non vuole identificarsi in questo clone chiamato FC.
Volendo, c’è tempo e modo di risollevarsi e di chiamare a raccolta anche i tifosi traditi, ma ad oggi all’orizzonte non si vedono schiarite.
Non basteranno eventuali vittorie, disseminate come oasi nel deserto a restituire la gioia e l’amore ai tifosi del Catanzaro, non basterà un campionato di metà classifica a farci innamorare di nuovo, abbiamo fame di vittoria, abbiamo sete di rivincita … abbiamo bisogno della dignità strappataci e di tutto ciò che indegnamente ci hanno portato via.

Iniziamo a riprenderci l’onore con le vittorie sul campo, e quando sarà possibile il regalo del titolo sportivo, solo così riavrete tutti i tifosi alla vostra corte, pronti ad esplodere in un boato nel grido di …

NOI SIAMO IL CATANZARO !!!!!

M.S.

Autore

Massimo Saverino

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