la Notte Piccante: la black music a Villa Margherita

Villa Regina Margherita  per l’occasione diventerà la “Villa del Blues”

Nell’imminente Notte Piccante le avvolgenti sonorità della musica nera invaderanno uno dei luoghi più belli di Catanzaro, Villa Regina Margherita. Il prossimo 26 settembre “la black music” risuonerà fino alle prime luci dell’alba nel rinnovato parco storico del Capoluogo di Regione. La bellezza del polmone verde della città, ricordate in versi anche da Giovanni Pascoli che lo visitò nel 1899, sono il posto ideale dove poter gustare questo genere musicale. Villa Regina Margherita che per l’occasione diventerà la “Villa del Blues” è il giardino pubblico più antico della Calabria, inaugurato nel gennaio 1881 alla presenza dei reali d’Italia Re Umberto I° e sua moglie, la Regina Margherita alla quale fu dedicata. Proprio qui si esibiranno Strange Fruit Blues Band, la grande voce di Aida Cooper e i So What Band cattureranno l’attenzione degli spettatori con una serata ad alta gradazione musicale in perfetto abbinamento con sua maestà il peperoncino. In apertura (21.30) un gruppo locale molto affiatato che si rifà ai grandi classici del genere, quelli suonati da vere icone come Muddy Waters ed Eric Clapton. Ma il pezzo forte della serata sarà il grande carisma di Aida Cooper (che il 21 giugno scorso allo stadio San Siro di Milano ha partecipato al concerto organizzato da Laura Pausini “Amiche per l’Abruzzo), una delle vocalist più apprezzate della scena italiana, nota anche per le sue collaborazioni con alcune stelle del pop nazionale come Mina, Zucchero e sopratutto Mia Martini. Una cantante di blues che si è saputa guadagnare anche il rispetto di alcuni illustri colleghi d’oltreoceno. A seguire, i catanzaresi della So What Band che della commistione di generi, fanno il loro marchio di fabbrica.  Soul, blues, con una spruzzata di jazz nello spazio allestito in collaborazione con il Country Club Le Querce, che offrirà ai presenti anche degustazioni di prodotti tipici piccanti. Non solo musica, quindi, ma anche enogastronomia, storia, cultura in una cornice splendida anche per la sua invidiabile posizione panoramica. Uno scrigno per la città di Catanzaro, in cui sono custodite anche la biblioteca e il museo provinciale, ristrutturati di recente. La prima venne istituita il 2 giugno del 1889. Un grande patrimonio librario con oltre 150.000 volumi arricchiti di recente dal lascito effettuato dalla famiglia dell’esimio professore Augusto Placanica al quale è stata dedicata una sala. Il pezzo pregiato è il “libro rosso” una raccolta di 225 carte riguardanti grazie, privilegi e immunità concesse a Catanzaro dalla fine del XIV sec. alla metà del secolo XVII; nonché la pergamena con la quale l’imperatore Carlo V il 22 marzo 1536 concesse alla Capitale Calabrese l’emblema imperiale e i titoli di città “Magnifica et Fidelissima”. Sempre all’interno di Villa Margherita si trova il museo archeologico provinciale. Il museo, istituito nel 1879, conserva un ricco medagliere che comprende circa 8000 esemplari (che ne fanno il museo numismatico più importante da Roma in giù). Formatasi già nel periodo precedente il 1879 la collezione di monete è stata costantemente arricchita negli anni successivi, raggiungendo la composizione che ancora oggi è possibile osservare. Particolarmente interessanti risultano le monete di età greca, rappresentate in maniera ottimale per tutte le regioni dell’Italia antica e della Sicilia. Per l’età romana, sono raccolte monete di età repubblicana e di età imperiale, di bronzo e di argento. Notevole anche la raccolta di monete bizantina, che propone, secondo un criterio di selettività tipico dell’epoca in cui si è formata, una scelta di esemplari che rappresentano, quanto più possibile, tutte le epoche, tutti i nominali e tutte le autorità emittenti . Il nucleo di monete di età normanna e sveva, peraltro già presente nella fase iniziale, è stato incrementato in maniera sostanziale nel secolo scorso e testimonia la formazione locale, con un insieme di esemplari che trovano un confronto nei dati finora editi sulla circolazione monetaria in Calabria nel periodo in questione. Molto ricca è anche la raccolta di materiale preistorico e protostorico, formatasi in parte grazie all’acquisizione di collezioni private costituitesi alla fine del XIX secolo con materiali rinvenuti nella zona, in parte grazie a scavi e rinvenimenti del secolo scorso. Sono presenti materiali archeologici provenienti dalle zone di Crichi, Tiriolo, Petelia. Il territorio di Crichi è rappresentato da una collezione di materiale dell’età del Ferro (IX – VIII secolo a.C.), proveniente soprattutto da tombe (oggetti di ornamento femminile: bracciali, fermatrecce, fibule; ami: punte di lancia etc). Di particolare importanza, per la rarità del ritrovamento, è l’elmo di bronzo rinvenuto a Tiriolo, databile negli ultimi decenni del IV secolo a.C. Da Petelia, centro lucano – brettio che ha avuto un particolare periodo di floridezza in età imperiale romana, proviene un gruppo di frammenti bronzei. Di particolare bellezza è, infine, un’incisione su lamina d’oro raffigurante l’Adorazione dei Magi, considerato un vero capolavoro dell’arte bizantina. La Notte Piccante è quindi l’occasione per poter ammirare Villa Margherita, con della buona musica in sottofondo ed i suoi contenitori culturali. 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento