“L’UFFICIO REGIONALE DEL LAVORO A CATANZARO”

riceviamo e pubblichiamo

Un vero e proprio sopruso si sta consumando, nel silenzio assordante della politica locale, nei confronti della città capoluogo di regione, Catanzaro. In merito alla vertenza relativa al trasferimento dell’Ufficio Regionale del Lavoro, che grazie al maxiemendamento alla legge finanziaria approvato recentemente dal Senato, prevederà che le Direzioni regionali del lavoro possano avere sede nei capoluoghi di regione o nelle città sedi di Corti d’appello, così facendo non si realizzerebbe il trasferimento da Reggio (sede di corte d’appello dal 1983) a Catanzaro del suddetto ente. Questa è la prova provata dell’inefficienza e del peso della nostra classe politica a livello locale e nazionale, e del modus operandi degli altri politici “calabresi” nei confronti del capoluogo di regione. Addirittura un emendamento ad hoc che sovverte una legge in vigore dal 1961. Noi non ci stiamo, l’avevamo detto e lo ribadiamo, non lasceremo che questo sacrosanto diritto che spetta a Catanzaro, sia, grazie ad un’operazione “piratesca” ad opera di qualche illustre politico “calabrese”, portata a termine. Catanzaro deve alzare la voce e legittimare il ruolo che le spetta. In questi giorni solo il forum delle associazioni di Catanzaro nel Cuore e l’avvocato Franco Pittelli si sono fatti sentire in difesa della propria amata città. Pertanto ribadiamo quello che avevamo detto nel nostro precedente comunicato, sei i politici catanzaresi non faranno in modo che l’ufficio regionale sia trasferito a Catanzaro, chiederemo immediatamente la decadenza del consiglio comunale e faremo conoscere alla cittadinanza (a mezzo stampa, manifesti, volantini, ecc.) la reale situazione dei fatti. Quindi chiediamo come Catanzaro nel Cuore una presa di posizione forte da parte del consiglio comunale contro questo governo, di contro, se non si è capaci di tutelare gli interessi della propria città, chiediamo le immediate dimissioni dell’inutile civico consesso. Dove sono finiti i vari senatori, deputati e esponenti politici regionali: Agazio Loiero, Sergio Abramo, Ida D’Ippolito, Egidio Chiarella, Giancarlo Pittelli, Donato Veraldi, Rosario Olivo, Mario Tassone, Mimmo Tallini ecc ecc ecc? Chi avrebbe dovuto tutelarci nelle stanze dei bottoni perchè non l’ha fatto? ( o in futuro dovremmo sentirci dire che qualcuno era uscito fuori dal Parlamento a fumare una sigaretta..) I partiti a Catanzaro hanno fallito! Destra, centro o sinistra non fa differenza, perchè hanno permesso questo ennesimo scippo (dopo quello della scuola di Polizia penitenziaria, della scuola nazionale di magistratura, dell’ufficio dogane, dell’ospedale militare ecc. ecc. ecc. ecc. A proposito, che fine hanno fatto il centro tipologico nazionale, la scuola di alta formazione penitenziaria, ecc. ecc. ecc.?). Noi da parte nostra ci muoveremo contro questa ennesima ingiustizia, ma chiediamo uno scatto d’orgoglio ai catanzaresi. Bisogna alzare la voce in tutte le sedi. Bisogna chiedere una legge regionale ad hoc per Catanzaro Capoluogo. Pertanto alleghiamo la lista di tutti gli uffici regionali che dovrebbero trovarsi a Catanzaro mentre, solo in Calabria, si trovano fuori dal territorio della città capoluogo. Chiediamo inoltre (anche se non confidiamo nella risposta) alla nostra classe dirigente di utilizzare come precedente giuridico la sentenza del consiglio di stato per spostare tutte le strutture a valenza regionale nella città capoluogo. Basta con le parole si passi immediatamente ai fatti concreti.

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Redazione

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