La Striscia

La marea giallorossa affonda il Pescara

Scritto da Redazione

Troppo Catanzaro per la squadra abruzzese. Una giornata memorabile in campo e sugli spalti

È stata una domenica memorabile quella appena andata in archivio. Una di quelle che appartengono già alla storia giallorossa. Tutto è iniziato nel buio di una piovosa giornata di fine novembre con la marcia delle migliaia di persone che da ogni parte d’Italia e d’Europa si sono messe in moto per raggiungere Pescara. Alle prime luci dell’alba le strade che da Catanzaro portano verso l’Abruzzo sono un brulicare di drappi giallorossi. Qualcuno attende l’amico per raggiungere il luogo di raduno degli autobus in partenza, altri con macchine e minivan pieni attraversano il Sansinato. È il preludio di una giornata indimenticabile.

Il Catanzaro capolista affronta i biancoazzurri pescaresi diretti inseguitori a tre lunghezze,un match valevole per la 15^ giornata delle 38 proposte dal calendario della serie C girone C.

Allo stadio “Adriatico-Cornacchia” si arriva senza problemi due ore prima della partita. Il servizio d’ordine preposto funziona in modo eccellente e ogni mezzo di trasporto dei tifosi giallorossi è parcheggiato in prossimità dell’impianto. La curva Sud interamente destinata agli ospiti inizia a colorarsi con largo anticipo sul fischio d’inizio. I tifosi che arrivano da Bologna, Torino, Milano e altri centri del Nord, espongono i propri striscioni accanto a quelli di tutta la Calabria, da Decollatura a Cutro e Cotronei è un trionfo di colori ed entusiasmo che vola Oltremanica con la pezza dei ragazzi venuti appositamente da Londra.

Anche il resto dello stadio e la Curva Nord pescarese si riempie e si colora di biancoazzurro. Il colpo d’occhio è davvero unico soprattutto se paragonato a ciò che si vede in altri campi dove si giocano partite di serie superiori. Il dato finale sarà di 12.999 spettatori di cui oltre 1500 di fede giallorossa.

In Tribuna Centrale ci sono tanti personaggi importanti del calcio che non vogliono perdersi la sfida, come Roberto D’Aversa ex tecnico di Parma e Sampdoria. Due sono di rilievo per il Catanzaro. Adriano Banelli, capitano di una vita e “bandiera” del Catanzaro con le maggiori presenze collezionate in 12 stagioni, affiancato dao Massimo Palanca, idolo indiscusso dei tifosi giallorossi che a fine partita lo riempiono di affetto manifestando un amore ancora intatto a distanza di molti anni.

Prima dell’ingresso delle squadre in campo lo speaker ricorda Bruno Pace scomparso il 7 febbraio del 2018. Pescarese di nascita e stimatissimo nella sua città. A Catanzaro è ricordato invece perché ha scritto pagine importanti nella storia del calcio calabrese. Un settimo posto in serie A, la semifinale di Coppa Italia persa ai supplementari con l’Inter, la straripante vittoria per tre a zero sul Milan, la vittoria con i rossoneri a “San Siro” e al Comunale contro il Torino. Imprese che a ditanza di tempo non possono essere dimenticate. L’applauso dei tifosi di entrambe le tifoserie è il preludio a quella  che sarà una grande giornata di sport.

Vivarini recupera Sounas e schiera quella la formazione tipo con i calciatori che più di frequente sono partiti dall’inizio nelle quattordici partite precedenti. Dall’altra parte, Colombo schiera la sua squadra con il 4-3-2-1 e recupera sia il portiere Plizzari che bomber Lescano.

Al Catanzaro bastano poco più di cinque minuti per legittimare tutto quello che di straordinario sta facendo in questo campionato. Vandeputte sulla sinistra è imprendibile per Gyabuaa che vedrà i sorci verdi al cospetto del belga per l’ora di gioco che rimarrà in campo. Il cross in area è perfetto per Šitum che brucia sul tempo Milani e di testa con uno stacco precisissimo insacca alle spalle di Plizzari sotto la curva gremita dei tifosi del Delfino. L’azione è quella classica che spesso si vede sui campi di calcio nelle categorie che contano. Da esterno a esterno, da quinto a quinto, ma ciò che conta è che il Catanzaro ha indirizzato già la partita.

Il Pescara non si disunisce e malgrado la rete subita cerca di fronteggiare il Catanzaro senza timore reverenziale. Ma i problemi del Pescara sono tanti quando i giallorossi sono in possesso del pallone. Cuppone e Lescano hanno il compito di pressare sui primi portatori di palla. La chiave della partita sta proprio nella fase di possesso. I movimenti senza palla dei calciatori in maglia rossa, i rinculi di Iemmello e Biasci che con i loro movimenti aprono spazi interessanti, con Fulignati che partecipa alla manovra da difensore aggiunto,  la regia di Ghion che lavora una miriade di palloni, i cambi repentini di gioco e le accelerazioni repentine stordiscono gli avversari che vedono passare il pallone nelle loro vicinanze senza poter intervenire.

Nel primo tempo il Catanzaro potrebbe chiuderla in un paio di occasioni ma anche il Pescara potrebbe almeno temporaneamente riprendere la partita. Grandi polemiche dei padroni di casa per un  tocco di mano in area di Scognamillo sul quale l’arbitro lascia proseguire scatendando le ire dei tesserati di casa anche nel post partita. Monumentale invece è Brighenti quando s’immola su una conclusione ravvicinata di Tupta sul finale di tempi ed eseulta come se avesse segnato un gol.

La ripresa inizia con il Pescara che vuole riacciuffare la partita. Il Catanzaro lo aspetta con pazienza e su una ripartenza, Vandeputte  conquista un calcio piazzato dalla trequarti. Lo stesso belga pennella per capitan Martinelli che di testa ribadisce a rete con una perfetta scelta di tempo. I giallorossi potrebbero triplicare con uno straripante Vandeputte a cui manca solo il goal per sigillare la sontuosa prestazione. Due volte arriva davanti al portiere avversario, servito prima da Iemmello e poi da Cianci. Prima spara alto, poi colpisce la traversa. La terza rete che chiude la partita la sigla ancora Martinelli che insacca nuovamente di testa su una pennellata da palla inattiva di Curcio.

Il goal della bandiera il Pescara lo potrebbe su rigore concesso per fallo di mani di Brighenti dopo una conclusione ravvicinata, ma Fulignati intercetta il pallone tuffandosi sulla sua sinistra e deviando in angolo. Sul finire Lescano potrebbe riscattarsi di testa ma ancora una volta l’ex perugino respinge con un volo plastico.

Alla giornata perfetta del Catanzaro si aggiunge anche l’ottima gestione dei cambi da parte di Vivarini che risponde al tutto per tutto di Colombo, prima con l’ingresso di Bombagi e Curcio al ventesimo della ripresa per Sounas e Biasci. Poi alla mezzora con staffetta Iemmello-Cianci e a cinque minuti dal termine con l’ex Pontisso e Tentardini al posto di Ghion e Šitum.

Al triplice fischio è festa sotto la curva dei tifosi giallorossi, ma anche i calciatori del Pescara sono applauditi dal pubblico di casa che ha riconosciuto ai propri beniamini l’impegno al cospetto di una squadra con una qualità e forza nettamente superiore.

Tredici vittorie su quindici incontri, due soli pareggi senza sconfitte, dodici partite con la porta inviolata, dodici calciatori andati in rete e dodici diversi autori di assist,  il gioco espresso e la vittoria negli scontri diretti. I numeri e le prestazioni del Catanzaro raccontano di un campionato dominato ma tutt’altro che chiuso. C’è ancora troppo da giocare e da lottare per sedersi sugli allori.

ADi certo sono state poste delle basi importanti ma il momento dei festeggiamenti è già terminato perché tra due giorni sarà di nuovo campionato con il primo dei due impegni casalinghi consecutivi di estrema importanza. Prima quello infrasettimanale di mercoledì alle 17,30 con la matricola Giugliano, poi sarà la volta della Virtus Francavilla dell’ex Calabro previsto domenica alle 14,30.

Due turni da sfruttare senza guardare in casa altrui, ma con l’augurio che il pubblico risponda presente come ieri e sostenga questi ragazzi che ci stanno regalando il più bel campionato di sempre.

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Redazione

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4 Commenti

  • L’unica nota stonata è la poca distanza in classifica tra il Catanzaro e le due inseguitrici, pur essendoci un abisso tecnico a nostro favore. Tutto perché le altre 17 squadre sono da serie D, per cui sia il Crotone che il Pescara contro di loro vinceranno sempre o quasi ( Solo il Foggia ha vinto contro il Crotone, oltre a noi) . In un altro girone avremmo almeno 11 punti di distacco sulla seconda.

    • Hai ragione..
      Io ancora non mi capacito come sia possibile che il Pescara sia arrivato domenica con soli 3 punti di distacco. il divario tecnico è stato imbarazzante. Dico solo che la Viterbese ci ha messo più in difficoltà.
      Crotone nettamente superiore al Pescara, mi ha impressionato di più, soprattutto come individualità
      Campionato scandaloso, bisogna fare bottino pieno con le squadre che vanno dalla quarta posizione in poi, così si vince il campionato..

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