POLIZIA: La situazione a Catanzaro

“Le scarcerazioni hanno fatto aumentare la recidiva”. Lo ha detto il Questore della Provincia di Catanzaro Matteo Cinque, in occasione della Festa della Polizia. Anche perchè, ha spiegato il Questore nella sua relazione, “la pena è diventata solo eventuale con la quasi certezza di sottrarsi se non alla sua applicazione, senz’altro alla sua esecuzione”. “Confidiamo – ha aggiunto – che il Parlamento, così come ha fatto con la criminalità organizzata, possa apportare quelle modifiche legislative per impedire, almeno ai recidivi ed a chi ha fatto della criminalità la sua scelta di vita di sfuggire alle maglie della giustizia”. Comunque “il massimo impegno che la Polizia di Stato ha dovuto fronteggiare – ha sottolineato il questore Cinque – è stato quello del mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica nella provincia, per adempiere ai compiti propri del Questore quale Autorità Provinciale Tecnica di Pubblica Sicurezza.

A tal proposito, come nell’anno trascorso, il Questore ha rimarcato “il costante impegno profuso dai Funzionari di Polizia nella direzione di numerosi servizi di ordine Pubblico. Essi, come già segnalato sia a livello centrale che provinciale, sono – ha precisato il Questore – assolutamente insufficienti sotto il profilo numerico in relazione alle esigenze di un capoluogo di Regione. Incisiva è stata inoltre “l’azione al contrasto alla criminalità organizzata e non, che affligge Catanzaro e la sua Provincia”. Il Questore Cinque, a tal proposito, ha ricordato che il Parlamento, il Ministro degli Interni ed il Capo della Polizia, hanno dato forti segnali in tal senso”, perché ha sottolineato “si adottino tutti i provvedimenti, e tutte le iniziative siano migliorate per contrastare la ‘ndrangheta che si è palesata come la più forte organizzazione criminosa esistente nel nostro paese”. Tali segnali, ha riferito Cinque, “sono stati accolti dalla Polizia di Stato a dalle altre Forze dell’Ordine che operando sotto la guida e con identità di intenti di motivati Magistrati, hanno raggiunto risultati lusinghieri o meglio, notevoli”.

Ma per il Questore della Provincia di Catanzaro “il cammino ancora da percorrere è lungo perchè per arginare seriamente l’antistato è necessario affinare le tecniche di investigazione, ottenere ulteriori risorse umane sia nel campo delle Forze dell’Ordine che in quello della Magistratura e lavorare in collaborazione con tutte le Istituzioni e tutti i cittadini”. E sul piano investigativo l’azione “le strutture della Polizia di Stato, sono state impegnate al massimo ed hanno ottenuto consistenti risultati sia su Catanzaro, Lamezia Terme ed in altre zone della provincia”. Risultati ha detto il Questore che “sono già al vaglio della competente autorità giudiziaria”. Per quanto riguarda la micro-criminalità, che a Catanzaro e provincia “si manifesta principalmente con scippi, rapine a passanti e piccoli spacci di droga”, il Questore ha rilevato che “la legislazione, seppure ispirata a ragioni di civiltà giuridica ed a spirito umanitario, indebolisce il complesso sistema repressivo, sia sul piano carcerario che sul piano penale e processuale, non favorendo in ultima analisi la prevenzione”. (CNN 15.05.2004)

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Redazione

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