Rassegna stampa

Rassegna stampa di martedi 14 gennaio

Il Catanzaro conquista il secondo successo esterno stagionale in attesa degli sviluppi societari.
AUGURI da parte di tutta la redazione al Sign. Giovanni Mancuso Ex presidente delle Aquile


IL DOMANI

Ieri Talarida ha ufficialmente manifestato la propria disponibilità
a rilevare il club
E venne il giorno dell’offerta
Lunga riunione notturna del consiglio d’amministrazione presieduto da Cavallaro

CATANZARO – L’annuncio dell’imprenditore emiliano di origini calabresi Antonio
Talarida di aver ricevuto l’ok per rilevare il pacchetto di maggioranza dell’Us
Catanzaro da parte del gruppo di industriali modenesi da lui capitanati, ha
aperto, inevitabilmente, nuovi scenari sul futuro del Catanzaro, che entro la
fine della settimana potrebbe, almeno secondo quanto dichiarato ufficialmente
da Talarida, cambiare padrone. Sull’esito positivo della trattativa, però,
aleggiano molti punti interrogativi, visto che più di un fatto potrà
potenzialmente succedere da oggi fino a venerdì, giorno in cui si procederà
alla ricapitalizzazione societaria. Intanto, gli attuali soci della società
di scesa Jannoni, capeggiati dal presidente, Domenico Cavallaro, si sono riuniti,
ieri, fino a tarda sera, per incominciare ad esaminare attentamente i punti
economici della trattativa Talarida e, soprattutto, gli aspetti della continuità
della gestione futura della società. In pratica, al di là delle
reali garanzie economiche, gli attuali soci vogliono vederci chiaro sull’affidabilità
del gruppo Talarida, cioè se è in grado di offrire le necessarie
garanzie, per programmare un futuro sereno e tranquillo del Catanzaro, senza
brutte e negative sorprese. Poi, un dato questo non trascurabile, bisognerà
anche vedere se il gruppo locale facente capo al commercialista catanzarese
Umberto Conforto non rilanci l’offerta fatta il due gennaio scorso e già
trasmessa ai soci. Insomma, si tratta di una situazione i cui sviluppi sono
ancora indecifrabili, pure se un fatto è certo: a fine settimana sulle
contrastate vicende societarie del Catanzaro, in un modo o in un altro, si dovrebbe
scrivere la parola fine. L’ambiente giallorosso auspica una soluzione felice,
mirata a rilanciare una squadra che da troppi anni è inghiottita nel
sottobosco del calcio, senza riuscire ad intravedere una via di fuga. Chiunque
sarà chiamato a gestire il futuro delle aquile dovrà sposare in
pieno la causa giallorossa, senza mentalità mercenarie o per tornaconto
esclusivamente personale, che potrebbero, alla fine, far chiudere baracca e
burattini. I tifosi aspettano, adesso, la tanto attesa fumata bianca, continuando
ad esternare il solito refrain. «Che si faccia chiarezza una volte per
tutte, programmando un futuro ricco di soddisfazioni. Siamo stufi di vivacchiare
in una categorica deprimente, com’è la C2».
Un messaggio, questo, diretto ai futuri padroni del vapore giallorosso, ai quali,
questo è già ben chiaro, non sarà perdonato più
nulla.
Vittorio Giummo

Sabato dal notaio a mettere nero su bianco
Talarida: «Questa volta sono sicuro: vogliono davvero passare la mano»

CATANZARO – «Pronto». «È il dottor Talarida?».
«Non sono dottore, sono solo il signor Talarida». Inizia così
la nostra conversazione telefonica con colui che può essere definito,
a ragione, l’uomo del momento. L’imprenditore edile modenese, ma originario
di Locri, nella giornata di ieri ha dichiarato che lui e i suoi due soci (quindi
la cordata è formata da tre persone) hanno accettato le condizioni d’acquisto
avanzate dai dirigenti giallorossi durante l’incontro avvenuto sabato scorso.
La notizia, dopo essere stata pubblicata sul sito internet uscatanzaro.net,
ha subito fatto il giro della città. Raggiunto telefonicamente ha confermato:
«Ora sono in riunione a Sassuolo con i componenti della cordata. Abbiamo
praticamente accettato la proposta fattaci sabato. In cosa consiste? I punti
sono tre: la ricapitalizzazione del 18 gennaio, il versamento di metà
della somma prevista perla gestione dell’anno in corso (praticamente metà
delle anticipazioni, ndr) e gli stipendi per la stagione.corrente. Il tutto
si aggira intorno a una somma vicina ai 2,8 miliardi di vecchie lire. La nostra
risposta, positiva, l’abbiamo inviata via fax». [Sono le 18] La società
del Catanzaro si è già fatta sentire?
«No. È ovvio che anche loro devono avere un po’ di tempo per decidere.
Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca alla controparte». Si sente
ottimista? «Venerdì dissi che non lo ero tanto. Poi sabato ho preso
atto che l’attuale dirigenza ha veramente voglia di passare la mano e di questo
devo dare atto agli azionisti del Catanzaro. Ora aspetto solo una riposta».
Siete pronti ascendere giù in Calabria per definire il tutto?
«Certamente. Già venerdì potremo essere a Catanzaro, per
poi andare sabato dal notaio permettere nero su bianco. Potremo subito effettuare
la ricapitalizzazione». Inutile dire che in questi momenti sta accarezzando
l’idea di essere presidente del Catanzaro.
«Non lo so, anche perché con i miei soci di questo aspetto ancora
non abbiamo parlato. Prima dobbiamo portare in porto l’affare, poi, eventualmente,
fisseremo i punti necessari».
Sempre restando sempre nel campo delle ipotesi, lei ha dichiarato che una volta
formalizzata la cessione vorrebbe incontrare la squadra. «Sarebbe l’ideale.
Ma la compagine giallorossa domenica gioca a Gela? Non so allora se faremo in
tempo. In ogni caso staremo a vedere come andrà a finire, anche se mia
moglie non farà i salti di gioia…». Perché?
«Beh, sa – risata- prima, ogni domenica ero alle prese con la Pistoiese,
ora, magari, con il Catanzaro… Ma, sicuramente, mi capirà. Mia moglie
sa che per me il calcio è una grande passione».
Vittorio Ranieri

L’esterno giallorosso coinvolto nei fatti di Lanciano
Un risarcimento cancellerà i guai giudiziari di Ferrigno
Diecimila giuro per il magazziniere che ha denunciato l’aggressione

LANCIANO – Si prospetta un accordo, con risarcimento danni per diecimila curo,
nel processo a cinque calciatori, nella stagione scorsa erano in forza al Giulianova
(C1), accusati di concorso in lesioni ai danni del magazziniere del Lanciano,
Vincenzo Di Meco, al termine del derby del 5 maggio 2002. Un processo, rinviato
al 20 gennaio, che vede coinvolto anche il giocatore del Catanzaro, Fabrizio
Ferrigno. Davanti al giudice di pace di Lanciano sono comparsi stamane Francesco
De Falco e Federico Del Grosso, ancora in forza al Giulianova; assenti invece
il gemello Cristian Del Grosso (Giulianova), Maurizio Caccavale, attualmente
alla Ternana (serie B), e lo stesso Fabrizio Ferrigno. Gli ultimi due non si
sono presentati perchè il loro legale, Lucio Caccavale, aveva avanzato
una richiesta di rinvio del procedimento per impegni precedenti presso il Foro
di Napoli. Il giudice di pace, Virgilia Consiglio, non ha concesso il rinvio,
accogliendo l’opposizione del pm, ed ha aperto il procedimento. La parte civile
ha presentato la richiesta di risarcimento danni quantificato in complessivi
diecimila curo; l’avvocato dei tre giocatori del Giulianova, Pietro Di Giacinto,
ha dichiarato l’intenzione dei giocatori di arrivare ad una transazione. Il
processo è stato rinviato al prossimo 20 gennaio. L’episodio si riferisce
all’ultima giornata del campionato di C 1: il Giulianova fu sconfitto dal Lanciano
per 3-2 e non ottenne l’accesso ai play-off. I cinque calciatori non erano scesi
in campo e stavano assistendo alla gara dalla tribuna, quando per un diverbio
con tifosi locali, furono fatti scendere dalle forze dell’ordine negli spogliatoi.
Gli atleti raggiunsero, invece il sottopassaggio dove, a conclusione dell’incontro,
secondo l’accusa avrebbero aggredito il magazziniere del Lanciano che li aveva
invitati ad allontanarsi. Di Meco riportò lesioni in varie parti del
corpo e fu trasportato e medicato al pronto soccorso dell’ospedale frentano
per ferite guaribili in 14 giorni.


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Sulle ali di Falco, il Catanzaro conquista la sua seconda
vittoria esterna, incamerando tre punti preziosi ed una notevole spinta morale.
I playoff si sono avvicinati di due lunghezze ed ora, con i suoi 27 punti, il
Catanzaro è a quattro lunghezze da Acireale e Frosinone. Falco non ha
segnato, ma s’è verificato l’auspicato positivo effetto del
suo inserimento. Sul punto, tutti concordi i protagonisti, a cominciare da Franco
Dellisanti: “Ci ha permesso di coprire quel vuoto che abbiamo accusato
per tutto il girone d’andata. Ha egregiamente interpretato il ruolo, confermandosi
giocatore importante. E’ riuscito a conferire quella sicurezza che c’è
sin qui mancata. Non è un caso che la squadra abbia migliorato in personalità
e nella fluidità della manovra.” Gli fa eco il capitano Marco Ciardiello,
autore della rete del vantaggio: “Falco ha disputato una grandissima gara,
in cui gli è stato anche annullato un gol. Ha rappresentato quel punto
di riferimento che cercavamo. Con lui, è iniziato quel ciclo che ci porterà
ai playoff. Aver battuto la Palmese, dotata di buoni giocatori di categoria,
non era facile. Non era di tutti vincere in inferiorità numerica contro
questi avversari.” E’ un dato di fatto che il Catanzaro pare abbia
d’improvviso cambiato pelle, come s’evince dalla continuazione dell’analisi
del tecnico giallorosso: “E’ stata una vittoria largamente meritata.
Probabilmente, è stata la migliore gara sin qui disputata fuori casa.
Ho visto un Catanzaro volitivo, confortato da una grande organizzazione di gioco,
che ha chiuso tutti i varchi, proponendo straordinarie ripartenze e magnifiche
trame offensive. Potevamo sbloccare il risultato anche prima. Il collettivo
ha funzionato a dovere. Abbiamo disputato una partita esemplare.” Con
orgoglio, il tecnico ricorda come l’espulsione di Ferrigno non lo abbia
indotto a ridimensionare i piani di giornata: “Vedevo che la squadra si
muoveva bene ed ho preferito di non sostituire un attaccante per un centrocampista,
ma invitare una delle due punte ad arretrare un po’, al fine di non rinunciare
al nostro potenziale offensivo.” S’avverte in Dellisanti un ritorno
alla fiducia d’inizio stagione. “Quando l’assetto della società
sarà definito, sono certo che prenderemo qualche altro che ci possa ulteriormente
aiutare- riferisce il tecnico- Questa squadra, però, già com’è
adesso, è nuovamente e fortemente competitiva e destinata a darci soddisfazioni.”
Sul fronte del cambio della società, il gruppo Talarida ha fatto ieri
mattina pervenire, in linea con le scadenze concordate e nell’ambito del
predefinito schema d’accordo, la propria risposta relativa, in particolare,
all’offerta sulle anticipazioni (800 mila euro circa) degli attuali azionisti.
L’offerta di Talarida, insieme con quella della non identificata cordata
d’imprenditori locali, è stata attentamente valutata dagli azionisti
nel corso di una riunione, iniziata a tarda sera. Le decisioni assunte durante
la notte, saranno presumibilmente decisive ed oggi si dovrà sapere qualcosa
di definitivo sul futuro della società. Sino a ieri, continuava ad essere
evidente la confusione d’intendimenti e prospettive.
Salvatore Blasco


IL QUOTIDIANO

La cordata di imprenditori ha accolto le richieste di Cavallaro: entro
48 ore la risposta
Il Catanzaro nelle mani dei modenesi
In arrivo un’altra punta: la scelta fra Di Domenico, Marra e Verolino

CATANZARO ­ Se tutto dovesse proseguire su questi binari, Tallarida e soci
saranno sabato a Catanzaro per ratificare il cambio societario. Ieri la cordata
di imprenditori modenesi ha accolto le richieste di Cavallaro, proponendo un’offerta
che prevede un investimento di circa un milione e mezzo di euro. E ieri sera,
dopo un lungo vertice terminato nella sede sociale del Catanzaro verso le 23,
c’è già stato un assenso di massima da parte degli attuali dirigenti
giallorossi. Che, però, si sono riservati altre 48 ore di tempo prima
di fornire una risposta definitiva, dopoi aver valutato in tutti i dettagli
in fax arrivato dall’Emilia. Solo un colpo di scena, però, riuscirebbe
ad allontanare il passaggio di consegne nelle mani degli emiliani. Anche perché
la richiesta principale di Mancuso, era che gli venissero restituiti i circa
800.000 euro da lui anticipati per le spese della stagione in corso. Una cifra
che i modenesi sono pronti a scucire quasi nella sua interezza.
Per la precisione, il Catanzaro potrebbe non finire nelle mani di Tallarida
& Co., nel caso in cui pervenisse un’offerta più allettante che Cavallaro
e (soprattutto) Mancuso considerino economicamente più valida. Oppure,
opzione ancora più irreale della precedente, che uno dei membri del Consiglio
d’amministrazione faccia valere il diritto d’opzione che detiene, rilevando
la società e procedendo, quindi, alla ricapitalizzazione. Tallarida asserisce:
«Abbiamo confermato, nel modo più assoluto, le richieste che la
dirigenza aveva fatto. Sarà, quindi, versata una somma che vada a coprire
i soldi che Mancuso ha anticipato per la gestione dell’anno in corso, e gli
stipendi dei giocatori. Naturalmente il tutto sarà concluso entro il
18 di questo mese, data in cui è stata fissata la ricapitalizzazione,
che graverà sulla dirigenza che succederà a quella attuale. Ribadisco,
abbiamo fatto tutto quello che ci era stato richiesto, a meno di cavilli o di
contro-offerte da parte di Conforto, il Catanzaro cambierà gestione».
A tutto ciò, la squadra risponde con una prova a Palma Campana. Una prestazione
che non ha lasciato dubbi, sulle reali potenzialità dell’undici giallorosso.
L’innesto di una punta come Falco si è fatto sentire. L’ex atleta del
Giugliano ha catalizzato su di sé l’attenzione degli avversari, permettendo
ai compagni di giostrare più liberamente nella difesa di Criscuolo e
compagni. Falco ha anche segnato al 4′, un gol che il signor Celi di Campobasso
ha ritenuto irregolare per via di un presunto fallo commesso dal giocatore giallorosso
ai danni di un difensore avversario.
Buona la prova di Ferrigno, nonostante l’espulsione , così come quella
di Moscelli e di capitan Ciardiello, autore della rete che ha portato in vantaggio
la sua squadra. Azzeccati i cambi decisi da Dellisanti, che sostituendo Moscelli
con Lo Giudice si è dimostrato lungimirante, il giocatore campano ha,
infatti, raddoppiato al 91′.
Le sorprese potrebbero, però, non finire. Probabile l’arrivo di una nuova
punta da scegliere tra Di Domenico, Marra e Verolino.
Enrico Foresta


IL GIORNALE DI CALABRIA

Catanzaro, sabato il passaggio di proprietà?
Il gruppo d’imprenditori calabro-emiliani guidato da Tallarida ha accettato
le condizioni degli attuali soci

CATANZARO. Potrebbe essere sabato prossimo la giornata della svolta societaria
per il Catanzaro. Il gruppo di imprenditori calabro-emiliani guidato da Antonio
Tallarida ha infatti accettato tutte le condizioni che, nell’incontro avuto
sabato scorso, gli attuali soci del Catanzaro avevano posto per il passaggio
di proprietà. La conferma è venuta attraverso un fax inviato ieri da Tallarida
in società e con il quale si accettavano tutte le richieste economiche poste
da Mancuso e soci. A dare la notizia in anteprima è stato il sito internet www.uscatanzaro.net,
gestito da un gruppo di appassionati tifosi giallorossi. Successivamente Tallarida
ha confermato ai cronisti che lo hanno contattato telefonicamente la notizia.
Le condizioni poste dagli attuali soci ed accettate da Tallarida si possono
così sintetizzare: 1) agli attuali soci andranno 1.600.000.000 di lire; 2) il
gruppo Tallarida provvederà alla ricapitalizzazione che è all’ordine del giorno
dell’assemblea fissata per sabato prossimo; 3) il gruppo Tallarida provvederà
al pagamento degli stipendi arretrati e di quelli a scadere per la stagione
corrente. Tallarida si è detto convinto che l’operazione andrà in porto, “anche
perch̩ Рha affermato Рnon ci siamo spostati di una virgola dalle richieste
degli attuali proprietari. Se sabato non si potrà fare il passaggio di proprietà
– ha aggiunto – vorrà dire che gli attuali soci ci hanno ripensato e non intendono
più cedere la società”. Se tutto andrà per il giusto verso e secondo i desideri
dei tifosi, sabato 18 il Catanzaro potrebbe voltare pagina e chiudere definitivamente
l’era-Mancuso. Re.Sp.


La Citta’ di Salerno

PROVVEDIMENTI
Carnevali e Mengo verso la squalifica
NOCERA INFERIORE. Oggi il giudice sportivo di serie C, Giuseppe Quattrocchi,
squalificherà per un turno i difensori centrali rossoneri Eddy Mengo e Tiziano
Carnevali, già diffidati e poi di nuovo ammoniti nel corso della gara di Acireale.
Trattasi di sanzione disciplinare che tutto sommato giunge nel momento migliore,
calendario alla mano: Mengo e Carnevali salteranno la sfida con la Puteolana
di domenica prossima al San Francesco, sulla carta dal basso coefficiente di
difficoltà, ma potranno giocare senza la preoccupazione di evitare un cartellino
giallo cumulativo le due successive partitissime in trasferta, in programma
contro il Catanzaro ed il Brindisi. Dovrebbe essere squalificato anche Ferrigno
per un turno.


Il Quotidiano

Al 45′ st sconosciuti picchiano l’arbitro, difeso dai padroni di casa Partita
sospesa a Belvedere Gara brutta, il triste epilogo dopo il gol di Lenti (sospesa
al 45′ st sul risultato di 1-0)
Belvedere: Minervini 6, Casella 6, Wendler 6 (70′ Spinelli), Mazzei 6, Città
6, Intreri 6, Donato 6 (82′ Chiappetta), Guaglianone I 6, Tarallo 6, Lenti 7,
Guaglianone II 6. Allenatore: Sammarco 6 San Francesco: Bartolomeo 6, Todarelli
6, Calmiero 6, Gorgoglione 6 (82′ Ritacco), Godino 6, Bevagna 6, Barone 6 (71′
Ferrari), Lisco 6, Mauro 6, Rose 6, Foggia 6. Allenatore: Curcio 6 Arbitro:
Caravita di Cosenza
Marcatori: 45′ st Lenti
Note: espulsi Lisco (SF) e Città (B)
BELVEDERE Un’insolita partita con un epilogo altrettanto sgraziato. L’incontro
tra il Belvedere e il San Francesco è stato sospeso all’ultimo minuto per l’aggressione
subita dall’arbitro Caravita di Cosenza. La partita, come specificato all’inizio,
non è stata tra le più belle viste sinora. Agli attacchi della squadra di casa,
rispondevano con scarsa consistenza gli ospiti. Tante le occasioni da gol sfumate
e i rigori non assegnati alla prima della classe. Ma è stata una partita molto
nervosa con un numero incredibile di ammoniti e due espulsi, che hanno guadagnato
anticipatamente gli spogliatoi, Lisco e Città, rispettivamente del San Francesco
e del Belvedere.
La svolta nella partita all’ultimo minuto, con il calcio di punizione che l’arbitro
fischia a favore dei padroni di casa. Un gran tiro e Lenti mette alle spalle
dello sfortunato Bartolomeo.
E’ l’1-0. Scoppia il finimondo. L’arbitro viene accerchiato da alcune persone
non meglio identificate. Uno di loro sferra un pugno al malcapitato arbitro
Caravita, il quale, difeso da alcuni dirigenti del Belvedere, riesce a raggiungere
gli spogliatoi.
Il fischio finale non c’è stato. In questi casi pochi dubbi: la partita è da
considerarsi sospesa.
Ora la parola toccherà al giudice sportivo.
Antonello Troya

Autore

God

Scrivi un commento