Rassegna stampa

Rassegna stampa di martedi 3 dicembre

Sempre più insistenti le voci di una probabile cessione da parte
del presidente Mancuso

Il QUOTIDIANO

Sempre più insistenti le voci di una probabile cessione da parte
del presidente Mancuso
Catanzaro, adesso spunta Corioni
Il presidente del Brescia sembra interessato a comprare la società

CATANZARO ­ Si fanno sempre più insistenti le voci di movimenti
riguardo all’organigramma societario catanzarese. Il presidente Mancuso starebbe
trattando la cessione del sodalizio giallorosso, nientemeno, che con il massimo
dirigente del Brescia, Luigi Corioni. Nella società lombarda operano
sia Luciano De Paola, ex calciatore del Cosenza, sia Enrico Nicolini, ex Catanzaro.
Proprio quest’ultimo potrebbe essere il tramite di questa possibile trattativa.

A confermare un’eventuale rivoluzione, la presenza di Gianni Improta, visto
domenica pomeriggio al “Ceravolo”. L’ex giocatore del Catanzaro potrebbe
ricoprire il ruolo di direttore sportivo, considerando le sue doti di esperto
del calcio meridionale. Nell’ambiente societario, la notizia è smentita
categoricamente.
Nel frattempo, sembra ovvio considerare che, qualunque squadra, al posto del
Catanzaro, troverebbe difficoltà nel reagire alla situazione venutasi
a creare in casa giallorossa. Ma, questo è proprio ciò che Ciardiello
e compagni dovrebbero fare. L’appiglio più importante è costituito
da ciò che riserva il calendario nei prossimi 3 turni.
Tanto per cominciare, una trasferta certamente non proibitiva, quella di domenica
prossima a Pozzuoli, che vedrà i giallorossi opposti alla Puteolana.
I campani sono ultimi con soli due punti in classifica. A seguire, altre due
formazioni non proprio irresistibili: Olbia e Tivoli. Il futuro appare in chiaro-scuro,
ad un calendario semplice sulla carta, si antepone il fatto che il Catanzaro
perde, per squalifica, altri tre giocatori: Alfieri, Folino e Milone. Tutti
e tre diffidati alla vigilia della partita, tutti e tre ammoniti dal signor
Romeo di Verona.
Per quanto riguarda la seconda sconfitta casalinga del Catanzaro c’è
da dire che, al cospetto delle aquile, si presentava la vice capolista del torneo.
Un Foggia rapido e veloce, spietato nei suoi contropiedi lanciati sul filo dell’offside.

Sorgono inevitabili le recriminazioni e i rimpianti per quello che sarebbe potuto
accadere se tutte le componenti avessero remato per il verso giusto. Come non
fantasticare sulla formazione che sarebbe scesa in campo, senza tutti gli infortuni
accaduti nell’ultimo periodo. Se la rosa fosse stata completata da un bomber
di razza.
La realtà è, invece, molto più dura. Nonostante la prestazione
positiva dei ragazzi scesi in campo, si torna negli spogliatoi a mani vuote.
I bassifondi della classifica appaiono come spettri che, inesorabilmente, incombono.
La zona play out è ad una sola lunghezza di distanza.
Fondamentale è, inoltre, che l’assenza di una punta funga da specchietto
per le allodole, allontanando l’attenzione di mister Dellisanti da altre fattispecie
che destano preoccupazione. Una su tutte, la sofferenza della difesa quando
questa è colpita da rapidi contropiedi.
Enrico Foresta


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – E’ normale che il Catanzaro, che non riesce a vincere le partite in cui merita i tre punti, finisca con il perdere quando i rapporti di forza risultano, grosso modo, paritari. E’ quanto è capitato domenica, quando il Foggia ha messo dentro due gol, frutto dell’abilità dei suoi attaccanti, ed i giallorossi hanno fallito con Machado un’altra di quelle occasioni definite “clamorose”. E’ ormai patetico ricordare che anche i campioni possono sbagliare! Questi ultimi, ma anche i foggiani Greco e Del Core, sbaglieranno pure varie occasioni, ma si fanno abbondantemente perdonare in tante altre che sfruttano a dovere. Quando, invece, il bilancio degli attaccanti è solo rosso, il parallelo non vale più. Ad onor del vero, c’è da salvare, come avvenuto in sede di valutazione tecnica, la prestazione di Moscelli che, ancora una volta, ha corso come un forsennato, impegnandosi sino all’ultima goccia di sudore. “Non mi basta aver segnato. –riferisce la punta alla sua maniera- Tutto questo non vale niente quando si perde.” Ma Moscelli, non può bastare! Innanzitutto, il giocatore pugliese è una seconda punta. Secondariamente, il centrocampo giallorosso non pare accorciare le distanze con l’attacco e sostenerlo adeguatamente con veloci scambi e suggerimenti vincenti. Quello centrale è un reparto che avrebbe dovuto essere l’asse portante della stagione giallorossa e che, ora, risulta privo di giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza (Ambrosino e Ferrigno), presenta Alfieri che continua a non fornire il meglio delle sue potenzialità, costringe Folino ad adattarsi sulla corsia, schiera sull’altra fascia Logiudice che per tutta la sua lunga carriera è partito dalla linea dei terzini. Se, poi, s’aggiunge che in difesa l’errore del primo gol di Milone, anch’egli forzatamente adattato a giocare esterno, non può essere più considerato occasionale, a differenza di quello di Ciardiello che ha spianato la strada al raddoppio di Del Core, le difficoltà non appaiono frutto del caso. Ed appare inutile prendersela con la sorte e con gli arbitri. “Siamo sempre sfortunati.” –s’è lasciato scappare Dellisanti che, così, ha cercato fresche prospettive, tant’è che ha continuato: “Prima o poi dovrà cambiare!” Non si possono condividere le tesi di Tommaso Folino che, a proposito di episodi sfavorevoli che avrebbero deciso la gara, ha detto: “Di Bari avrebbe meritato il secondo cartellino giallo e l’espulsione, mentre l’arbitro ha sorvolato su un evidente fallo di mano in area ospite.” A proposito di disciplina, tre diffidati (Milone, Folino ed Alfieri) hanno puntualmente rimediato il cartellino giallo. Alfieri, in particolare, non è riuscito ad evitare la punizione, nemmeno negli ultimi spiccioli di gara! Se la situazione era critica, sarà domenica prossima drammatica. A questo punto, tutto si complica! A Catanzaro, piazza avvilita da una delusione troppo prolungata, non c’è più voglia di parlare di calcio. Per provocare qualche scintilla, occorrerebbe un’inversione di tendenza, non certo nella guida tecnica, per evitare esperienze analoghe a quella dell’anno scorso con Morgia, ma nei programmi e nella conduzione complessiva. Ma non appaiono assolutamente spiragli di alcun tipo!
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD

L’organico continua ad assottigliarsi per gli infortuni a catena e ora dovrebbe arrivare anche la squalifica di tre giocatori
Il Catanzaro ridotto quasi ai minimi termini

Vito Macrìna

CATANZARO – Nuovamente in ginocchio il Catanzaro pur di fronte a una sconfitta immeritata. Ma, in particolare, qualche elogio per la bella reazione che oltre a portare al momentaneo pareggio, ha consentito al Catanzaro di mettere in difficoltà il Foggia, ma non ha portato punti in classifica che rimane deficitaria. Tanto più in prossimità del primo traguardo del campionato che coincide più o meno con la riapertura del mercato. Il che potrebbe conseguire decisioni diverse anche per problemi di assetto societario da quelle che si vanno sbandierando prima sul completamento e poi sul potenziamento dell’attuale struttura che, per colmo di misura, la scorsa settimana, ha perso un altro pezzo. E senza volersi riferire alla situazione della corrente settimana che da critica, per via del gruppetto di infortunati non recuperabili forse a eccezione di Ambrosino che, comunque, rientrerebbe dopo circa un mese di assenza, diventerà quasi catastrofica con l’aggiunta di ben tre squalificati, Folino, Milone e Alfieri. Si può dire che piove sul bagnato di una annata storta pensando agli sviluppi imprevedibili almeno della prima frazione di campionato che sta giungendo al traguardo. Perché tutto si può dire sulla scarsa caratura della squadra giallorossa, sulla sua incompletezza di organico, ma c’è da riconoscere che i problemi, le difficoltà incontrate dalla pattuglia di Dellisanti fuoriescono dalla normalità. Si è cominciato con l’infortunio di Ferrigno (uno degli elementi migliori, se non il migliore tra i nuovi giallorossi, almeno per quanto il centrocampista ha fatto vedere nelle poche partite giocate) e si è finito (temporalmente) la settimana scorsa con la fuga di Ingenito il quale, detto per inciso, ha difettato sul piano professionale e umano, non avendo avuto la sensibilità di valutare i problemi di organico del Catanzaro, magari decidendo di rinviare il trasferimento di appena un mese e sino alla riapertura del mercato. Ciò di fronte al trattamento che ha avuto nel pur breve periodo in cui ha militato nel Catanzaro, da parte di tutto il clan giallorosso, dirigenza compresa. Ma Ingenito ormai appartiene al passato di fronte a un futuro anche prossimo che si prospetta critico, quando il calendario sembrava offrire qualche shance di ripresa e, quindi, di recupero del terreno perduto. Ma, come si è detto, piove sul bagnato con riferimento anche alla partita contro il Foggia il cui esito poteva essere diverso senza i due banali errori di disimpegno difensivo, quelli che hanno provocato la doppia segnatura della squadra pugliese forse più grave il secondo, quando il Catanzaro sull’1 a 1 ha accarezzato l’idea della vittoria; idea non proprio balzana di fronte alla quale certa difficoltà accusata da De Zerbi e compagni dopo aver subito il gol del pareggio. Idea, altresì, che ha provocato uno sbilanciamento tattico in avanti della squadra giallorossa e, quindi, quell’errore difensivo del secondo gol. Restano, comunque, i meriti della squadra che, prima di tutto, non si è fatta condizionare né dallo svantaggio, arrivato in un momento di crescita del Catanzaro, né dalla superiore caratura dell’avversario. Ciardiello e compagni, anzi, facendo leva sull’orgoglio hanno reagito finendo per tenere lungamente la battuta che è valsa a ottenere il pareggio. Certo su calcio di rigore, comunque sacrosanto per la indovinata combinazione tra i due brasiliani di colore Machado-Toledo, ma sfiorandolo almeno in un altro paio di occasioni. Peccato semmai che gli sforzi della rattoppata squadra giallorossa non siano stati premiati; sono stati, anzi, mortificati da un risultato immeritato. Da oggi, intanto, si ripropone la necessità di rinserrare le file, pur se ridotte veramente al minimo, e sperare che, come qualche volta succede, da una situazione di grosso disagio sortiscono buoni, seppur impensabili effetti.

Autore

God

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