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Recuperare la brillantezza blindando il quarto posto

I giallorossi sono tornati ad allenarsi in vista della partita interna con la Virtus Francavilla

Mancanza di brillantezza. Avellino e Teramo hanno in comune questo aspetto, sottolineato più volte nelle parole di mister Calabro al termine delle gare disputate con irpini e biancorossi. Due partite giocate in rapida successione – mercoledì e domenica – contro compagini che avevano riposato. I biancoverdi hanno potuto preparare la sfida del “Ceravolo” con a disposizione ben 10 giorni di tempo mentre il Catanzaro sabato 27 febbraio hanno giocato un match impegnativo contro battendo la Ternana dei record con conseguente dispendio elevato di energie fisiche e mentali. Aver perso contro i biancoverdi per effetto di un gol in fuorigioco solare ha pesato sul morale della squadra.

A Teramo, poi, i giallorossi si sono presentati anche senza Carlini – insostituibile – e con una squadra ostica e organizzata che in casa aveva perso solo una volta. Questi potrebbero essere dei motivi che spiegherebbero la mancanza di brillantezza di un Catanzaro palesemente a corto di idee al “Bonolis”. Se Lewandowski all’andata era stato il migliore in campo, al ritorno non si è dovuto sporcare i guantoni. Ad onore di cronaca bisogna anche prendere in considerazione che le Aquile hanno dovuto giocare l’ultimo quarto d’ora in dieci per l’espulsione di Scognamillo. Il difensore, un paio di minuti prima, si era beccato un colpo in volto (non sanzionato dal direttore di gara in alcun modo) ed era dovuto uscire per farsi medicare. E’ ritornato in campo nervoso e al primo pallone utile ha rimediato un rosso abbastanza evitabile.

FUTURO PROSSIMO: TRITTICO DI PARTITE IN UNA SETTIMANA

I giallorossi sono tornati ad allenarsi per cercare di recuperare quella brillantezza mancata contro Avellino e Teramo. Il Catanzaro si è ritrovato al ‘PoliGiovino’ agli ordini di mister Calabro per la prima seduta della settimana.  Le Aquile sono attese da un altro trittico di gare in una settimana. Si partirà sabato 13 marzo quando al “Ceravolo” giungerà l’insidiosa Virtus Francavilla; mercoledì 17 sarà il turno della trasferta in casa della Cavese; infine domenica 21 il big match interno contro il Bari. Tre incontri diversi rispetto alla serie infernale Ternana-Avellino-Teramo ma, comunque da affrontare con la giusta concentrazione perché se c’è una cosa dimostrata in questa stagione è che appena il Catanzaro stacca leggermente la spina i risultati si complicano.

Più che guardare davanti, sperando che Avellino e Bari compiano qualche passo falso, le Aquile ora devono pensare a conservare la quarta posizione dall’attacco di squadre come il Catania, Juve Stabia o lo stesso Teramo. Tra l’altro gli etnei saranno di scena al “Ceravolo” subito dopo la trasferta di Castellamare prevista per l’11 aprile.

FINALIZZAZIONE: NUMERI PREOCCUPANTI

Felice EvacuoUno dei problemi del Catanzaro in questo 2021 riguarda le realizzazioni. In undici incontri giocati, le Aquile non hanno segnato in cinque occasioni, mentre a Monopoli sono state salvate da un’autorete al 90’. Se nella prima parte della stagione al “Ceravolo”, i giallorossi avevano sempre realizzato almeno un gol, nel 2021 su sei partite disputate, tre sono state quelle a secco di reti. Gare diverse tra di loro quelle del “Ceravolo”. Quella contro la Viterbese spezzettata in due dal rinvio causa neve e con recriminazioni tra legni e rigore solare non concesso. Con la Casertana i giallorossi hanno fallito una quantità elevata di palle gol; mentre con l’Avellino – come scritto sopra – la mancanza di brillantezza ha giocato un ruolo principale e ciononostante Curiale, di testa, aveva avuto la palla del pareggio.  Tra le reti che mancano ci sono sicuramente quelle di Evacuo, il cui ultimo gol risale al 13 dicembre nella trasferta di Bisceglie.

Mancano nove partite al termine della regular season e il Catanzaro ha tutte le qualità per arrivare ai playoff in una posizione che non sia la settima dello scorso campionato. Recuperare la brillantezza, correggere le piccole defezioni difensive e cercare di essere cinici potrebbero essere delle variabili che consentirebbero alle Aquile giocarsi le proprie chance da qui al termine della stagione.

Autore

Ferdinando Capicotto

9 Commenti

  • Ma possibile che devono tirare in ballo sia il dg i ds e l’allenatore il fatto che le altre squadre erano riposate? Se noi in squadra abbiamo numerosi giocatori avanti con gli anni la colpa non è nei dei tifosi ne degli arbitri o delle situazioni particolari che stiamo vivendo dalla passata stagione. Purtroppo abbiamo un allenatore che ha regalato a destra e a manca partite e punti.

  • Senza voler fare alcuna polemica: é vero che abbiamo subito differenti torti arbitrali (peraltro senza che nessuno battesse ciglio), ma é anche vero che per essere secondi bisogna vincere le partite, un po’ come sta facendo l’Avellino….E non mi sembra proprio che né l’allenatore, né la squadra siano all’altezza, purtoppo. E soprattutto se certe scelte ricadono sempre sugli stessi cessi assoluti.

  • infatti il problema è che l’allenatore non ha il coraggio di mandare gente ” fresca” in campo e invece tiene per forza e a tutti i costi gente che sta com le stampelle…come quel detto meglio un asino vivo che un dottore morto …..è un colgione che dorme purtroppo dobbiamo tenercelo fino a fine anno….mah…

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