Avversario di turno

Reggina: obiettivo controllare il distacco dalle inseguitrici

Scritto da Emanuele Mongiardo

Gli amaranto si presentano al “Ceravolo” con un vantaggio di otto lunghezze dal Bari

Lo stato d’animo di Catanzaro e Reggina non poteva essere più diverso nella settimana del derby: i giallorossi vengono da un pesante 4-0 subito dalla Virtus Francavilla, gli amaranto hanno vissuto una delle domeniche più rosee della stagione. Mentre Denis e soci sconfiggevano la Paganese, infatti, il Bari restava impantanato sull’1-1 a Cava de’ Tirreni, mentre il Monopoli lasciava le penne contro la Sicula Leonzio. La giornata appena trascorsa potrebbe essere stata decisiva per la lotta alla promozione diretta.

Inutile dire quanto per il Catanzaro sia importante saggiare le proprie capacità contro un avversario di questo calibro, soprattutto per quanto riguarda i meccanismi e la produzione offensiva. Il copione della partita dovrebbe essere abbastanza chiaro. Nel girone di ritorno la Reggina ha assunto un atteggiamento più conservatore visto il dominio in classifica. Lo si è notato soprattutto nell’ultima sfida di cartello disputata dai ragazzi di Toscano, quella contro la Ternana. Gli amaranto hanno serrato le fila, hanno difeso con ordine e hanno colpito sfruttando il disastroso sistema di marcature preventive degli avversari.

Un tipo di atteggiamento dunque figlio della classifica, della necessità di interpretare il momento della stagione e di pensare a proteggere il distacco dalle inseguitrici più che ad incrementarlo. Il rovescio della medaglia sono state alcune prove poco convincenti, che hanno portato alle prime sconfitte stagionali e a pareggi inaspettati da gennaio in poi. Alcune vittorie poi sono arrivate non senza fatica, magari in pieno recupero come col Bisceglie e la Sicula Leonzio.

Presumibilmente il Catanzaro avrà il controllo del pallone, mentre Toscano proverà a dominare lo spazio davanti a Guarna per poi colpire quello alle spalle del terzetto di difesa giallorosso. La necessità più impellente per Auteri è muovere con ritmo il pallone per disordinare le linee avversarie. Altrettanto importante sarà disporre marcature preventive ordinate, con distanze corte tra la difesa e il resto della squadra impegnata nello sviluppo offensivo. La Reggina in transizione sa essere letale, anche su distanze lunghe. I tornanti del 3-5-2 o 3-4-1-2, Garufo e Rubin, sanno sfruttare lo spazio alle spalle degli esterni avversari quando questi sono alti e i difensori non stringono vicino a loro: per capirci, attaccano con intelligenza e velocità la zona di campo compresa tra i laterali della difesa a tre e gli esterni di centrocampo del 3-4-3 di Auteri.

I tornanti sono fondamentali per Toscano non solo in transizione. Quando la palla è tra i loro piedi oltre la linea mediana, uno dei passaggi più ricercati è il rasoterra in diagonale verso il centro sul movimento incontro delle punte. L’attaccante più ricercato è Reginaldo. Il brasiliano gioca in maniera eccellente spalle alla porta: è preciso nelle sponde per la corsa in avanti dei centrocampisti e sa anche difendere palla per girarsi verso la porta e concludere o rifinire.

Insomma, anche senza avere il dominio del possesso la Reggina ha il talento per attaccare in transizione e cercare anche veloci combinazioni offensive. Sono queste le armi con cui Toscano cercherà la settima vittoria degli amaranto al Ceravolo. Fino ad ora infatti sono sei i trionfi della squadra di Gallo a casa dei giallorossi. Su un totale di ventotto derby casalinghi il Catanzaro invece si è imposto quindici volte; gli scontri terminati in parità sono sette.

La Reggina dovrebbe presentarsi con un 3-4-1-2. In porta il catanzarese Guarna, davanti a lui Loiacono, Gasparetto e Rossi. Sulle fasce Rubin a sinistra e Garufo a destra, nel mezzo De Rose ed uno tra Nielsen e De Francesco al posto dello squalificato Bianchi. Sulla trequarti agirà Bellomo, mentre in avanti uno tra Denis, Reginaldo e Corazza resterà fuori; l’ex Piacenza ha saltato la gara di domenica per via di alcuni problemi muscolari. Da tenere d’occhio anche se dovesse partire dalla panchina Rigoberto Rivas, velocissimo e abile nel dribbling palla al piede.

 

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Emanuele Mongiardo

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