Ryanair: in Spagna avviata indagine per alcuni atterraggi di emergenza

I tre mayday sui voli per Madrid, l’agenzia aerea spagnola apre un’inchiesta. La compagnia risponde: «Tutto secondo le procedure, potevamo volare altri trenta minuti, avevamo carburante per altre 300 miglia»

 

Dalla Spagna rimbalza una notizia inquietante che coinvolgerebbe una delle compagnie aeree low cost più note.  Nel mese di luglio scorso tre diversi aerei dell’irlandese Ryanair avrebbero dovuto effettuare atterraggi d’emergenza negli aeroporti spagnoli per “mancanza di carburante”. Per tali ragioni, – informa una nota – le autorità aeronautiche iberiche avrebbero avviato un’indagine anche se la compagnia ha smentito categoricamente che i suoi velivoli non operassero con i livelli necessari di kerosene. È, infatti, ancora forte il ricordo del volo Tunis Air Bari – Djerba, caduto al largo di Palermo proprio per problemi legati al carburante per il quale il 07 agosto scorso è appena passato il settimo anno dalla tragedia che registrò la morte di 16 persone ed il ferimento di 23.

L’agenzia pubblica di sicurezza aerea spagnola ha aperto un’inchiesta su Ryanair e il caso dei tre mayday lanciati a Valencia il 26 luglio a causa del carburante. Secondo quanto riporta France Presse, l’inchiesta è stata aperta giovedì dopo la denuncia presentata da Aena, la società di gestione degli aeroporti spagnoli.
I FATTI – Il 26 luglio, tre voli Ryanair diretti a Madrid sono stati deviati a Valencia. Tutti e tre i velivoli erano stati deviati a causa dei forti temporali che avevano colpito la capitale spagnola. Ma gli aerei della compagnia low cost, una volta arrivati a Valencia, sono stati costretti a lanciare l’emergenza per il basso livello di carburante presente nel serbatoio. «Abbiamo seguito tutte le procedure di sicurezza del settore» ha risposto Ryanair alla notizia dei tre «mayday» lanciati più di due settimane fa. «A causa dei forti temporali su Madrid – la ricostruzione della compagnia low cost – il 26 luglio l’Atc spagnolo (Air traffic control, ndr) ha deviato verso l’aeroporto di Valencia un certo numero di aerei, tra cui tre velivoli Ryanair. Dopo aver volato su Valencia per 50 minuti, 68 e 69 minuti dopo l’orario previsto di sbarco a Madrid, i nostri aerei (seguendo le procedure standard di sicurezza) hanno chiesto il permesso di atterrare immediatamente per aver raggiunto il minimo carburante di riserva, che permette comunque a ogni velivolo, di operare per altri 30 minuti e volare per altre circa 300 miglia».

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE – Per la compagnia low cost insomma, che pur non parla mai esplicitamente di mayday, tutto rientra nell’ordinaria amministrazione. E alla richiesta precisa dei tre allarmi ha precisato: «Quando diciamo “abbiamo seguito le procedure standard di sicurezza del settore” significa mayday, che è il segnale richiesto in questi casi». Respinti dall’operatore low cost tutti i dubbi sulle strategie al risparmio della compagnia e riportate anche dal Telegraph, secondo cui la compagnia aerea imporrebbe ai suoi comandanti di fare il pieno con il minimo possibile di carburante riducendo la cosiddetta scorta di emergenza.

IL CARBURANTE«Tutti i voli Ryanair operano con i carichi di carburante che seguono le direttive Boeing e European Air Safety Authority». Ma cosa stabilisce l’European Air Safety Authority? La policy dell’Easa stabilisce che è lo stesso vettore a dover adottare delle regole sul carburante, sempre garantendo che ogni volo abbia combustibile sufficiente per il volo pianificato e per un’eventuale deviazione. «La quantità di carburante da portare sull’aereo viene stabilita in base all’alternato – confermano dall’Agenzia italiana per la sicurezza del volo – deve cioè garantire il volo in programma più l’eventuale deviazione in una situazione di sicurezza. Il mayday comunque – precisano dall’Agenzia – è una condizione di emergenza che dalle normative internazionali porta generalmente a un’apertura di un’inchiesta di sicurezza». Come poi è effettivamente accaduto. Anche l’associazione dei consumatori spagnola CEACCU, ha presentato alla direzione generale dell’aviazione civile, una denuncia contro Ryanair. L’accusa è che la politica della low cost in materia di carburante, provochi «una situazione di grave rischio per la sicurezza dei passeggeri». L’associazione ha chiesto per questo una sospensione della licenza per tre anni e una multa da 4,5 milioni di euro.

Autore

Salvatore Ferragina

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