Rassegna stampa

Taranto-Catanzaro 0-1: la sintesi

Le aquile si affidano al loro Pastore
Battuto Di Bitonto con una “palombella”

Nell’arco di un campionato ci sono momenti in cui non è necessario giocare bene, l’importante è incamerare i tre punti. E mister Braglia, da tecnico pragmatico qual è, ha dimostrato di non ignorare questa regola non scritta del calcio. Così, pur non brillando, i calabresi sfoderano sul campo quella determinazione e quell’orgoglio necessari nei momenti cruciali e grazie a queste armi, unite a un pizzico di fortuna, si impongono in extremis, per il rotto della cuffia, su una coriacea compagine rossoblu, che pur dimostrando una ritrovata vitalità, si conferma unica formazione a non aver vinto una gara nel girone di ritorno.
Il gol che decide l’incontro al 95’: calcio d’angolo del Taranto senza sviluppi, palla a Luiso che avvia un rapido contropiede percorrendo 30 metri quasi indisturbato; giunto sulla trequarti serve Toledo, che appoggia di prima sulla destra per l’accorrente Pastore, il numero sei giallorosso converge al centro, alza la testa e scavalca Di Bitonto in uscita con un morbido pallonetto.
Sebbene sulla carta vantasse una caratura tecnica nettamente superiore, il Catanzaro ha optato per una tattica attendista, lasciando l’iniziativa ai pugliesi, per colpirli poi in contropiede. Ma sul terreno di gioco la formazione di Bianchetti si è rivelata più vivace e agguerrita del previsto e così la capolista è apparsa spesso in affanno, rischiando, a volte, più del necessario. Il primo brivido per i tifosi ospiti già al 6’, ma Milone è lesto ad anticipare Mignona sulla linea di porta. Invece al 20’ è Lafuenti a superarsi e sventare di piede una conclusione ravvicinata di Abate, ben imbeccato da Croce. Nella prima frazione le aquile ci provano solamente in due circostanze: al 34’, quando Corona sbaglia clamorosamente a porta vuota dopo un erroraccio in uscita di Di Bitonto, che smanaccia malamente un cross di Toledo, e due minuti dopo con un bella incornata ancora di Corona, su punizione dalla destra di De Simone, alzata in corner dal portiere. Nella ripresa va in scena il medesimo copione e tutto gravita intorno a un atterramento in area di Croce, falciato da Caterino, su cui l’arbitro sorvola. Così alla fine il gol di Pastore permette al Catanzaro di rimanere aggrappato al gradino più alto del podio, mentre condanna il Taranto a sprofondare al penultimo posto.
E ora al termine mancano solo quattro giornate, che si preannunciano infuocate.

(R. Datasport, DTS)

Autore

Tony Marchese

Scrivi un commento