Avversario di turno

Un altro appuntamento con la storia per il Melfi dei giovani

Dopo Taranto e Udinese la squadra di Castellucci sfida il Catanzaro cercando un risultato positivo in ottica salvezza
ROMA – Nella terra dell’Aglianico del Vulture e dello storico stabilimento FIAT c’è una piccola squadra che l’anno scorso si è vista scippare la possibilità di giocare la finale per la C1 dal Taranto, in un doppio confronto intriso di polemiche, insulti e violenze. La stagione finì in un caldo pomeriggio di maggio allo “Jacovone”. Una sconfitta bruciante (2-0, dopo l’1-3 dell’andata per i lucani) che chiuse il ciclo del Melfi impedendogli di tentare lo storico salto in C1 nella finale contro il Rende.
DA MODICA A CASTELLUCCI – Partito il tecnico Novelli, destinazione Salerno, il compito di rifondare la squadra era stato affidato all’ex calciatore di Palermo e Messina Giacomo Modica, l’anno scorso secondo di Zeman sulla panchina del Brescia. Il tecnico siciliano non è riuscito, però, a inculcare il verbo boemo ai giovanotti messigli a disposizione dalla società lucana. A metà novembre il ribaltone: sulla panchina del Melfi è arrivato Ezio Castellucci, da una decina d’anni sulle panchine di serie C, reduce da un campionato anonimo a Gubbio. Dopo un avvio altalenante ma discreto (due vittorie e due sconfitte), il Melfi aveva inanellato 8 partite senza vittorie. Fatali a Modica le due roboanti sconfitte a Rende (3-0) e in casa con l’Igea Virtus (0-4). Con l’arrivo di Castellucci, un minimo di copertura in più non è servito ad evitare un’altra pesante sconfitta a Vibo.
QUESTO PAZZO, PAZZO MELFI – A questo punto i problemi strutturali della squadra sembrano chiari. Gli infortuni del portiere Redaelli, del difensore Tursi e, soprattutto, del regista Diego Russo acuiscono i problemi. Ma l’arrivo del Sorrento risveglia di colpo gli ardori del Melfi che fa un sol boccone della capolista, prima di subire un’altra disfatta casalinga con la Vigor Lamezia (un altro 0-4). La vittoria con il Sorrento e il pari di domenica scorsa a Cassino sono un brodino per una squadra che dovrà sicuramente soffrire per evitare la retrocessione. Il terzultimo posto in classifica e i soli 10 gol realizzati sono lo specchio fedele del reale valore dei lucani.
TANTA QUANTITÀ, SCARSA QUALITÀ – Nelle due gestioni sono stati impiegati addirittura 26 calciatori diversi, ma l’orchestra di Castellucci non è ancora intonata. Di questi 26 giocatori, solo 3 (il terzino Marcuz, arrivato dalla Nocerina, il difensore argentino Ginobili e l’attaccante Lauria, tornato dopo un lungo infortunio) sono nati negli anni ’70. Impossibile, quindi, pretendere molto di più da una squadra così giovane che ha cambiato 9/11 rispetto alla scorsa stagione (confermati solo Paris e Cuomo, oltre alle riserve Tursi e Schettino). Contro il Catanzaro, tra l’altro, mancherà per squalifica anche l’uomo dal maggior tasso tecnico, il centrocampista Mitra, acquisito in comproprietà con l’Empoli. Da seguire con attenzione anche l’esterno sinistro di centrocampo Paris, l’attaccante brasiliano Chafer (alter ego dell’atalantino Ferreira Pinto qualche anno fa a Lanciano) e, per il futuro, il 17enne centrocampista offensivo Petagine, prodotto locale.
I DUBBI DI CASTELLUCCI – La sterilità offensiva del Melfi e i rari ma ingloriosi rovesci difensivi (24 gol subiti, metà dei quali contro Lamezia, Vibonese e Igea) hanno costretto Castellucci (e prima ancora Modica) a cambiare molti giocatori, spostandoli spesso in ruoli diversi da quelli consueti, in cerca della giusta posizione in campo per ciascuno di essi. La ricerca potrebbe continuare domenica contro il Catanzaro, visto che il tecnico nella partitella infrasettimanale ha provato il centrale Ungaro (di proprietà della Reggina) sulla fascia destra. A preoccupare Castellucci sono, infatti, le condizioni di Marcuz che è uscito acciaccato dalla sfida col Cassino. Il terzino dovrebbe comunque giocare con il possibile spostamento di Cuomo al centro e la conferma a sinistra di Buonanno. In porta ci sarà ancora Curci, mentre a centrocampo, al posto di Mitra verrà inserito Costantini al fianco dell’ex lametino Cianni. Sulla fasce giostreranno a sinistra Paris e a destra il più difensivo Campione, ex Cosenza prelevato dalla Viterbese. La coppia d’attacco dovrebbe essere formata da Lauria e Chafer, che hanno realizzato la metà dei 10 gol realizzati dal Melfi. Oltre ai due gol rifilati al Sorrento, i lucani nel piccolo stadio “Arturo Valerio” sono andati a segno altre tre volte contro Marcianise, Celano e Nocerina. Domenica per i lucani la terza partita storica in pochi mesi: dopo l’inutile vittoria sul Taranto e prima dell’arrivo del Catanzaro, il Melfi ha ospitato ad agosto l’Udinese di Galeone in Coppa Italia. Dopo mezzora era già KO tecnico: uno 0-4 che fu anche il risultato finale. Un risultato ricorrente in questa sfortunata stagione dei lucani. Che sia un buon auspicio per l’anemico attacco del Catanzaro?

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Curci; Marcuz (Patarini), Ungaro, Cuomo, Buonanno; Campione, Cianni, Costantini, Paris; Lauria, Chafer. All.: Castellucci.

Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net

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