La Striscia

Un pareggio dal sapore amaro

Rosa Catanzaro 2018-2019

Le crepe di una macchina non più così perfetta e le prospettive per un futuro che dice playoff. La storia è ancora tutta scrivere e Catanzaro dovrà rispondere “presente” all’appuntamento

“Un giocatore con lo spessore di Maita non può essere espulso in quel modo”. Questa dichiarazione di mister Auteri al termine del pareggio beffa del Catanzaro in casa della Viterbese, riassume il momento delle Aquile.

Dopo la sconfitta balorda al “Ceravolo” con la Virtus Francavilla, i giallorossi hanno perso nuovamente l’occasione per vincere a causa di un evidente calo di tensione nel corso della ripresa.

In vantaggio di un gol su un campo difficile e con un uomo in più, l’US ha fatto tutto da sola. Dapprima l’espulsione per doppia ammonizione del capitano, poi lo 0-2 di D’Ursi (che si trova ad occhi chiusi con Fischnaller), successivamente lo 0-3 fallito un paio di volte. Poi il blackout.

Nicoletti lascia passare Zerbin con troppa semplicità. Signorini fa fallo in area di rigore e doppio giallo per il difensore. È questione logica che se il tiro dal dischetto fosse entrato, l’inerzia della gara sarebbe cambiata a favore dei gialloblu. Nove contro dieci, in casa di una compagine in salute trascinata da grande entusiasmo. Vincere, in quelle condizioni sarebbe stata un’impresa degna del miglior Catanzaro di stagione. Ma è risaputo, questo è lontano parente del miglior Catanzaro. Lo dicono i numeri.

Sette punti in sette partite frutto di sole due vittorie, un pareggio e ben quattro sconfitte. Nove gol fatti (questo dato è normale per il Catanzaro di Auteri), ed altrettanti subiti (con due sole gare senza subire gol).

I giallorossi sono in difficoltà. Bisogna ammetterlo. I problemi sono vari. Il calo di tensione con l’obiettivo playoff ormai acquisito? I numerosi infortuni? Lo scarso momento di forma di alcuni elementi? Tutto è lecito, ma alla fine l’analisi più onesta è quella fatta dal tecnico giallorosso. “Bisogna crescere sotto il profilo dello spessore”.

Che il Catanzaro non fosse stato allestito per il primo posto era risaputo, ma questo scorcio di campionato (dal dopo Castellammare di Stabia, per intenderci) ha messo in risalto limiti caratteriali piuttosto evidenti. Un dato su tutti: l’incapacità di gestire il risultato.

La Viterbese è stata la quinta squadra a raggiungere il Catanzaro. Dopo Casertana, Trapani, Catania e Virtus Francavilla che avevano ribaltato il punteggio, i laziali hanno pareggiato. Al riguardo, è necessario fare una distinzione.

Nel girone d’andata i falchetti ed i granata avevano vinto partendo da una situazione iniziale di svantaggio. Però quando l’US si trovava a difendere il punteggio, l’impressione è che desse sicurezza con una difesa abbastanza solida.

Questa certezza è letteralmente crollata nel girone di ritorno e le prime crepe si erano manifestate con Casertana al “Ceravolo” e Reggina al “Granillo”. Primi tempi conclusi rispettivamente 3-0 e 0-4. Risultati finali 3-2 e 3-4 con il rischio di essere raggiunti. Con Catania, Virtus Francavilla e Viterbese, invece, non è andata bene per le aquile.

BIANCHIMANO E CASOLI: POLLICE VERSO

Il mercato di gennaio doveva portare al Catanzaro quelle armi in più compiere il salto di qualità necessario a competere per la promozione (sia diretta che attraverso i playoff). Il gruppo era già unito, forte e con poche lacune. Non servivano rivoluzioni, ma innesti mirati e di qualità. Da un punto di vista formale, la società ha operato ottimamente puntando sul tanto richiesto Casoli (per la sua duttilità e per aver già giocato con mister Auteri) e su un attaccante giovane ma al contempo di prospettiva come Bianchimano, il quale però aveva ben figurato in Lega Pro con la Reggina nel corso della stagione precedente.

Ad oggi, per ragioni diverse, entrambi hanno deluso le aspettative. Casoli, impiegato in ogni dove, non si è integrato nei meccanismi, con sprazzi discreti solo come esterno basso a destra e ieri ha infine dato il via al 2-2 di Atanasov.

Bianchimano, dopo un grande impatto con doppietta alla Casertana, gol al Catania in Coppa e gol alla Reggina, ha fatto i conti con acciacchi fisici dovuti a botte rimediate in campo.

IL FUTURO SPIEGATO SEMPLICE

Al di là di quanto scritto finora, resta una considerazione lasciata volutamente sullo sfondo. Per la prima volta dopo anni, il Catanzaro ha regalato alla città un campionato da incorniciare. Comunque vada a finire.

La stagione regolare lascia ancora aperta la concreta possibilità di un onorevolissimo terzo posto. Poi saranno spareggi promozione. Una lotteria che da sempre ci ha visto soccombere. Vittime sacrificali di un destino che sembra girarsi sistematicamente dall’altra parte quando incrocia i colori giallorossi.

La notizia è che abbiamo un’altra possibilità. Un’altra storia da vivere, e chissà, magari da raccontare.  Squadra, società e tifoseria devono farsi trovare pronti all’appuntamento. La storia si scrive così, un pezzo alla volta.

Di sicuro il Catanzaro ha messo le basi per un futuro di successi sportivi. Per farlo basterà poco. Blindare Auteri e non smantellare la squadra.

Autore

Ferdinando Capicotto

11 Commenti

  • Vorrei ricordare che Auteri ha vinto 6 campionati:
    1) Monza: 1987-1988 – Serie C
    2) Igea Virtus: 1999-2000 – Serie D
    3) Gallipoli: 2005-2006 – Serie C2
    4) Siracusa: 2008-2009 – Serie D
    5) Nocerina: 2010-2011 – Serie C
    6) Benevento: 2015-2016 – Serie C
    Oltre a far giocare bene le sue squadre, è soprattutto un vincente!
    Sosteniamo questo gruppo e incoraggiamoli!!
    Forza Catanzaro

  • ….Soprattutto Nocera (vinto il campionato dopo 30 anni) e Benevento (mai vinto il campionato, dopo aver perso 7 volte i playoff!!).
    E poi vorrei pure ricordare che l’anno scorso una squadra, che era arrivata quinta in classifica e che alla terzultima giornata aveva perso in casa un derby per 0-3, ha poi vinto i play-off ….
    Forza Catanzaro

  • E’ inutile recriminare,quello che è stato è stato ora bisogna abbracciare la squadra e sostenerla nei play off perciò d’ora in poi si va allo stadio per trascinare la squadra in serie B.Forza Aquile fino alla morte.

  • a questa meravigliosa squadra mancano tre giocatori importanti per compiere il definitivo salto di categoria: un difensore centrale esperto, un centrale di centrocampo forte ed esperto ed un bomber da affiancare a Fish e a D’Ursi……..i play-off saranno un terno a lotto, sperar non costa nulla……ps. mi viene alla mente Massimo Bianchi, grandissimo portiere di quel Catanzaro vittorioso nel campionato 84/85……

    • Caro Salvo dici bene: tre “giocatori importanti”. Importanti può significare però tante cose, ma io dico che, visto che i calciatori TECNICI li abbiamo, anche tre cessi (si fa per dire) che pero abbiano due coglioni grandi comu a Porta Marina. Perchè quest’anno questo ci è mancato. Carattere, carattere, carattere. Che ne dici??

  • La squadra è forte.Auteri è un vincente. La società è una scogliera….. Ragazzi siete dei vincenti con voi possiamo battere pure il PSG…forza forza e forza battiamoli tutti…sarà una passeggiata la lotteria dei play-off….

  • Mi ripeto per l’ultima volta in questo campionato. La squadra è forte solo quando attacchiamo. Dal momento in cui abbiamo inserito un centravanti giovane e forte come Bianchimano, vi ricordate quanti cross sono stati effettuati? Io ne ricordo pochissimi. Speriamo che negli spareggi il Catanzaro giocherà con la sicurezza di avere l’attacco forte che raggiungerà la serie B.

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