L'emigrante

Una lacrima sul viso

…ho capito molte cose, dopo tanti tanti mesi ora so, cosa sono per te
Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo. La prima volta è passata inosservata, la seconda volta ci siamo guardati intorno per capire se anche gli altri avevano sentito… alla terza mi hai chiesto “si c’arringu na monetina alu speaker tu dici ca mi fioriscia na banconota nta sacca?”. Nel dubbio lo speaker ha smanacciato in calcio d’angolo mandando on-air, dopo il confucio-time, una fetta della colonna sonora più cara ai tifosi giallorossi. Il giallo della terra, il rosso del mio cuore. E la domenica sportiva è tornata ad essere quella desiderata. Pasta china e Catanzaro, una bella coreografia e una prestazione da applausi.

La prima al Ceravolo è stata preceduta dalla chermesse del peperoncino. E anche se di piccante c’è rimasto poco, il clima festivo non è di certo mancato regalando ai catanzaresi (e non) una tre giorni molto piacevole con musica, sosizzi e crepes. Presenti anche molti emigranti che sono riusciti a strappare qualche giorno extra al duro rientro lavorativo. Già che voi giù esagerate sempre, ma una festa che dura tre giorni come la spieghi? Cus’era l’olimpiade dei baccanali? Adesso si che si fa dura. Adesso niente ferie fino a Natale e le distanze saranno abissali, a gulia ma mandi tuttu all’aria sarà forte. Il calcio è capace anche di questo: legare un uomo alla sua terra più di quanto la terra abbia fatto per trattenerlo. Poi ciascuno ci mette le sue motivazioni, le sue considerazioni. Ciascuno si arrovella fino a snocciolare un significato che gli sta bene. Ma alla fine un emigrante casomai cambia fuori, mai dentro. Un pò come quella barzelletta che al semaforo c’è un catanzarese seduto nella sua vettura con la musica a palla (rigorosamente tarantella calabrese) e uno del nord gli fa “Il silenzio è d’oro. Shakespeare”… e il catanzarese gli sputa in un occhio e risponde “Una lacrima sul viso. Bobby Solo”.

Anche se quella era una barzelletta, la lacrima sul viso è scesa davvero. E di commozione ha gioito anche l’unico Cosentino che i tifosi abbiano mai amato nella loro storia. A proposito, è molto significativo che la storia si inizia ad amarla prima ancora di scriverla. Come due teneri amanti che si giurano amore eterno dopo 10 minuti di smancerie. il nuovo UesseCatanzaro è tornato a far innamorare i suoi tifosi regalando una prima di campionato perfetta. Io c’ero, come la scritta sulle magliette dello spareggio più beffardo della nostra storia. Vinto sul campo, perso in tribunale. Da allora si sono visti pochi sprazzi di luce in un mare di tenebre. Esserci alla prima è stato importante, perchè finalmente quello spareggio con il destino lo abbiamo vinto. E’ finita tre a zero per noi, siamo riusciti ad avere una società, una squadra e una tifoseria finalmente importanti. Troppo presto per parlare? Essenzialmente no, ma chi è che ha ancora voglia di essere pessimista? Che si sta alla finestra ad aspettare che piova per poi dire “hai visto che era meglio non uscire”? Esci la bandiera piuttosto! Il Catanzaro c’è, come sui cartelli della Salerno ReggioCalabria. Scherza coi fanti, ma lascia stare i santi. Va bene allora per il momento mettiamo da parte la santificazione di Mengoni o la beatificazione di Carboni. C’è un giocatore che ha provato in almeno due occasioni a far gol direttamente da calcio d’angolo. No basta questo è troppo, non voglio neanche sapere il suo nome chiama l’alitalia ca dominica scindu.

Davide Greco

Una lacrima sul viso…

Un oceano giallorosso di felicità

Un solo immenso cuore che ricomincia a battere e comunque fossero andati gli eventi, non si era mai fermato fin da quel mercoledì dell’inizio anni 90′ che aveva visto scippato da personaggi di dubbia rettitudine morale e professionale, un diritto acquisito sul campo , dopo quel 2-1 di Lecce contro il Nola. La rabbia e lo sconforto lasciarono il posto alla voglia di rivincita e già dal Memorial Ceravolo di quell’anno, un colpo di testa di Mollica in Catanzaro – Juventus (ben parato dall’allora portiere bianconero Tacconi, lato Curva Massimo Capraro) fece capire di che pasta sono fatti gli impareggiabili innamorati del Catanzaro, lo Stadio tremò come un gigante ferito, ma non morto. Sulla panchina di allora sedeva un certo Rambone.
Sono trascorsi un po’ di anni, si. Ma ai più sembra ieri. E’ come se qualcuno fosse rimasto in apnea per rifiatare. Quanti amori presi per sempre o lasciati che hanno dovuto o voluto condividere la passione dei tifosi del Magico, quanti Natali, quante Pasque, quante estati, quante “cliccate” a quella maledettissima pagina 218…!!! Personaggi che di volta in volta hanno avuto la fortuna di sedersi su quella sacra panchina e tutti a ripetersi come una carta copiativa nella solita dichiarazione:” Sono felicissimo di sedere su una panchina di una Società gloriosa come il Catanzaro che non merita di certo questa categoria!” – e poi ancora – “…il nostro obiettivo? Vincere il campionato”. Ogni anno la stessa filastrocca che irriverente del vero schiaffeggiava coloro che la ascoltavano, specialmente quel “non merita…”! Tifosi che si chiedevano :” Ma! Speriamo sia la volta buona!”. Dicevamo personaggi ora squallidi, tutti pronti a lucrare sugli altrui sentimenti, ora onesti e professionali che restavano storditi da tanto amore. Gente che non si spiegava tutto ciò. E quante squadre ospiti con al seguito le relative tifoserie che credevano di essere capitati ai mondiali di calcio. “Forse avremo sbagliato indirizzo???!!!” si saranno detti.
E speranze di volta in volta deluse da episodi, da circostanze allora inspiegabili. Trasferte assurde, squadre di realtà fino ad allora sconosciute ai tifosi del Magico che rispolveravano geografia e guide Michelin per andare a fare visita al proprio grande Amore: il Catanzaro. Tribune o curve prefabbricate e rese ancor più fredde dalla totale assenza di storia calcistica e dalla totale mancanza di rispetto che il più delle volte avevano gli addetti ai lavori dei team locali che improvvisamente si vedevano investiti di alte cariche nel dare il permesso ai tifosi del Magico di andare a prendere un bicchiere d’acqua! Quanto abbiamo dovuto sopportare! Ma il trascorrere del tempo, paradossalmente, invece di uccidere quel gigante ferito (ma mai morto) faceva da cassa di risonanza. Per quale squadra tifi? “Per il Catanzaro!!!”. Sempre più forte rispondeva l’innamorato di tanta gloria. E dopo la triade Albano – Soluri – Mancuso e con la squadra allo sbando e la nave “stile Titanic”, due personaggi innamorati Parente e Poggi, pronti a bussare alla storia con il loro Amore e la loro determinazione per chiederle il maltolto. “Attenti a quei due”! Ricordate la famigerata serie di telefilm degli anni ’70? Una coppia affiatata e bene assortita: professionalità, razionalità, determinazione, passione e ottimismo. E un popolo pronto ad seguirli in tutto. Otto mesi, solo otto mesi e il miracolo è servito. Non dimenticheremo mai il vitale contributo di Pasquale Lo Giudice nei momenti difficili del passaggio di consegne quando la squadra barcollava come una nave senza nocchiero senza sapere in quale porto avrebbe fatto approdo l’allora sconquassata nave. Merito anche ai giocatori e a Dellisanti che hanno retto alla tentazione di mollare tutto. E se qualcuno allora avesse detto: ” Il porto sarà la C1″!!!!!!!! Lo avrebbero preso tutti per pazzo! Ma Signori miei, la pazzia è relativa, come ogni cosa nella vita. E i razionalisti e realisti ad oltranza, hanno avuto uno shock non da poco. E i sognatori? Gli eterni infanti che di volta in volta in questi anni avevano i sorrisi di sfottò come unica risposta alle loro speranze? Che rivincita ragazzi!
All’inizio si parlava di un mercoledì degli anni ’90. Quel mercoledì, ha avuto un altro mercoledì a rispondergli e a restituire ciò che era stato scippato quasi con lo stesso mezzo. Finalissime playoff perse e lacrime versate. A volte le risposte sembrano casuali, ma non è così, tutto ha un perché. Come la C1 era stata tolta, così è stata restituita. Paradossalmente si è dovuto attendere un derby “virtuale” con i cugini Cosentini che hanno fatto un tentativo disperato, nell’intento di salvarsi. Ma non ci sono stati sottosegretari…, raccomandazioni o altro che tenessero. Gli atti giuridici, (il più delle volte e non sempre) sono sempre atti, anche se in questa nostra Italia non si sa mai…! Telefonini impazziti, Internet intasato e tutti i supporters giallorossi, in pochissimo tempo espertissimi docenti di diritto amministrativo! Notti insonni, teorie che in confronto la filosofia di Kant fa ridere. Ogni mattina come ci si dovesse presentare ad un esame, con la stessa ansia, inconsapevoli ma fiduciosi, pronti ad uscire da quella fantomatica aula d’esami, abbracciare l’amico e riempirlo di lacrime di felicità, incuranti della mala-informazione di testate giornalistiche che sono finanziate dai soldini di tutti noi con l’abbonamento ogni anno (e offendono e continuano imperterriti a farlo l’intelligenza di ognuno di noi)…! E allora, il 27 agosto 2003, UNA LACRIMA HA SOLCATO IL VISO DI TUTTI . C’è chi “fuori casa”, lontano dalla propria amata Terra, ha pianto attaccato ad un cellulare per sentire gli strombazzamenti e le sfilate che si svolgevano a Catanzaro, chiedeva all’interlocutore di turno:” mamma mia, ma che sta succedendo?” e come risposta aveva:” è una bolgia giallorossa”. Il mio salumiere vedendomi senza alcun apparente motivo con gli occhi “stile cartone giapponese” ricolmi di lacrime pronte a trovare un vado per straripare, mi ha chiesto preoccupato:” tutto bene?”, – “benissimo, mai stato meglio in tutta la mia vita!” gli ho risposto. E se si fossero unite tutte le lacrime di felicità versate dal glorioso Popolo Giallorosso si sarebbe potuto formare un oceano. Gente in ogni parte del globo pronta a gioire. Pronta a riprendere bandiere e vessilli mai riposti e a dare loro una nuova luce.
Si ricomincia dalla Vis Pesaro. Il Ceravolo, quel gigante, si prepara ad alzarsi e gonfiare il petto, quella ferita ora è una cicatrice, una ricchezza di esperienza che dovrà essere importante patrimonio di crescita continua per il futuro. Ha detto bene il Presidente Parente:” Onore ai 1500 abbonati che hanno sottoscritto l’abbonamento non sapendo ancora in quale categoria avremmo giocato”. Noi aggiungiamo:” Onore a tutti coloro che in questi anni hanno seguito SEMPRE e comunque le sorti del Catanzaro e soprattutto nei momenti difficili”. Onore a Questo sito che ha tenuto sempre accesa la fiammella della speranza quando tutto sembrava oramai spento e ha unito anime sparse in tutte le parti del mondo. Onore al Catanzaro e alla nuova Dirigenza che in pochi mesi ha dato ossatura, affidabilità, immagine e solidità al glorioso Sodalizio Giallorosso. Onore ad ognuno di noi che nel proprio piccolo ha contribuito a raggiungere questa prima importante meta nel nostro futuro c”A”mmino. Ora più che mai : Forza Catanzaro, Avanti Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

Autore

Davide Greco

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