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A Giorgio Corona il primo premio ‘Fabrizio Ferrigno’

Scritto da Redazione

L’ex bomber delle Aquile: ‘Io spero che si possa ricordare Ferrigno al Ceravolo perché lui voleva stare in campo’

Nel pomeriggio di ieri 28 settembre, presso il teatro Politeama di Catanzaro si è tenuto il primo premio “Fabrizio Ferrigno”, occasione colta per ripercorrere le tappe che hanno permesso al “sindaco” di essere ricordato e rivivere momenti storici dell’US Catanzaro che ottenne la promozione in Serie B nella stagione 2003/2004.

La manifestazione ha visto come primo ospite l’allora presidente dei giallorossi Claudio Parente, il quale, con commozione, ha ricordato Fabrizio come vero leader, con quel carattere capace di sdrammatizzare tutte le situazioni, anche quelle più complesse. Le parole verso la rosa di quella stagione sono state: “erano tutti grandi giocatori, ma prima di questo sono stati e rimangono grandi uomini che erano un tutt’uno con la maglia”.

A sfumare l’intervento  dell’ex numero uno del Catanzaro è stata una clip dedicata proprio a Ferrigno che si è conclusa con una frase slogan di quel che è stato il calciatore: “Presidé fidatevi di me, li sbundiamo tutti!

Tra gli applausi e la commozione dopo il video, sono stati chiamati a salire sul palco i vari ospiti della serata.

Ad esordire è stato Gianni Improta, ex calciatore del Catanzaro ed ex direttore generale della stessa. Lui stesso, prima di commentare i ricordi con la squadra e con Ferrigno, ha dedicato un applauso ad un altro giocatore importante per i giallorossi: Adriano Banelli, presente tra le poltrone del teatro. “Ho passato tanti anni belli a Catanzaro, sono legato e attaccato ai colori, sono così attaccato alla maglia che la indosso un giorno sì e un giorno no. Vi porto sempre addosso”. E poi il ricordo di Fabrizio: “Abbiamo trascorso bei momenti, ci manca soprattutto il suo voler bene alle persone. Ringraziamo la famiglia per avergli permesso di fare ciò che voleva, lui sarà sempre vivo in noi, se lo merita.”

E con uno sguardo alla prima fila dove erano presenti i figli e la moglie, un appaluso e gli occhi lucidi hanno lasciato spazio all’intervento di Pasquale Logiudice, ex giocatore e direttore sportivo.

Colui che fu il ds delle Aquile fino a due stagioni fa ha ricordato con serenità le esperienze con Fabrizio con il quale è stato compagno e anche avversario. Ha sottolineato la peculiarità di Ferrigno di non arrabbiarsi mai e quella caratteristica di trascinatore in campo che creò lo zoccolo duro del gruppo.

Successivamente la “palla” è passata ad un compagno di squadra importante per il sindaco, Giovanni Caterino. “Il ricordo più bello che ho con Fabrizio è stato dopo il goal con la Sambenedettese” ha esordito l’ex esterno sinistro commentando: “dopo quel goal lo presi in braccio, io che ero piccolissimo non so neanche dove trovai la forza!” aggiungendo: “era imprevedibile! Era il bello della nostra squadra, sembrava che ci conoscessimo da una vita, abbiamo fatto anche un capodanno insieme!

Gli interventi successivi sono stati quelli di Marco Ciardiello e Ivano Pastore. Il primo ha ricordato Fabrizio come un “faro emotivo” dichiarando che nessun capitano sarà più come lui e che non basta una fascia al braccio per esserlo. Evidente la commozione di Pastore che ricordato una scritta provocatoria sulla lavagna e allo stesso tempo sarcastica “Ok, tante chiacchiere, vediamo che siete capaci di fa!” destinata alla dirigenza.

Gli ultimi ospiti a parlare sono stati Nicola Ascoli e Giorgio Corona. L’ex jolly giallorosso ha ricordato il suo capitano come un fratello che “dava consigli sbagliati” riconoscendo e sottolineando la persona d’oro che ha avuto l’onore di conoscere concludendo l’intervento con un sonoro “Ciao Fabrizio” che è rimbombato per tutto il teatro.

Infine Giorgio Corona ha dichiarato: “Potremmo stare giorni a parlarne. Lui prima di essere un leader in campo lo era fuori. Non è facile parlarne per noi. Ci sarà sempre, i ricordi sono indelebili. Chiedo e spero solo che Fabrizio possa essere ricordato allo stadio Ceravolo perché a lui piaceva stare in campo. Io ho un tatuaggio con lui, lui ha la mia iniziale ed io la sua.”

A terminare la prima striscia di ricordi è stata proprio la moglie Giovanna. Da sotto il palco ha confermato il carattere positivo di Fabrizio non solo con gli amici ma anche con la sua famiglia. “Manca la pietra angolare della casa, solo il Signore ci sta dando la forza” ha affermato con emozione e rivolgendo un sorriso di ringraziamento a tutti i presenti.

La manifestazione è proseguita  con la presentazione dell’Enciclopedia del Catanzaro a cura di Adriano Macchione presentata da Massimo Poggi che ha ricordato Ferrigno come un uomo con adrenalina pura. Successivamente sempre l’allora vice presidente ha presentato il film di Vittore Ferrara e Pino Ianni che illustra la storia del Catanzaro calcio riconoscendo ad entrambi e a Roberto Talarico il contributo importante con la comunicazione e con quel “TG Giallorosso” che batteva tutti gli ascolti. Ha ricordato inoltre anche la campagna abbonamenti che vide oltre 4000 abbonati con il titolo “Al Ceravolo per chi è nato con il DNA giallorosso”. Ed infine il terzo momento è stato dedicato alla presentazione della maglietta del sindaco Ferrigno, autografata dai calciatori.

Si è dato, così, il via alla consegna dei vari premi.

A salire sul palco è stato nuovamente Roberto Talarico che ha ricevuto il premio come motivatore e per la campagna abbonamenti.

Successivamente il premio della serata, ovvero “primo premio Ferrigno” è andato a Giorgio Corona.

Premiato anche Giuseppe Mangialavori responsabile del Marketing di quel Catanzaro di cui Ferrigno era capitano. Mangialavori, nato a Vibo Valentia, ma di fede giallorossa è stato uno storico collaboratore di uscatanzaro.net.

Premiati, inoltre, la Guglielmo S.P.A, presente nella persona di Matteo Tubertini e Luciano Sacco, allora segretario delle Aquile.

Applausi e riconoscimento per il cammino del Catanzaro anche all’attuale società con a capo il presidente Floriano Noto.

La serata si è conclusa con la proiezione del trailer del film di  Ferrara e ai titoli di coda c’è stata la consegna delle targhe ad Improta, Logiudice, Ferrara, Ciardiello, Caterino, Ascoli e Pastori.

Jayra Lavecchia

Autore

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