Avversario di turno

CALCIO CHIETI 1922

L’ultimo avversario del girone d’andata analizzato da Ivan Pugliese

PREMESSA

L’ultima giornata del
girone d’andata propone per il Catanzaro un avversario abbordabile sul piano
tecnico, ma più ostico dal punto di vista emotivo, visti i recenti e
affascinanti intrecci di mercato tra i giallo-rossi e il Chieti. La società
abruzzese nasce nel lontano 1922, già con i caratteristici colori nero-verdi.
Dopo aver sfiorato la B sul finire degli anni ’20, nel secondo dopoguerra il
Chieti alterna campionati di serie C e di quarta serie, fino alla definitiva
promozione in C del 1957-58, proprio in coincidenza con la promozione in B del
Catanzaro nella stagione successiva. In questa categoria i nero-verdi militano
per ben 18 anni fino alla retrocessione – per una sola stagione – nel ’76
in quarta serie. Riconquistata la C – e con la riforma dei campionati la C1
– il Chieti raggiunge anche la finale del Torneo Anglo-Italiano nel ’78-79,
persa con il Sutton United.

I primi anni ’80 non sono
felici e culminano in una doppia retrocessione e in 5 campionati di
Interregionale. Poi, nel 1986-87, una stagione trionfale riporta gli abruzzesi
in C2, prima del ritorno in terza serie nel 1990-91 con Ezio Volpi alla guida.
Un paio di retrocessioni vengono vanificate da altrettanti ripescaggi, ma la C2
torna ad essere realtà nel ’94-95, dopo un umiliante ultimo posto. Anche
negli anni successivi il Chieti disputa campionati di bassa classifica, spesso
con salvezze stentate: un altro ripescaggio nel ’97-98 dopo la sconfitta ai
play-out con la Juve Gela; la vittoria sempre agli spareggi con il Casarano
(2-1; 3-1) l’anno successivo, dopo il cambio ai vertici della società
(l’attuale patron Buccilli al posto di Albergo). Solo nel 2000-2001, dopo il
passaggio nel girone B della serie C2, il Chieti riesce a centrare la promozione
con Guido Morganti in panchina. I nero-verdi dominano il campionato, ma
inopinatamente sono costretti ai play-off, peraltro vinti agevolmente contro
Prato (1-1; 2-0) e Teramo (1-1; 1-0). Decisivi i nove gol di Fabio Grosso,
attualmente nel giro della nazionale di Trapattoni. Nelle ultime due stagioni,
un ottavo e un nono posto – con Braglia in panchina – sono i migliori
risultati che il Chieti abbia mai ottenuto nella sua storia.

Il Chieti gioca allo stadio
“Guido Angelini”, capace di contenere 8.700 spettatori.

 

I PRECEDENTI

Sono 8 i precedenti tra le
due formazioni, tutti di serie C2, che risalgono alla seconda metà degli anni
’90. Nei 4 confronti disputati allo stadio “Ceravolo”, i giallo-rossi
hanno sempre vinto. Ovviamente anche il bilancio delle reti realizzate parla a
favore del Catanzaro: 7 contro 1. Il primo precedente risale al 5 aprile del
1997, e il Catanzaro s’impone per 3-1 con una doppietta di Libro dopo il gol
in apertura di Illario. L’ultimo precedente è invece del 2000: un netto 2-0
con la doppietta di Tortora. In mezzo altri due successi di misura firmati
Acampora e Marsich. La tradizione è dunque più che favorevole ai giallo-rossi
che, curiosamente, hanno sempre risolto la sfide con gli abruzzesi grazie al
centravanti di turno. Chissà che anche questa volta non sia Giorgio Corona a
decidere la gara.

Sul
versante degli ex, sarà la prima di Pierino Braglia contro la sua ex-squadra
con la quale ha avuto una positiva esperienza. I ricordi saranno molti anche per
Silvio Lafuenti che ha difeso negli ultimi due anni la porta nero-verde. Senza
pensare al pressing della società giallo-rossa nei confronti di Petitto e
Zattarin. Quest’ultimo durante le vacanze di Natale ha addirittura chiesto la
rescissione del contratto per potersi accordare con il Catanzaro. Dall’altra
parte sarà Donato Terrevoli ad avere il dente avvelenato, scaricato al Brindisi
dopo la deludente stagione 2001-2002, nel corso della quale collezionò 24
presenze e 4 gol in maglia giallo-rossa.

 

LA SQUADRA

Dopo
due ottime stagioni concluse nella parte sinistra della classifica, il Chieti ha
cambiato poco nell’organico, anche se è nuovo il timoniere. Perso Pierino
Braglia – richiamato dalle sirene del vecchio amore giallo-rosso – il Chieti
è allenato in questa stagione da Carlo Florimbi, grande esperto della
categoria, tornato a chieti dopo la fallimentare esperienza del ’97-98.
Florimbi è subentrato dopo sole quattro partite ad Alberti, esonerato da
Buccilli. Il 3-4-3 caro a Braglia si è trasformato in un più classico 4-4-2.
Gli innesti principali sono stati il portiere Anthony Basso (che ha sostituito
Silvio Lafuenti), gli esterni difensivi Di Bari e Medda, prelevati
rispettivamente dal Castel di Sangro e dal Lumezzane, il centravanti Califano,
arrivato dal Giulianova dove due anni fa realizzò 18 gol.

Nella
formazione base sono stati confermati come centrali difensivi per il terzo anno
consecutivo Petitto e Zattarin. Entrambi ventinovenni, entrambi con una grande
esperienza in C, entrambi candidati l’estate scorsa a seguire Braglia.
Zattarin, che vanta anche 3 presenze in A col Padova, è finalmente arrivato a
Catanzaro con il mercato di riparazione. Per la sua sostituzione sono in corsa i
giovani Mengone e Romito. A centrocampo, i centrali Rajcic e Cherubini sono di
ottimo spessore tecnico. Il croato, 22enne di proprietà del Verona, è al terzo
anno in maglia nero-verde; Cherubini ha vestito per 10 anni la maglia della
Reggiana, giocando 52 partite in serie A, 5 delle quali con la casacca della
Roma. Valide alternative al centro sono i “vecchietti”  Pasquale
Suppa, uomo di grande esperienza dall’alto delle sue 30 partite di serie A
(col Piacenza) e 180 di B, e Guido Di Fabio, 38enne con 23 stagioni da
professionista alle spalle. Sulle fasce agiscono Terrevoli e Lambertini che
hanno superato già da tempo la soglia dei 30 anni. L’ex giallo-rosso, più
offensivo, ha giocato 51 partite di B con Fidelis Andria e Barletta, prima della
doppia promozione mancata a Catanzaro e a Brindisi. Lambertini ha invece
collezionato addirittura 136 presenze tra i cadetti realizzando 5 gol. Poco
utilizzati Costanzo e Amoroso, nonostante siano gli elementi più fantasiosi
della squadra. In attacco al fianco di Califano, confermato Quagliarella, 20enne
cresciuto nel Torino, 4 partite in A e una breve parentesi a Firenze prima
dell’arrivo a Chieti. Con l’arrivo di Califano è retrocesso in panchina
Aquino, 24 enne fautore dell’ultima promozione del Chieti in C1 con 11 gol in
23 partite.

Il
Chieti è una formazione molto quadrata e grintosa, grazie al carattere
trasmesso da Braglia l’anno scorso. La difesa non sembra imperforabile,
soprattutto sulle fasce. A centrocampo manca forse un po’ di fantasia: poco
utilizzati Amoroso e Costanzo, Cherubini e Lambertini sono due giocatori nati
difensori e spostati successivamente più avanti; Terrevoli sembra aver perso
ormai lo smalto di qualche anno fa. Solo Rajcic appare in grado di inventare
qualcosa per la coppia – peraltro ben assortita e ricca di qualità –
Califano-Quagliarella.

Formazione
Tipo (4-4-2):

Basso; Di Bari, Petitto, Zattarin,
Medda; Terrevoli, Cherubini, Rajcic, Lambertini; Califano, Quagliarella.

 

VERSO CATANZARO-CHIETI

Il Chieti sembra avviato
anche in questo campionato a disputare un campionato di centro-classifica. 21
finora i punti conquistati dalla truppa di Florimbi, grazie a 5 vittorie,
altrettante sconfitte e 6 pareggi; 17 le reti segnate e 18 quelle subite. C’è
anche da considerare che il ruolino di marcia esterno, finora non troppo
esaltante (1 vittoria, 3 pareggi, 4 sconfitte), e di conseguenza la classifica
generale, risente delle avversarie affrontate. Il Chieti nel girone d’andata
ha infatti affrontato tutte le grandi in trasferta, perdendo a Viterbo,
Acireale, Teramo e San Benedetto, pareggiando a Foggia, Crotone e Benevento e
vincendo una sola partita sul più abbordabile terreno del Paternò Lo 0-0
interno contro la Fermana del turno pre-natalizio ha un po’ tarpato le ali al
Chieti che chiuderà le terribili trasferte del girone d’andata con la partita
di Catanzaro.

Il
periodo natalizio è stato affrontato con serenità dai nero-verdi, almeno per
quanto riguarda l’infermeria. Le uniche turbative sono giunte dal
calcio-mercato, molto caldo soprattutto in uscita. Quasi fatta la cessione di
Aquino al Frosinone, potrebbe partire anche Quagliarella, destinazione Avellino.
Se non compensate da acquisti queste due cessioni potrebbero indebolire
ulteriormente un reparto offensivo che vive dei gol di Califano e Quagliarella
(rispettivamente 8 e 7 gol sui 17 complessivi del Chieti!). La settimana che
precede la trasferta di Catanzaro è stata sicuramente particolare anche e
soprattutto per Gianluca Zattarin, il quale ha trattato direttamente con il suo
presidente la rescissione del contratto, per ottenere finalmente a soli due
giorni dalla partita il trasferimento proprio al sodalizio di Via Lombardi.
Anche se non sarà utilizzato, Zattarin vestirà idealmente la maglia del
Catanzaro per la prima volta proprio contro il Chieti. Florimbi dovrà studiare
in soli due giorni una valida alternativa al centrale. Dovrebbe spuntarla
Romito.

Probabile
Formazione (4-4-2):

Basso; Di Bari, Petitto, Romito, Medda;
Terrevoli, Cherubini, Rajcic, Lambertini; Califano, Quagliarella.
 

I TIFOSI

Il Chieti non ha un grosso
seguito di pubblico, nonostante una discreta tradizione ultras. In questo
campionato la media degli spettatori è stata di 1.833 presenze (15° posto nel
girone) con 531 abbonati. L’anno scorso la media fu leggermente superiore
(1.960 presenze, 12° posto), mentre gli abbonati erano stati solo 400.

Il gruppo leader della
curva “Volpi” è quello degli Irriducibili, nato nel 1989, anche se la
tradizione ultras nella città abruzzese risale alla metà degli anni ’70.
Accanto agli Irriducibili si è distinta anche la Achean Generation che oggi si
riconosce nel gruppo 330 SLM. I Teatini sono amici con Aquilani e Aretini,
mentre le rivalità principali sono con Pescaresi, Teramani, Lancianesi,
Perugini e Ternani. I rapporti con gli UC sono di reciproca indifferenza.

Si ringrazia

http://utenti.lycos.it/agosin

www.calciochieti.cjb.net

Ivan
Pugliese

 

Autore

Redazione

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