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Catanzaro, ancora un pareggio

Scritto da Redazione

Ottimo primo tempo dei giallorossi che calano e regalano la ripresa al Palermo. Cambi tardivi e alcuni giocatori fuori forma i problemi su cui Calabro dovrà lavorare

Terzo pareggio consecutivo per il Catanzaro, molto diverso dagli altri due. Col Picerno in trasferta c’era l’amaro in bocca di una partita dominata senza riuscire a sbloccarla. Col Potenza in casa ci si aspettavano i tre punti, ma il rigore in extremis ha evitato la beffa di una sconfitta. Col Palermo, invece, arriva uno 0-0 tutto sommato accettabile per la forza dell’avversario e per una partita ben giocata, con alcune fasi di netta superiorità nel primo tempo.

Il fascino della “Favorita”

Giocare al “Renzo Barbera” ha sempre il suo fascino. Quando le due squadre entrano in campo, la mente scivola ai tanti ricordi e alla storia delle mille battaglie disputate in Sicilia in anni lontani. La maglia rosanero dei siciliani e quella rossa con bordi gialli del Catanzaro sono due delle casacche storiche del calcio italiano. Il match è valido per la quarta giornate. Le due squadre si presentano all’appuntamento dopo un inizio balbettante. Al momento le attese dei tifosi e delle rispettive società, che puntano a un torneo di vertice, non sono soddisfatte. Sono davvero lontani gli anni di quando le due squadre appaiate in testa conquistavano la B nella stagione 1984/85.  Nell’ultima giornata il Palermo ha subito tre gol e la prima sconfitta in campionato a Taranto. Il Catanzaro non è andato oltre il pari interno contro il Potenza.

Cinelli out

Risolo sostituisce l’infortunato Cinelli. È l’unica novità che propone Calabro. Filippi schiera il Palermo con il 3-4-1-2. Per il Catanzaro una partita da subito diversa tatticamente rispetto alle prime tre. Il Palermo non si difende e gioca a viso aperto. Le prime fasi sono abbastanza equilibrate. Il primo squillo è di Brunori con un tiro da fuori che termina sul fondo. Man mano che passano i minuti i ragazzi di Calabro prendono in mano il pallino del gioco. Il Palermo cerca di sorprendere il Catanzaro con alcune incursioni sull’asse di destra, dove agiscono Porcino e Vandeputte che faticano nel trovare le misure quando c’è da difendere.

Traversa e rigore

Quando il Catanzaro avanza il baricentro la supremazia è evidente, almeno quella territoriale. Una sponda di Fazio su azione a palla inattiva è pericolosa, così come alcune accelerazioni di Rolando e Vandeputte, svanite al momento dell’ultimo passaggio. Il Catanzaro è sfortunato con Carlini che, con una conclusione a botta sicura, colpisce in pieno la traversa. La palla rimbalza in campo ricacciando in gola l’urlo della ventina di tifosi giallorossi presenti sotto il sole di Palermo. Il pericolo scampato scuote i rosanero. Un tiro di Dall’Oglio è ben intercettato da Branduani, poi Rolando, anziché accompagnare l’avversario sul fondo, lo spinge leggermente. Per l’arbitro è rigore. Branduani è spiazzato ma Brunori calcia sul palo.

Ripresa rosanero

Il secondo tempo il Catanzaro lo regala al Palermo. Qualcosa su cui Calabro dovrà riflettere. Non è la prima volta. A parte la trasferta di Picerno, in cui il Catanzaro ha spinto per tutta la partita senza trovare il guizzo vincente, il grande limite dei giallorossi in queste prime gare è stata la difficoltà a tenere lo stesso ritmo e la stessa intensità per tutti i 90 minuti. Troppo spesso il Catanzaro si siede, rifiata e regala lunghi periodi di supremazia all’avversario. È possibile che ieri, su questo atteggiamento, abbia pesato anche il gran caldo (oltre 30 gradi per una giornata estiva) che però andava messo in conto nella gestione del ritmo e soprattutto delle sostituzioni.

Pressione Palermo

Dall’inizio del secondo tempo i giallorossi non riescono a uscire dalla propria metà campo. La difesa regge bene ma non trova quasi mai Vandeputte e Carlini per lo scarico della palla. Vazquez nel frattempo resta isolato in avanti. Il Palermo inserisce Giron per frenare Rolando e comanda il gioco. Pur non creando clamorosi occasioni, tranne una sventata da Porcino in comproprietà con Branduani, il Catanzaro per larghi tratti non esiste. La pressione del Palermo diventa ancor più significativa con l’ingresso di Odjer che dà brio, sostanza e fa il bello e cattivo tempo sulla mediana, dettando con De Rose il ritmo di gioco.

Sostituzioni tardive

Calabro impiega ben 22 minuti per effettuare i primi due cambi. Bombagi e Tentardini entrano al posto di Vandeputte e Porcino. La corsia di sinistra finalmente è meglio presidiata. Per il resto, nonostante il successivo ingresso di Cianci, la partita non cambia la sua inerzia. Solo all’83′ il tecnico giallorosso si accorge del grande sforzo fisico dei suoi ragazzi, in particolare di Carlini e Risolo. Con l’inserimento di Welbeck e Curiale il Palermo viene anestetizzato. Il Catanzaro ora controlla meglio le iniziative in mezzo al campo e crea due mezze occasioni da rete, con una girata debole di Curiale e un inserimento di Martinelli a lato su azione d’angolo.

Cercasi forma

Calabro non ha ancora tutti gli elementi in forma. Serve tempo per trovare la condizione migliore e per limare alcuni meccanismi tattici. I due acquisti più importanti del calciomercato giallorosso (Cinelli e Cianci), al centro del progetto, sono ancora fantasmi. Tocca al tecnico trovare le alternative corrette. Non possiamo perdere troppo tempo e troppo punti in questa fase. È necessario non perdere il passo delle prime. E ritrovare l’entusiasmo e la grinta dello scorso anno.

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Redazione

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2 Commenti

  • IL MISTER SEMBRA UNA PREDA ACCERCHIATA DA UN BRANCO DI LUPI . AMMESSO E NON CONCESSO CHE SIA IN CONFUSIONE , LASCIATELO LAVORARE IN PACE . CONTINUANDO A CRITICARE SI FA SOLO IL MALE DELLA SOCIETA’ E NON SERVE . FORESTI SAPRA’ EVENTUALMENTE COSIGLIARLO PER ESSERE PIU’ OFFENSIVI . LA DIFESA E’ IMPORTANTE E FARE GOL A NOI NON E’ SEMPLICE . CON CALABRO SIAMO ARRIVATI SECONDI E SE NON C’ERA LA TERNANA AVREMMO VINTO IL CAMPIONATO. O PREFERITE AUTERI TUTTO ARROGANZA E BAVE CHE SI VENDEVA PURE LE PARTITE ?!

  • D’accordo, serve tempo per vedere forse una squadra più concreta e vincente, tempo al tempo I campionati si vincono alla lunga. Comunque non saremo una meteora, saremo protagonisti fino alla fine, la squadra c’è, un po’ di ottimismo non guasterebbe. Forza Aquile

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