Avversario di turno

Catanzaro e Avellino: destini incrociati

Le storie di Colomba, Venturelli, Vicari e Rastelli si incrociano domani sera al “Partenio”

ROMA – Franco Colomba è nel destino del
Catanzaro
. Martino cerca nella scorsa estate di ricomporre il vincente
binomio reggino. Colomba spera in una panchina di A e
non accetta il rischio serie C in caso di mancato ripescaggio. Alla fine il
tecnico toscano rimane ai box, ma solo per sette partite. Il tempo necessario
all’Avellino per scoprire le difficoltà della serie B, conquistata dopo una
straordinaria impresa contro il Napoli, sotto la guida
sapiente di Francesco Oddo. Due punti in sette gare e l’entusiasmo per la
promozione è già volato via. I fratelli Pugliese
chiamano la vecchia bandiera irpina per risollevare
una stagione storta. E Colomba esordisce proprio al “Ceravolo”
con una convincente vittoria contro un disarmante Catanzaro.
Un doppio Danilevicius stende i
giallo-rossi
, lasciando presagire il fosco scenario attuale.

SALVEZZA DIFFICILE MA POSSIBILE – Dopo quella partita il campionato dell’Avellino
cambia ma non troppo. L’entusiasmo iniziale, dato dal doppio
successo su Catanzaro e Cremonese, scema subito
. In 14 giornate i bianco-verdi battono solo il Torino. Nelle ultime cinque
partite raccolgono altrettanti pareggi. La differenza con il
Catanzaro
la fanno pochi ma non trascurabili dettagli. Il terzultimo
posto è una realtà, la salvezza dista ben otto punti. Ma la società è disposta a spendere. Sono già arrivati
alcuni puntelli interessanti nei ruoli scoperti. La campagna acquisti non è
ancora finita. Certo l’Avellino sta incontrando le stesse difficoltà del Catanzaro a convincere i calciatori a trasferirsi al
sud, ma sei punti in più rappresentano un discreto vantaggio in termini di
appeal.

STORIE PARTICOLARI – Evidentemente non deve averla pensata così Emanuele
Venturelli, dato come sicuro rinforzo di gennaio
dell’Avellino e finito invece a Catanzaro. Potrebbe esordire in giallo-rosso
domani sera proprio contro la squadra di Colomba. Dall’altra
parte, terza presenza per Giuseppe Abruzzese, arrivato all’apertura del mercato
di riparazione da Lecce, dov’era chiuso da Rullo
. Gli altri due rinforzi
ufficializzati venerdì sono il difensore Terni, arrivato da Cremona dopo
l’ultima stagione a Salerno, e l’ex giallo-rosso (non troppo rimpianto)
Salvatore Vicari, le cui ultime presenze ufficiali (a parte qualche minuto di
Coppa Italia con la Reggina) risalgono allo scorso campionato con il Catanzaro. Massimo Rastelli,
invece, giocherà domani sera Avellino-Catanzaro sulla
sponda irpina, 17 anni e 17 giorni dopo avere
indossato al “Partenio” la casacca giallo-rossa nella
sua prima stagione da professionista.

COME CAMBIA L’AVELLINO – Come detto il mercato dell’Avellino non è concluso.
In lista di partenza ci sono Cinelli e Russo. Uno
strano infortunio al ginocchio e gli acquisti di Abruzzese
e Terni potrebbero coprire la possibile cessione di Moretti, terzino sinistro e
secondo cannoniere della squadra con quattro gol alle spalle di Danilevicius (otto gol, due dei quali al Catanzaro). In
entrata sono segnalati un altro difensore centrale (interessa Pecorari del Lecce, mentre sembra sfumato Innocenti), il
centrocampista Monticciolo della Lucchese
(in dubbio per le precarie condizioni fisiche) e l’attaccante Baù della Triestina. Interessa anche il giovane Rigoni, ex Vicenza attualmente
alla Reggina. Già in panchina contro la Triestina, Terni e Vicari potrebbero
esordire contro il Catanzaro. In difesa Abruzzese e
Terni possono ricoprire entrambi il ruolo di centrale o di laterale sinistro.
Probabile che l’ex salernitano faccia coppia con il
giovane prestito della Juve Masiello,
con Abruzzese a sinistra e D’Andrea (o Panarelli) a
destra, in attesa del rientro a pieno regime di Ametrano. A centrocampo Vicari
occuperà la fascia destra al posto di Fusco, mentre Riccio, sia pur in non
perfette condizioni, tornerà a far coppia con l’altro giovane juventino Boudianski. A sinistra l’estro di Millesi
supporterà Biancolino e il rientrante Danilevicius, che dovrebbe vincere
il ballottaggio con Rastelli.

LE INSIDIE IRPINE – L’Avellino parte nettamente favorito nella sfida di
domani sera. I problemi d’inserimento dei nuovi dovrebbero essere sicuramente
inferiori a quelli del Catanzaro che potrebbe
presentare un centrocampo completamente nuovo rispetto a dieci giorni fa.
Tuttavia, qualche insidia c’è. La difesa appare ancora più perforabile dopo la
cessione di Puleo. Molti giocatori chiave (Riccio, Danilevicius e alcuni dei nuovi arrivati) sono in condizione fisica precaria. I precedenti, però, non
lasciano molte speranze. Il Catanzaro ha vinto al “Partenio” solo due volte in serie C, oltre 50 anni fa.
Negli undici confronti tra A e B, i giallo-rossi hanno
segnato solo due volte con Spelta e Banelli, raccogliendo in tutto cinque pareggi. L’ultima
sfida, nel 1990, fu decisa da una sfortunata autorete di Cotroneo.
All’andata l’Avellino sembrava la vittima sacrificale: finì invece in un trionfo.
Nulla vieta che la storia si ripeta. A parti
invertite.

PROBABILE
FORMAZIONE (4-4-2) –
Cecere; D’Andrea, Masiello, Terni, Abruzzese; Vicari, Boudianski,
Riccio, Millesi; Danilevicius,
Biancolino.
All.: Colomba.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

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