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Catanzaro-Monopoli 1-0: l’analisi tecnico-tattica

Tommaso Biasci esultanza

Gestione della palla pulita e ordinata; troppi gialli

Un gran gol di Biasci qualifica il Catanzaro alla semifinale playoff di Serie C in cui affronterà il Padova. La partita giocata al Ceravolo è per lunghi tratti bloccata dai necessari tatticismi delle due compagini. I giallorossi, forti del notevole vantaggio, sembrano badare alla sostanza e dopo la clamorosa occasione avuta dal Monopoli ad inizio match si scrollano di dosso un pò di tensione. Nel complesso la gestione della partita appare più serena rispetto alla gara di andata, le palle-gol create non sono molte ma alcune di esse sono importanti. Buona la fase di non possesso caratterizzata da un baricentro difensivo basso per evitare di concedere la profondità al Monopoli, squadra molto abile a giocare di ripartenza.

I sistemi di gioco

Il Catanzaro schiera un 5-3-2 in fase di non possesso palla che si trasforma in 3-2-4-1 in fase offensiva. I due esterni si alzano al punto da formare una linea da quattro alle spalle di Iemmello con Biasci Sounas abili ad occupare la zona di rifinitura. I tre difensori più Verna Cinelli costruiscono il gioco e si occupano di garantire le coperture preventive. In fase difensiva gli esterni scivolano in difesa formando una linea da cinque e Sounas diventa mezzala di destra.

Il Monopoli si schiera con  un 3-5-2 ma a differenza della gara di andata gli esterni vincono pochi duelli e si rendono meno protagonisti.

Gli interpreti

La porta dei giallorossi è difesa da Branduani. Il terzetto centrale di difesa è composto da capitan Martinelli (sul centro-destra), Fazio (difensore centrale) e Gatti (sul centro-sinistra). Sui lati Bayeye a destra e Vandeputte a sinistra. A centrocampo si posizionano Cinelli, Verna Sounas e in attacco la coppia Biasci-Iemmello

 

La fase di possesso palla

Anche nella partita di ritorno i pugliesi non pressano alto ma preferiscono attendere il Catanzaro nella propria metà-campo per chiudere bene gli spazi e ripartire velocemente a seguito della riconquista del pallone. Cinelli Verna si scaglionano spesso in diagonale in sotto-fase di costruzione del gioco. Il giro-palla non è molto veloce però è ordinato, non si notano particolari sbavature tecniche.

Lo sviluppo del gioco è prevalentemente esterno a causa della compattezza del Monopoli ma nelle occasioni in cui la palla viene fatta girare più velocemente non è raro vedere imbucate in zona di rifinitura sui piedi di Biasci Sounas. Al 23′ in una situazione del genere si crea la prima palla-gol della partita dei giallorossi. Scambio stretto al limite dell’area e Biasci davanti a Loria prova il colpo sotto sfiorando il palo. Quattro minuti più tardi arriva il gol. Sempre Biasci al limite dell’area di rigore tocca due volte la palla con il piede destro, manda al bar due difensori pugliesi e supera il portiere ospite con un tiro potente e rasoterra.

Dopo il vantaggio la partita cambia, il Catanzaro gestisce il risultato con maggiore serenità ma con la giusta determinazione. Iemmello nella ripresa sfiora il gol e delizia il pubblico di casa controllando una palla alta incollandola sul piede.

La fase di non possesso palla

La squadra di mister Vivarini  lavora bene in fase di non possesso. L’obiettivo principale è quello di togliere la profondità al Monopoli e di lavorare meglio dell’andata sulle coperture preventive. Il Catanzaro ci riesce e ad eccezione di due episodi clamorosi, ad inizio e a fine gara, su cui è abile Branduani a mantenere la porta inviolata, non soffre molto e tiene a bada le ripartenze del Monopoli.

I padroni di casa difendono bassi con un 5-3-2 in cui tutti gli effettivi coprono la propria metà-campo. Buono il lavoro degli esterni nelle due fasi ma nelle prossime partite occorrerà porre attenzione ad alcuni movimenti di diagonale e triangoli difensivi in cui Bayeye Vandeputte non sono sempre attenti.

Cos’ha funzionato?

La fase di non possesso ha funzionato bene in considerazione di quello che era l’obiettivo. Togliere profondità al Monopoli ed evitare le sanguinose ripartenze viste all’andata.

La gestione della palla è stata pulita e ordinata. Lo sviluppo del gioco lento ma ragionato. 

Cosa non ha funzionato?

movimenti difensivi degli esterni non sono risultati impeccabili sia all’andata che al ritorno.

Troppe ammonizioni anche se alcune di esse sono frutto di un’errata valutazione dell’arbitro.

Autore

Giovanbattista Romeo

3 Commenti

  • Unico lato negativo lo stadio. I tifosi del Catanzaro meritano di meglio. Meritano la serie B e devono arrivarci con uno stadio degno della nostra storia e del nostro blasone. Ieri con poco meno di 11 Milà spettatori ho assistito al caos. 11 mila spettatori l’equivalente di una curva del Barbera di Palermo e la città è andata in tilt. Non si trova parcheggio e un ora per entrare. Per non parlare della pessima visuale. Presidente, finiamo sti play off e poi subito al lavoro.

    • Sei ripetitivo e palloso, ma hai ragione cazzo..
      chi ha i posti difronte le vetrate (lorde) è costretto a mettersi più su litigando con gli altri
      Ho parcheggiato a via Milano (2 ore prima), e il parcheggio del campo scuola lo riserviamo agli ospiti

  • I nostri per falli meno vistosi venivano ammoniti quelli del monopoli ancora peggiori faceva finta di non vederli, Che schifo. Forza Giallorossi usciamo da questo marciume

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