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Catanzaro-Teramo 0-0: le statistiche

9-6 il conto delle conclusioni totali in favore dei giallorossi

Per la prima volta il Teramo non perde al “Ceravolo” ma a festeggiare è comunque il Catanzaro. Nel sesto incontro disputato in Calabria i biancorossi non subiscono una sconfitta ma lo 0-0 finale equivale ad una gara persa perché i giallorossi, grazie a quei 2 punti in più ottenuti nella regular season, accedono al secondo turno dei playoff. Il dato che resta nella sfida fra le due compagini è quello dei gol realizzati dagli abruzzesi al “Ceravolo”, ovvero uno frutto, tra l’altro, dell’autorete di Celiento in questa stagione. Nessun calciatore del Teramo ha mai segnato a Catanzaro sin qui.

Le aquile vanno avanti grazie all’ottavo 0-0 in ventidue incontri disputati nei playoff. Passano società, allenatori, giocatori, ma i giallorossi, evidentemente, sono inclini a questo tipo di risultato visto che si ripete con una media del 36%. Se a questo si aggiungono le quattro sconfitte nella storia di Benevento (1997), Acireale (2003), Cisco Roma (2010) e Feralpisalò (2019) salgono a 12 le partite senza reti del Catanzaro con una media del 54%.

Lo 0-0 maturato ieri al “Ceravolo” è stato il decimo pareggio negli spareggi promozione (45% di media), il sesto in casa in dodici incontri (50%). Catanzaro che ha vinto solo quattro partite su ventidue (18%), di cui due in casa e due in trasferta. L’ultima vittoria risale proprio a quel 4-2 inutile contro la Cisco Roma.

Sappiamo che ogni gara ha una storia a sé, ma se l’US vuole veramente giocarsi le proprie chances di promozione occorre invertire la rotta perché d’ora in poi bisognerà vincere e quindi segnare obbligatoriamente.

LE STATISTICHE

La gara andata in scena al “Ceravolo” è stata, a tratti, anche piacevole con il Catanzaro a cercare con più insistenza il gol nel primo tempo, il Teramo nella ripresa anche perché lo 0-0 premiava i padroni di casa.

Ne è uscita fuori una gara in cui il Catanzaro ha concluso totalmente 9 volte, di cui 5 da fuori area, 4 in area di rigore. Di questi solo 3 sono stati i tiri in porta, con il portiere ospite che (escludendo le due uscite avventate) è stato impegnato solo in una circostanza da Casoli. Le occasioni migliori sono capitate, inoltre, tra i piedi di Di Piazza che non è riuscito a correggere in rete un traversone di Contessa e allo stesso esterno con un sinistro sparato altissimo da buona posizione.

Il Teramo ha tirato in tutto 6 volte, ma una sola volta in area di rigore con Mangaghi che ha fallito la chance del vantaggio nella ripresa. Sono state 3 le conclusioni in porta tutte ottimamente neutralizzate da Bleve (uno dei migliori se non il migliore), attento soprattutto sulla punizione velenosa di Bombagi e su un tiro di Mungo.

11-6 è il conto dei traversoni. Il Catanzaro ha crossato 8 volte dalla destra (di cui 4 rasoterra) e 3 dalla sinistra. I biancorossi sono stati più attivi sull’out di destra dove sono giunti 4 cross.

20 le punizioni fischiate agli uomini di Auteri, 18 agli ospiti con un solo pericolo proprio dai piedi di Bombagi nel recupero del primo tempo.

5-2 il conto dei corner in favore delle Aquile.

Più “cattivo” il Teramo con il rosso sventolato nel finale a Piacentini; per il resto un ammonito a testa.

Il Catanzaro è finito in cinque occasioni in fuorigioco, il Teramo 2 volte.

Nessun calcio di rigore.

Autore

Ferdinando Capicotto

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