CCIAA Catanzaro: un milione di euro per la costituzione di un fondo rischi

E’ stata varata ieri all’unanimità dal Consiglio della Camera di Commercio di Catanzaro una importante e straordinaria misura a sostegno del credito per le piccole e medie imprese del territorio della provincia di Catanzaro: un milione di euro per la costituzione di un fondo rischi, in una fase di assoluta difficoltà per gli operatori economici, nel quadro di una generalizzata crisi, che rende ancor più complicato il rapporto con il mondo bancario. La sostanziosa operazione, la prima e unica di tale entità mai promossa dall’Ente Camerale nel corso di una sola annualità, è stata approvata nell’ambito dell’unico assestamento di bilancio dell’anno e varata con 22 voti favorevoli su 22.

Ai 400 mila euro previsti nel bilancio camerale a favore degli investimenti, si aggiunge questa misura a supporto dei consorzi di garanzia: l’eccezionale operazione andrà, infatti, a rimpinguare il fondo dei consorzi fidi e avrà la capacità di generare credito per un rapporto di uno a venti. Una risposta chiara e forte al grido d’allarme del sistema categoriale, che versa in un drammatico stato di crisi, raccolto dal Presidente della Camera di Commercio, Paolo Abramo, anche su sollecitazione del Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, e dell’Abi.

Facendo un passo indietro, c’è da dire che il tema era stato al centro di una Conferenza provinciale permanente per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive, convocata e svoltasi in Prefettura lo scorso mese di giugno. Il tavolo aveva avuto per unico punto all’O.d.G. l’accesso al credito da parte delle imprese del territorio catanzarese, in condizioni gravissime per via dell’intreccio fra stretta creditizia, crisi dei mercati, mancanza di liquidità e ritardati pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni (record di quasi due anni di attesa in Calabria).

Il Presidente Abramo ha portato all’interno dell’Ente la problematica emersa e assieme al Segretario generale, Maurizio Ferrara, ha predisposto un piano finanziario da sottoporre al vaglio della Giunta, e all’approvazione sovrana del Consiglio Camerale, al fine di modificare parzialmente l’attività programmatica e di bilancio a favore di un’esigenza impellente e assolutamente prioritaria del sistema produttivo provinciale.

“Con questa operazione – ha affermato il Presidente Abramo – intendiamo dare una forte risposta alle istanze delle categorie tutte, ed in particolare a quelle caldeggiate dalla Confcommercio a favore degli operatori del settore, emerse in tutta la loro drammaticità nell’ambito del tavolo convocato dal Prefetto Reppucci nello scorso giugno. Si tratta di un’operazione eclatante, che è stata oggetto di valutazione della Giunta prima, e del Consiglio Camerale sovrano poi. Questa operazione, che risulta essere finanziariamente la più consistente mai realizzata dalla Camera di Commercio a favore del sostegno al credito, è il segnale del grande senso di responsabilità istituzionale che avvertiamo nel constatare lo stato di crisi del nostro sistema produttivo. Attraverso questa operazione – ha proseguito Abramo – intendiamo trasferire una boccata di ossigeno alle piccole medie imprese esclusivamente del territorio provinciale, che faticano a rimanere sul mercato, in una fase particolarmente critica a livello locale, nazionale e internazionale. L’operazione – ha precisato il Presidente della Camera di Commercio –, la cui consistenza è più incisiva perché territorialmente circoscritta, è rivolta a tutti i settori produttivi, ed in particolare a quelli del Commercio, dell’Artigianato, della Cooperazione e dell’Agricoltura che, pur versando in una fase critica che appesantisce ulteriormente il già complicato rapporto con il mondo del credito, meritano fiducia e sostegno. Oltre i limiti di quello che per noi sarebbe stato possibile – ha concluso Abramo – seguiamo all’unanimità questa direzione, convinti di agire come sempre nell’interesse e per il bene esclusivo del nostro territorio, interpretando in tal modo appieno il ruolo di promotori dello sviluppo cui siamo chiamati”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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