Avversario di turno

Foggia Calcio 1920

“L’avversario di domenica ai raggi X”

 

PREMESSA

 

Il
match di domenica prossima allo stadio “Zaccheria” metterà di fronte le due
squadre più blasonate del girone B della serie C1. Il Foggia infatti vanta ben
11 campionati nella massima serie e 23 nella cadetteria.

Fondata
nel 1920, la società pugliese fin dagli anni ’30 milita in serie C e nei primi
anni ’60 conquista prima la B e poi una storica promozione nella massima
divisione nel 1964 sotto la guida tecnica di Oronzo Pugliese. Nel periodo
successivo il Foggia inizia una specie di altalena tra A e B, senza riuscire a
stabilizzare la propria presenza nella massima serie. Alla fine degli anni ’70
con una doppia retrocessione s’intravedono i primi sintomi di una crisi che
porterà al fallimento dell’U.S. Foggia, datato 24 aprile 1984. Ma, come spesso
accade, dal fallimento si rinasce velocemente. I fratelli Casillo acquistano la
nuova società Foggia Calcio e grazie al DS Pavone e a Zeman in pochi anni
riportano allo “Zaccheria” il grande calcio. Le cinque stagioni dell’allenatore
boemo sulla panchina rosso-nera entrano nella storia del calcio italiano: sono
gli anni di Zemanlandia, con i “satanelli” che mettono in crisi le grandi
squadre con un calcio spregiudicato, spettacolare e redditizio. Nel 1994 il
Foggia sfiora la qualificazione alla Coppa UEFA, ma le difficoltà economiche di
Casillo e l’addio di Zeman fanno sprofondare nuovamente il Foggia che, nel ’99,
ripiomba in C2. L’anno successivo con la meteora-Sensi alla guida della società
e Braglia in panchina il Foggia sfiora la promozione, perdendo ai play-off con
l’Acireale, per ripetersi in negativo due anni dopo, stavolta beffata dal
Paternò. Ma nel 2002-2003 con Marino in panchina, il Foggia domina il
campionato e torna meritatamente in serie C1.

Tuttavia,
anche questi primi mesi della terza serie sono funestati da problemi societari
che portano i giocatori a proclamare uno sciopero – poi rientrato – per la
sfida decisiva di Coppa Italia con il Benevento.

Il
Foggia gioca allo stadio “Pino Zaccheria”, una bella struttura capace di 25.000
posti a sedere.

 

I PRECEDENTI

 

Foggia
e Catanzaro vantano numerosi precedenti in tutte le categorie. Allo “Zaccheria”
le due squadre si sono sfidate 25 volte. Dopo ben 6 vittorie rosso-nere prima
della riforma dei campionati, negli altri 18 precedenti il Catanzaro ha
ottenuto solo 7 pareggi, non riuscendo mai a vincere in terra dauna (26 gol a
12 il bilancio delle segnature). L’unico precedente in A è del ’76-77 quando il
Foggia vinse un’importante sfida-salvezza per 1-0 con un gol di Bordon su
calcio di rigore. L’ultimo precedente in C1 risale invece al 1986-87 (0-0),
l’ultimo in assoluto all’anno scorso in C2, chiuso sul 2-2 con una doppietta di
Ferrigno, quando il Foggia festeggiò la promozione davanti al suo pubblico,
imbestialito per gli ultimi 20 minuti di melina tra le due squadre.

 

LA SQUADRA

 

IL
Foggia ha riconfermato quasi in blocco la squadra che l’anno scorso ha
stravinto il campionato di C/2, operando però in sede di mercato con grande
accortezza. I “vecchietti” Di Bari e Carannante in difesa sono stati
rimpiazzati da Mengo, 25 anni ex Nocerina, e da Chiecchi, arrivato dal Chievo,
oltre all’acquisto di Sapienza dal Paternò. A centrocampo, perso il giovane
Pazienza tornato a Udine, sono stati inseriti in squadra il centrale Stefani, ex
Lucchese con 2 presenze in A, e l’esterno Silvestri prelevato dal Messina. In
attacco confermato il trio Del Core-Greco-De Zerbi, mentre il vecchio bomber
Vantaggiato è stato rimpiazzato dal talentuoso Pellicori, cosentino di nascita,
8 gol l’anno scorso con le maglie di Varese e Avellino, ma già con quattro
presenze nella massima serie a Lecce.

Il
Foggia è una squadra completa in ogni reparto e, visto il non eccelso livello
della C1 di quest’anno, potrebbe ambire alla seconda promozione consecutiva.

Nelle
sue file militano due vecchie conoscenze del Catanzaro, pilastri insostituibili
nello scacchiere tattico di Marino: Brutto e Catalano. Il primo, cresciuto a
Catanzaro, ha vestito la casacca giallo-rossa per ben 8 stagioni, collezionando
154 presenze e 3 gol. A Catanzaro giocò quasi sempre da laterale destro
difensivo, mentre nel prosieguo della carriera venne spostato più avanti sulla
stessa fascia con un conseguente aumento delle sue segnature. Tanto è vero che
da ex, negli ultimi anni, ha segnato contro il Catanzaro ben tre volte con le
maglie del Catania e del Paternò. Il rapporto con il pubblico catanzarese
s’incrinò all’inizio del campionato ’98-99 quando, allo stadio “Due Mari” di
Lamezia Terme, ricevette sonore bordate di fischi dopo aver segnato con la
maglia del Catania ed esultato in maniera spropositata. Brutto rispose con un
gestaccio provocando la frattura con il popolo giallo-rosso che per anni lo
aveva coccolato.

Catalano
fu invece uno dei protagonisti della stagione chiusa amaramente con la sconfitta
contro il Sora. Per lui 31 presenze e 2 gol nella sua breve esperienza
calabrese.

Formazione-tipo (3-4-3):

Rossi;
Mariniello, Chiecchi, Pennacchietti; Brutto, Stefani, Catalano, Silvestri; De
Zerbi, Pellicori, Del Core.

 

VERSO FOGGIA-CATANZARO

 

L’inserimento
dei nuovi arrivati nel telaio di Marino sembrava essere avvenuto abbastanza
facilmente, almeno nelle partite di Coppa Italia, dove il Foggia aveva
vendemmiato contro Nocerina (5-1) e Palmese (6-0) e pareggiato con Andria (1-1)
e Benevento (2-2), conquistando la qualificazione al turno successivo. Ma
l’inizio del campionato non è stato entusiasmante come ci si aspettava. La
macchina da gol si è inceppata, ottenendo un misero pareggio casalingo (1-1)
contro il Chieti, grazie al gol di Pellicori a otto minuti dalla fine. Nella
seconda giornata il Foggia raccoglieva un altro punto ad Acireale (0-0) senza
brillare, prima della sospirata vittoria di Fermo (0-1) grazie al gol decisivo
di Silvestri a 10 minuti dalla fine.

Il
decantato 3-4-3 di Marino non ha ancora dato i suoi frutti, ma il Catanzaro
dovrà prestare particolare attenzione al tridente offensivo dei pugliesi,
soprattutto dopo le prestazioni balbettanti della difesa giallo-rossa in questo
avvio di campionato. Domenica il Foggia dovrebbe presentarsi praticamente nella
fomazione-tipo, anche se ci sono ancora alcuni dubbi. In difesa, recuperato
dopo la squalifica Mariniello, ballottaggio per il ruolo di centrale tra Mengo
(favorito) e Chiecchi. A centrocampo, sulla sinistra dovrebbe essere confermato
Silvestri, con Stefani e Catalano centrali e Brutto a destra. In attacco
ballottaggio per il ruolo di punta centrale tra l’esperienza di Greco e la
freschezza di Pellicori.

 

I TIFOSI

 

Lo
stadio “Zaccheria” è un terreno molto caldo e la tifoseria foggiana vanta
antiche tradizioni. L’anno scorso in C2 la media degli spettatori è stata di
circa 7.000 unità, nettamente la migliore della serie, con quasi 1.600
abbonati. Nel derby con il Brindisi si è registrato il record di presenze con
18.500 spettatori. Questa stagione la società pugliese ha staccato finora più
di 2.250 tessere, ma la campagna è ancora aperta. 6.500 i presenti all’esordio
casalingo contro il Chieti.

I
principali gruppi della curva foggiana sono gli Ultras 1980 e il Regime
Rossonero. La tifoseria è gemellata con i Cagliaritani, i Doriani, i
Beneventani e i Leccesi, mentre le rivalità più sentite sono con Bari,
Salernitana, Napoli, Pescara, Nocerina, Lazio, Reggina e Ancona. I rapporti con
la tifoseria giallo-rossa sono buoni, contraddistinti dal reciproco rispetto.

 

Si
ringraziano

www.officialfoggiacalcio.com

http://utenti.lycos.it/agosin/index.html

 

Ivan Pugliese

 

 

 

 

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento