La Striscia

Il Catanzaro si è fermato a Castellamare di Stabia

Rapporto problematico di mister Auteri con il mese di marzo in giallorosso così come nel 2009-2010. Giallorossi a terra fisicamente e mentalmente. Il momento di reagire è ora

Tre sconfitte consecutive fanno male al Catanzaro. Tre sconfitte arrivate in modo diverso, ma che purtroppo sanciscono in maniera definitiva l’addio all’obiettivo primo posto e inducono a numerosi spunti di riflessione.

IL CATANZARO SI È FERMATO A STABIA

Inutile girare intorno al nocciolo della questione: il Catanzaro è rimasto con la testa a Castellamare di Stabia e precisamente al minuto numero 84 quando la stagione giallorossa poteva assumere un andamento del tutto diverso da quello attuale. Fa male ricordarlo, ma i giallorossi stanno giocando in casa della capolista ed imbattuta Juve Stabia quando Giannone viene atterrato in area di rigore e l’arbitro concede il penalty. Il fantasista alle prese “con una sfida personale” con il portiere Branduani decide, nel momento più delicato del campionato, di usare lo scavetto. L’estremo difensore rimane fermo, blocca la palla e con essa le speranze delle aquile di lottare per la promozione diretta. Da lì non si vede più la squadra che aveva totalizzato 17 punti nelle sette giornate di ritorno, “Menti” compreso. Con il Monopoli decide un episodio su angolo con colpo di testa di Signorini. Bisceglie, Catania e Rieti hanno tutte lo stesso verdetto: sconfitta. Un gol fatto, quattro subiti.

I giallorossi non sono stati in grado di proiettarsi mentalmente verso l’obiettivo del miglior piazzamento in chiave playoff perché evidentemente il colpo subito è stato troppo grande e le aquile credevano alla possibilità di rimonta.

Bravo mister Auteri a proteggere la squadra. E così il messaggio da far passare attraverso le conferenze stampa è che il campo di Bisceglie era pessimo, il Catania ha saputo approfittare degli errori dei giallorossi, il Rieti ha giocato al limite della regolarità con una caccia all’uomo. Messaggi chiari e sotto un certo punto di vista giusti. Ma il male del Catanzaro è più profondo e serve una reazione, non a parole. Chi ascolta il tecnico Auteri alla vigilia di Rieti si aspetta una partita ben giocata dai giallorossi con tanta voglia di riscatto. Il campo – unico giudice – decreta tutto il contrario. Le aquile non stanno curando i dettagli, quei dettagli che permettevano di vincere e convincere. Tempo per reagire ce n’è. Non bisogna vanificare quanto di buono fatto sino all’84′ di Juve Stabia-Catanzaro. I pla off vanno preparati al meglio perché l’US ha tutte le possibilità per fare bene.

PROBLEMA ANCHE FISICO

Il male del Catanzaro non è soltanto mentale, ma anche fisico. Molti giocatori appaiono sulle corde per non parlare dei nuovi arrivati dal mercato invernale Bianchimano e Casoli che si sono integrati poco con il gioco dei giallorossi. Se il primo ha avuto dei problemi dopo un ottimo avvio ed ora sta faticando molto, il secondo – tanto cercato – è un vero e proprio oggetto misterioso. Schierato nei tre d’attacco finora è sembrato sempre un elemento estraneo al gioco dei giallorossi. Il tempo è dalla loro parte per integrarsi al meglio nei meccanismi di questo Catanzaro. Oltre a loro, altri calciatori non stanno benissimo. Gli stessi Fischnaller e Kanoute stanno pagando dazio dopo l’infortunio e non sono al 100%. Averli entrambi in questa condizione sta creando non pochi problemi al tecnico.

FLESSIONE REALIZZATIVA

I problemi di Kanoute e Fischnaller stanno incidendo specie in fase offensiva per il Catanzaro. In particolare con la casella 0 nei gol fatti a Rieti diventano quattro su cinque le trasferte senza reti all’attivo nel 2019. Le aquile non segnano fuori casa dallo 0-4 alla Reggina. Sono passati 323 minuti da allora. Altro numero che fa riflettere è che ieri a Rieti i giallorossi sono andati sotto per la decima volta in questo campionato e rimangono solo 3 i punti conquistati da svantaggio.

PESA L’ASSENZA DI FIGLIOMENI

In difesa si sta sentendo l’assenza di Figliomeni. Dopo l’infortunio a Stabia del centrale, i giallorossi sono apparsi più fragili anche nel difendere e meno sicuri. Il rientro dell’ex Latina potrà dare sicuramente una mano al pacchetto arretrato dell’US. Soprattutto in termini di esperienza in alcuni frangenti della gara.

MARZO ED AUTERI: UN RAPPORTO PROBLEMATICO

Nel 2009-2010 mister Auteri era sulla panchina del Catanzaro. Il 28 febbraio i giallorossi si imponevano nel derby al “Ceravolo” con la Vibonese mentre la Juve Stabia perdeva a Roma con la Cisco per 2-0. Le aquile si portavano a +3 dalle vespe. Da lì iniziò una fase calante dell’allora FC. Il Catanzaro infatti perse a Barletta 2-1, vinse con l’Isola Liri in casa per 3-0, subì una brutta sconfitta anche con la Scafatese sempre in trasferta ed il 3 aprile pareggiò al “Ceravolo” con il fanalino di coda Aversa Normanna per 0-0. 4 punti in 4 partite.

La classifica mutò in Juve Stabia 63, Catanzaro 58. Da +3 a -5. Anche in questa circostanza marzo non è sicuramente il mese migliore di Auteri sulla panchina giallorossa, ma bisogna sottolineare come le stagioni siano differenti sotto molteplici aspetti. Non è assurdo infatti ipotizzare che il tecnico abbia iniziato una sorta di preparazione ai playoff per far giungere le aquile al massimo della forma nella fase più rovente degli spareggi promozione.

CELIENTO SUONA LA CARICA

Sul proprio profilo Instagram, il difensore Celiento (il giocatore con più minutaggio) ha lanciato un chiaro messaggio: “Insieme come abbiamo sempre fatto, ci rialzeremo”. Iuliano invece ha scritto: “Lottare, lottare lottare: il sogno continua”.

Autore

Ferdinando Capicotto

4 Commenti

  • Si tratta, da parte dei calciatori, di elaborare il fallimento dell’obiettivo primo posto e la maniera in cui è arrivato, cioè principalmente per errori propri e occasioni sciupate malamente. Poi c’è, almeno stando alle dichiarazioni di Lo Giudice, un calo fisico di molti calciatori che devono rifiatare dopo aver a lungo tirato la carretta o che, venendo da infortuni, devono recuperare la forma migliore. Arbitri, campi inadeguati e prestazioni in realtà mediocri definite buone fanno parte dell’armamentario retorico che un tecnico può decidere di mettere in campo per proteggere il gruppo. Una persona intelligente e capace come Auteri non dirà certamente le stesse cose nello spogliatoio e sul campo di allenamento. Certamente dispiace che il Catanzaro abbia avuto questa evidente flessione proprio nel momento più delicato. D’altra parte è capitato alla Juve Stabia, che sta raccogliendo poco, all’altalenante Catania (che ha cambiato allenatore) e al Trapani, crollato letteralmente a Francavilla. Siamo certamente tutti amareggiati: abbiamo sognato di poter lottare per la promozione diretta, una cosa onestamente impensabile a inizio campionato. Adesso ci siamo svegliati ed è arrivata una dura realtà. Che facciamo? Ci mettiamo pure noi il carico da 10? Credo che le qualità per far bene ci siano ed il progetto è più lungo e, alla prova dei fatti, sostenuto da persone serie e competenti. Torniamo a volare e a farci rispettare su tutti i campi, in casa e trasferta. Forza Catanzaro! I conti si fanno alla fine.

  • Hai ragione, è inutile nascondersi dietro ad un dito, tutta la squadra si è fermata a Stabia, maledetto rigore.
    Solo noi tifosi no!!
    Pur sotto shock, abbiamo continuato a stare vicino alla squadra (GIUSTAMENTE) andando allo stadio, ma quel cazzo di rigore ci perseguita quotidianamente, perchè tutti gli errori si possono accettare e perdonare MA LA STUPIDITA’ NO !!!!!!!!!!!

    • Ti capisco: la passione è anche questo, vivere le montagne russe emotive. Ho appena letto le dichiarazioni del Presidente sul momento dei giallorossi che danno fiducia e speranza a tutti noi.

  • Secondo me nel mercato di gennaio il Catanzaro si è indebolito …anziché rinforzati…non doveva cedere Infantino…è ha acquistato due vere capre …bianchimano…Casoli…

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