Io dico seguitando

La lunga marcia

RuBrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

Cari amici e soci mi appresto a
buttare giù quello che è il primo articolo da serie B, si perché se qualcuno
non se ne fosse ancora accorto il Catanzaro è in B da domenica pomeriggio.

Conquistiamo con merito una
promozione fortissimamente voluta e la tentazione di scrivere un pezzo
celebrativo è tanta, ma al tempo stesso sono preso dalla voglia di capire le
ragioni più profonde di questa vittoria.

Il mio percorso parte da lontano,
ovvero da un freddo pomeriggio del febbraio duemilatre, vissuto a  Roma in un Flaminio “colmo” di 400 cuori
palpitanti. Il pallone giallorosso rotolava lentamente verso il baratro, il
fallimento era dietro l’angolo e pareva che quel gelido vento che giungeva da
Sud tagliandoti il viso lo avvicinasse di più.

Parte da quel lontano pomeriggio
la lunga marcia del Catanzaro verso la serie B, parte dal buio pesto di una
crisi societaria, dagli spettri della fine, dal momento più basso della nostra
storia quel grandioso impeto di rinascita.

Un lungo filo di passione lega quella
giornata all’apoteosi di Ascoli Piceno, quel filo un po’ consunto ma mai
spezzato. Se due decenni non riescono a spegnerti capisci che fai parte di una
grande tifoseria, forse l’ultima grande tifoseria presente in Italia, l’ultimo
Popolo non alterato da pay-tv e da bilanci truccati. Mi sento orgoglioso di far
parte di questa gente, stirpe genuina e generosa, capace di macinare kilometri
sia per andare a Ragusa che per invadere le Marche.

Una tifoseria unica, capace di
sorprendere e di sorprendersi, gente che identifica la Maglia con la propria
passione, abituata a soffrire, a subire bocconi amari, a piegarsi, ma a
non  perire mai. L’esplosione al
triplice fischio di Banti è stata un qualcosa di viscerale, un urlo covato per
tanto tempo e strozzato da terribili fantasmi, un grido capace di far tornare
il sole.

Tifoseria di quantità e di
qualità quella giallorossa, che torna a prendersi le soddisfazioni che si
merita.

Passata la sbornia della meritata
festa, delle celebrazioni, dobbiamo cominciare a pensare al nostro futuro. Le
scorse settimane, dalle colonne di questa rubrica, avevo già espresso il mio
pensiero, ed è chiaro che questa promozione può rappresentare l’inizio di un
ciclo, la base di partenza di un era, oggi torniamo nel gotha del calcio e lo
facciamo a testa alta e tantissimo entusiasmo.

Tutto questo però non basta, si
deve lavorare già da domani su alcune importanti cose.

Il primo tassello è il nuovo
Ceravolo, non finiremo mai di insistere sull’importanza di dare al Popolo
giallorosso una casa ristrutturata, capace di contenerne la sua forza e
soprattutto degna dei palcoscenici che ci aspettano. Il vecchio Militare mostra
i segni del tempo e nelle ultime occasioni si è dimostrato chiaramente
insufficiente. Oggi lo stadio è divenuto di proprietà del Comune ed ora tocca
alla Società, grazie alla convenzione novantanovennale, predisporre ed attuare
in tempi rapidi un importante progetto di ristrutturazione.

Questa gruppo dirigente in
quindici mesi ha raccolto quanto aveva preventivato in cinque anni, sarà stato
merito di felici intuizioni, sarà stata una significativa dose di buona sorte,
ma quello che è certo che ha bisogno di importanti supporti economici per
affrontare la cadetteria. Le forze imprenditoriali di questa città e della
provincia si devono stringere intorno a Parente & company ed investire
sinergicamente nel Progetto Catanzaro. E’una occasione unica per porre le basi
per un sereno futuro, è soprattutto una ulteriore opportunità di crescita per
tutto il territorio catanzarese.

Quello che non va assolutamente
ristrutturato è il settore tecnico, Braglia è il primo tassello da mantenere
insieme alla conferma del grosso del “gruppo”, il toscano ed i dirigenti
dovranno individuare i ragazzi adatti alla serie B, hanno tutto il tempo per farlo
e si spera che hanno acquisito, durante questo anno, l’esperienza per non
commettere grossi errori. Potrebbe partire una seria collaborazione con una
“grande” del Nord, una importante sinergia in grado di far crescere e maturare
la nostra classe dirigenziale. Al dato tecnico va associato un massiccio
impegno nel settore giovanile, chiave fondamentale per un futuro sicuro. Anche
qui gli investimenti dovranno essere mirati e posti in essere nell’ottica del
lungo termine.

Anche la tifoseria dovrà fare la
sua parte in questo processo di crescita, si dovranno smussare molti angoli e
mettere da parte certi patetici atteggiamenti provinciali, al bando gli
isterismi e le dannose esaltazioni. Solo una tifoseria umile e compatta può
sperare di sopravvivere nella serie cadetta, in quella categoria dove non ti
regalano niente e nessuno ti perdona il minimo errore.

Come cantano gli straordinari
Ultras 1973, guidati dall’impagabile Andrea Amendola, ti sosterremo sempre
più!!!

Tutte le testate giornalistiche
hanno giustamente dedicato le proprie copertine alla Dirigenza, ed a Ferrigno e
compagni, noi vogliamo ringraziare, oltre ai Protagonisti, tutti coloro che con
il loro lavoro quotidiano hanno permesso al Catanzaro Calcio di tornare
Campione.

Tante grazie al “Mitico” Franco
Bellante, a Lino Gallo, all’intero Staff Medico (i Dottori Massimo Iera, Luigi Alparone e Bruno Pane), a Sergio Musa, ad Alberto Della Porta, a Tullio
Nocera, a Mario Mirabello, a Giovanni Merlo, a Tommaso Rotundo, a Luciano
Sacco, a Nazario Sauro, al “nostro” Giuseppe Mangialavori, a Pasquale Bove, ai
magazzinieri, a Roberto Amato ed al “Grande” Masino Amato. Questi ragazzi hanno onestamente lavorato nell’ombra, si sono dedicati alla causa senza presunzione e con tanta umilità.

Un sentito pensiero va a chi non
c’è più, a tutti coloro che hanno gioito da lassù e che in più di una occasione
ci hanno espresso la loro benevolenza con un multicolore arcobaleno.

Questa rubrica non va in vacanza,
ma rallenterà solamente la sua frequenza settimanale. UsCatanzaro.net
continuerà a pulsare, probabilmente cambierà pelle e si preparerà ad affrontare
degnamente la sua prima Serie B. Abbiamo tante idee e ci stiamo attrezzando per
essere ancora di più presenti e completi, siamo aperti ad ogni suggerimento e
soprattutto confidiamo nella lungimiranza di coloro che decideranno di
supportarci diventando nostri inserzionisti.

Avanti Catanzaro!

Giallorosso per Sempre!

Gennaro Maria Amoruso (Harp)

Chi volesse suggerirmi argomenti, segnalarmi temi o dissentire
sulle mie parole può farlo all’indirizzo: gennaro@uscatanzaro
.net

Autore

Redazione

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