Avversario di turno

La spavalda Vibonese fa visita al Catanzaro

Derby contro i “cugini” rossoblù per il ritorno al “Ceravolo” di Carboni & Co.

VIBONESE – Sono lontani anni luce i tempi in cui la Vibonese, militante nei campionati di promozione calabrese, affrontava come sparring partner del giovedì i più quotati “cugini” del Catanzaro. Sono lontani i tempi in cui Catanzaro e Vibo Valentia, unica provincia, insieme a Crotone e Lamezia, formavano un blocco granitico (calcisticamente, ma anche politicamente) capace di regalare emozioni al suo immenso pubblico ed erigersi quale prima forza calcistica della regione. Oggi la Vibonese è una discreta realtà sportiva che tra i mille affanni di un calcio moderno, avaro con le piccole squadre di ogni categoria, cerca in tutti i modi di rimanere a galla, grazie alla passione ed ai capitali di imprenditori innamorati della propria terra e tenaci assertori dello sport quale forma di alienazione dalla pochezza di un ambiente circostante sempre più deprimente. La Vibonese nasce ufficialmente nel 1928, senza peraltro partecipare ad alcun campionato, solamente tornei minori e qualche stagione sporadica nelle categorie amatoriali per circa un ventennio, cambiando spesso denominazione e senza produrre risultati di rilievo. Dal 1948 in poi con una certa continuità fino a raggiungere lo storico traguardo della serie “D” nella stagione 1966-1967, promozione avvenuta non sul campo, ma attraverso il ripescaggio per meriti sportivi. Da questo momento in poi moltissime partecipazioni ai campionati di interregionale, con qualche retrocessione prontamente ristabilita e la definitiva consacrazione nella stagione 2005-2006, quando giunta seconda nel girone I del campionato nazionale dilettanti conquisterà per la prima volta il professionismo vincendo i play-off di catagoria. Da allora per la sesta stagione consecutiva, regolarmente ai nastri di partenza della serie C2, guadagnandosi la permanenza in categoria quasi sempre per il rotto della cuffia, ma con la grinta ed il carattere di chi davvero non vuole arrendersi mai.

IL TECNICO – Prima esperienza tra i professionisti per Franco Viola, allenatore scelto dal Presidente Caffo per la guida tecnica della sua Vibonese. Dopo una stagione non proprio esaltante in Eccellenza con lo Scalea, l’allenatore di Taurianova si affaccia per la prima volta al calcio che conta, alla guida della squadra rossoblù che già due anni or sono aveva provato a portare sulla panchina questo promettente tecnico. Derby dunque anche tra allenatori calabresi, derby in campo tra le due compagini e spattacolo di pubblico (si spera !!!) al “Ceravolo” per l’ennesimo “Derby dell’amicizia”, sempre che per una volta il buon senso prevalga sulla rigidità delle regole assurde riguardanti la tessera del tifoso.

LA SQUADRA Il Presidente Caffo con i suoi più stretti collaboratori anche quest’anno, tra mille sacrifici, ha allestito una formazione sicuramente decorosa che può dare grosse soddisfazioni a tutto l’ambiente sportivo, con la speranza magari, di avvicinare un pò di più la tifoseria, ancora molto legata ai fasti del passato di un Catanzaro, vero e proprio trait d’union di tutta la provincia. Anche quest’anno dicevamo, compagine allestita tra mille difficoltà, la necessità di far quadrare i conti ha consegnato nelle mani di Franco Viola non certo una squadra di categoria, ma sicuramente qualche interessante giovane di belle speranze oltre all’esperienza di elementi come Corapi e Benincasa e la freschezza atletica del “colored” Doukara, vera e propria sorpresa di questo primo scorcio di stagione. Dovranno faticare e non poco i rossoblù per mantenere la categoria che a differenza della scorsa stagione, sembra livellata verso l’alto.

L’AVVIO DI STAGIONE Fino a questo punto, non certo esaltante il cammino in campionato della Vibonese che comunque lontana dal “Luigi Razza” ha sicuramente un rendimento migliore. Sette punti su undici sin qui conquistati, sono stati ottenuti in campo avverso. La difesa è sicuramente il reparto che finora ha reso meno, 19 le reti sin qui subite (seconda peggior difesa del campionato) a fronte delle quindici realizzate. Sin qui il rendimento maggiore è quello dell’attaccante Doukara a cui i difensori del Catanzaro dovranno fare particolare attenzione. Per il resto rimane sempre e comunque un derby, ed in quanto tale il pronostico assolutamente incerto, la classifica in questi casi conta tanto e non quanto, la differenza sul campo verrà evidenziata dalle motivazioni.

PRECEDENTI – Cinque in campionato i precedenti tra rossoblù e giallorossi e tutti ovviamente molto recenti. Bilancio in perfetto equilibrio, prima gara ufficiale in campionato disputata il 12 novembre 2006, finta con uno scialbo 0-0, altri due pareggi nei campionati successivi; vittoria giallorossa nella stagione “targata” Auteri e storica vittoria ospite, sulla “derelitta” municipalizzata la scorsa annata. Vibonese “bestia nera” del Catanzaro quindi, ed avversario da affrontare con il giusto carattere, il classico impegno da prendere con le molle.

EX DELL’INCONTRO – Nutrita è la colonia degli ex per questa partita. In riva al “tirreno” troviamo tre vecchie conoscenze del pubblico giallorosso, il capofila è sicuramente Giuseppe Benincasa, che con il Catanzaro ha trascorso sette stagioni, collezionando la bellezza di 112 presenze sempre in serie C2 ed anche due goal in quella appena trascorsa. Altro ex, dal dente avvelenato, è Francesco Corapi che con la maglia del “suo” Catanzaro ha disputato 85 partite mettendo a segno dodici reti, e collezionando anche due presenze nella serie cadetta nella stagione 2004-2005. Ultimo in ordine di tempo è Marco Puntoniere che la scorsa stagione ha vestito la maglia del Catanzaro solamanete 7 volte, senza mai incidere però sul risultato. A parti invertite, si troverà contro i suoi vecchi compagni, l’estremo difensore Mengoni che con la Vibonese ha collezionato 50 presenze nel corso delle due ultime stagioni. 

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – De Filippis; Caridi, Cosentino, D’Agostino, Salvatori; Cosenza Benincasa, Corapi, Mazzetto; Doukara, Puntoriere. All.: Sig. Viola. 

Massimo Saverino

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Massimo Saverino

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