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Magnifica Remuntada giallorossa, le Aquile ribaltano il Picchio.

Scritto da Redazione

I cambi di Vivarini e la “spinta” della Capraro decisivi nel primo match point salvezza. Ora sotto col Südtirol, in un Ceravolo che deve SOLO ruggire.

Nella 24ª giornata del campionato di Serie B, il Ceravolo è stato il teatro di una partita mozzafiato tra il Catanzaro e l’Ascoli. Le due squadre, con obiettivi differenti, si sono affrontate in uno scontro carico di tensione e determinazione.

Il Catanzaro, desideroso di consolidare la sua posizione di prestigio in classifica, ha cercato di continuare il proprio cammino dopo i pareggi contro il Palermo e lo Spezia. Dall’altra parte, l’Ascoli si è trovato immerso nella lotta per la salvezza, determinato a riscattare l’inaspettata sconfitta subita in casa contro il Südtirol.

FORMAZIONI RIMANEGGIATE, PRIMO TEMPO CATANZARO IN SVANTAGGIO

Con 8169 spettatori presenti al Ceravolo, tra cui 103 tifosi ospiti nella curva Mammì, la partita è iniziata con qualche banco di nebbia e piogge sparse che si sono diradate nel corso dei primi minuti di gara.

Il match ha visto il Catanzaro andare in vantaggio al 16º minuto, quando Antonini ha colpito di testa su assist preciso di Ambrosino. L’Ascoli ha ribaltato la situazione con due colpi di testa di Mantovani e Botteghin tra il 23º e il 37º minuto, approfittando di una difesa troppo bassa del Catanzaro che ha concesso specie nell’occasione della rete del pari, troppo spazio a Falzerano per crossare. Con l’Ascoli in vantaggio la difficoltà di manovra è aumentata. Pompetti e Verna spesso erano anticipati sulla mediana e la vera difficoltà era trovare respiro sulle due corsie laterali, poiché Situm e Veroli erano troppo bassi e Sounas e Stoppa non erano nella loro migliore giornata.

LA RIPRESA E’ UN’ALTRA STORIA

Nella ripresa, il Catanzaro ha cercato di ritrovare il proprio gioco e ha intensificato la pressione sull’Ascoli. Vivarini ha fatto entrare subito Iemmello e Petriccione in luogo di Biasci e Verna. Un tentativo troppo aggressivo di pressing da parte di Valzania ha portato all’espulsione del centrocampista ascolano per fallo netto su Veroli, dopo l’intervento del VAR. Per la cronaca l’arbitro Rapuano non si era accorto di nulla e aveva fatto proseguire il gioco.

Con l’uomo in meno, l’Ascoli si è difeso strenuamente, ma il Catanzaro ha continuato a premere per il pareggio. I cambi effettuati da Vivarini hanno trasformato il Catanzaro in una squadra più offensiva, con D’Andrea e Situm che hanno dato nuova linfa alle azioni offensive.

Pompetti sulle fasce adesso trova lo scarico sui compagni appoggiandosi a Oliveri e D’Andrea a destra e a Situm dirottato a sinistra che adesso duetta con Ambrosino. Petriccione entra nel vivo del gioco e oltre ad allargare le giocate cerca anche interessanti verticalizzazioni per bucare la difesa di un Ascoli arroccato dietro a difesa del vantaggio ma che adesso deve controllare due bomber del calibro di Iemmello e Donnarumma.

Nel giro di cinque minuti (81^ e 86^) il Catanzaro la ribalta e compie il sorpasso. Il pareggio è arrivato grazie a un’autorete di Bellusci dopo una devastante azione di D’Andrea sulla destra. La rete del vantaggio e grazie a un gol di testa di Iemmello su calcio d’angolo di Petriccione spizzicato intelligentemente sul secondo palo da Donnarumma.

Nonostante i tentativi disperati dell’Ascoli di pareggiare nei minuti finali (dieci di recupero)  il Catanzaro ha difeso con successo il vantaggio, sfiorando addirittura il poker con Donnarumma.

Con questa vittoria, il Catanzaro torna alla vittoria dopo un mese e si rilancia in classifica, dimostrando determinazione e carattere in una partita combattuta fino all’ultimo minuto.

BASTA SCIOCCHI  MUGUGNI, SERVE SOLO SOSTENERE IL CATANZARO

La vittoria di ieri ha consolidato la posizione del Catanzaro al sesto posto in classifica, un risultato che premia il duro lavoro e la determinazione della squadra. Con trentotto punti conquistati, i giallorossi si trovano ora in una posizione di stabilità e tranquillità in classifica.

È importante sottolineare quanto sia straordinario il percorso della squadra fino a questo punto del campionato. Partendo dall’intelaiatura della Serie C, nessuno avrebbe previsto che il Catanzaro si ritrovasse a soli sette punti di distanza dalla zona promozione diretta, con sei punti di vantaggio sul Brescia che sta inseguendo l’ottavo posto per entrare nei playoff, e addirittura a sedici punti di vantaggio dalla zona playout.

Nonostante i successi ottenuti, durante la partita di ieri si è avvertita un po’ di insoddisfazione dagli spalti. È importante ricordare che il campionato di Serie B è estremamente competitivo e che le squadre avversarie sono formazioni di alto livello, con risorse finanziarie e strutture che potrebbero tranquillamente competere in Serie A.

Dobbiamo continuare a sostenere la nostra squadra fino all’ultimo minuto, perché ciò che il Catanzaro sta raggiungendo in questo campionato è qualcosa di straordinario. Come matricola, la squadra ha bisogno del nostro sostegno costante per consolidare la sua presenza in questa nuova realtà calcistica, che è molto diversa dagli anni d’oro dei giallorossi.

Inoltre, è fondamentale comprendere e apprezzare l’identità di gioco del Catanzaro, che si è sviluppata nel corso degli anni sotto la guida di Vivarini. La squadra non getta semplicemente palle in avanti, ma gioca un calcio tecnico e organizzato che ha dimostrato di essere efficace ed è davvero sciocco sentire qualcuno dagli spalti che sbraita ed impreca, perché vorrebbe che il Catanzaro giocasse “a palla fai tu” che non è da tempo nelle caratteristiche  della nostra compagine. E per capire questi concetti non serve il patentino di allenatore che rilascia Coverciano.

Sabato prossimo ci attende un’altra sfida contro il Südtirol, una squadra desiderosa di punti. Dobbiamo continuare a sostenere il Catanzaro fino all’ultimo respiro, perché ciò che stiamo vivendo è motivo di grande orgoglio per la nostra città e per tutti i tifosi giallorossi.

Forza Catanzaro!

Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net

Redazione 24

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3 Commenti

  • Ma quali mugugni? Ma di che stiamo parlando? Di quattro scemi che fischiano? Tra l’altro ci stava pure rumoreggiare, magari la squadra sembrava quasi non avere idee su come abbozzare una ben che minima azione per rimettere in piedi la partita.
    Smettetela di creare fazioni inutili tra tifoseria, perché tutto lo stadio ha SEMPRE sostenuto la squadra a prescindere dal risultato e dalle prestazioni.
    FATE GIORNALISMO!

  • Concordo, non dovete creare diatribe inutili e dannose su una tifoseria sempre compatta. Dopotutto molti giornalisti sul web hanno criticato il Catanzaro come il peggiore nelle partite in casa, almeno per 60-65 minuti. Ripeto GIORNALISTI SPORTIVI, no tifosi. Capito !?!?

  • Scusate ma concordo anch io. Credo si stai esagerando. Li ho sentiti anche io ieri quattro scemi che mugugnavano. Ma sono davvero quattro ignoranti. Sbagliano Vivarini e Iemmello a evidenIarlo: la tifoseria giallorossa ha dimostrato in ogni città italiana dove è stata negli ultimi mesi che tipo di sostegno riesce a dare e che passione ha. Attento vivarini a non rompere il giocattolo. E poi i fischi non erano contestazioni. Alla squadra quando non c è iemmello mancano gli attributi: non si protesta quando si hanno torti arbitrali ( vedi goal a laspezia), non si riesce a reagire quando si va sotto, e soprattutto non vedo mai un bel fallaccio per dimostrare muscoli agli avversari. Li vedo solo quando c e iemmello in campo. Vivarini deve lavorare su quello: i tifosi ieri chiedevano quel tipo di carattere

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