Avversario di turno

Turris: la grande sorpresa del girone C

Scritto da Redazione

I campani arrivano al Ceravolo da quarti in classifica dopo il colpaccio del “Barbera” contro il Palermo

La Turris ha saputo sfruttare al meglio un calendario abbastanza agevole all’inizio della stagione, questo ha consentito alla squadra di mister Fabiano di piazzarsi nelle zone nobili della classifica del girone C. Delle cinque vittorie su dodici partite, tre sono arrivate nelle prime tre gare, contro Viterbese, Virtus Francavilla e Bisceglie. Il successo più prestigioso, al momento, è quello contro il Palermo, proprio nell’ultima gara disputata dai campani.

In casa Turris la soddisfazione per quanto fatto fin ora è tanta, ma il presidente Colantonio cerca di mantenere il focus sul vero obiettivo stagionale: “I tre punti contro il Palermo sono punti in più verso la salvezza. Non si devono alzare troppo le aspettative, tenendo un profilo basso possiamo continuare a vedere una Turris ammazzagrandi. Non bisogna creare false aspettative e allo stato attuale possiamo mirare ad una salvezza tranquilla grazie ad una buona rosa e ad un mister che sta facendo bene, lavorando in silenzio”. La parola d’ordine del numero uno dei corallini è quindi piedi per terra.

La terra di Torre del Greco che è stata calpestata agli inizi della carriera da un grande bomber di Serie C, ora in forza al Catanzaro: Felice Evacuo. Dalle giovanili alla prima squadra per poi passare alla Lazio ed iniziare il lungo viaggio che ora lo porterà ad affrontare la squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico da avversario. Il numero 17 giallorosso in una recente intervista a Tuttoturris.com ha ricordato gli anni passati e ha lodato l’attuale lavoro della squadra: “Ricordo con molto piacere il mio esordio nella stagione 1999-2000 in un Turris-Cavese finita 1-0. L’anno successivo non trovai molto spazio ma siglai il primo goal della mia carriera contro il Taranto di Riganò. La Turris 2020-2021 mi piace molto e si vede la mano del tecnico, ci sono 5-6 giocatori di categoria e giovani interessanti. Il grande inizio ha dato morale alla squadra e credo che alla fine della stagione possano raggiungere la zona play-off”.

I torresi ora sono arrivati al vero snodo del loro campionato, dopo aver affrontato, in fila, Juve Stabia, Catania e, appunto, Palermo, domenica sfideranno il Catanzaro e nelle quattro giornate successive sarà avversaria di Teramo, Ternana e Bari. Sarà dura, dunque, per la squadra di Fabiano conservare il quarto posto. Di certo, però, i biancorossi non partono sconfitti contro nessuno. Si tratta di una squadra solida, piuttosto duttile per la possibilità di ruotare uomini e moduli, senza una fase offensiva troppo raffinata ma con individualità che le permettono di colpire chiunque.

L’ANALISI TECNICO TATTICA

Di solito la Turris schiera un 3-5-2 o 3-4-1-2. Con quest’ultima variante, Giannone o Romano occupano la posizione di trequartista, mentre Franco e Tascone compongono la coppia di mediani. Il 3-5-2 si è visto nel successo contro il Palermo, dove Franco Fabiano ha offerto la versione più reattiva della propria squadra. Franco si è posizionato da regista, mentre le mezzali si muovevano in maniera differente: Tascone a sinistra era più alto e accompagnava con più frequenza gli attacchi; Raffaele Fabiano, a destra, rimaneva più vicino a Franco e lo supportava per trasmettere la palla in avanti. I campani hanno lasciato il possesso ai rosanero, non hanno concesso granché e si sono limitati ad attaccare in transizione, con Longo e Pandolfi – i due che si sono alternati nel ruolo di punta – che hanno colpito in campo aperto le zone sui fianchi dei difensori centrali del Palermo. La vittoria è arrivata proprio grazie a un contropiede di Pandolfi negli ultimi minuti.

La versione più offensiva della Turris, invece, è quella vista contro la Juve Stabia, con Giannone trequartista dietro Pandolfi e Longo. Come detto, i prossimi avversari del Catanzaro non hanno meccanismi troppo consolidati. Tuttavia, la partita contro le vespe mette in evidenza le notevoli doti di alcuni singoli, che potrebbero portare scompiglio anche senza manovre pulite. In difesa, ad esempio, occhio a Rainone, che gioca da terzo centrale a destra ed è abilissimo a dribblare con le conduzioni centrali: le punte e i centrocampisti di Calabro dovranno evitare di farsi bucare dalle incursioni palla al piede dell’ex Casertana, capace di creare squilibri e di forzare anche i blocchi medio-bassi.

Sulla fascia il giocatore più pericoloso è l’argentino Da Dalt: destro naturale, ma in grado di agire su entrambe le corsie, è veloce sia sui primi passi che in allungo. Il talento lunatico di Giannone invece lo conosciamo già. Il giocatore più forte della Turris, però, l’elemento chiave, è Daniele Franco, regista delizioso e tra i migliori del campionato. Franco si avvale del fisico brevilineo per sfuggire alla pressione con controlli orientati e dribbling, il suo sinistro ha una sensibilità in distribuzione notevole: può pescare il compagno tra le linee con filtranti rasoterra, è preciso nelle aperture verso gli esterni e sa innescare i compagni sulla corsa in transizione.

In avanti il capocannoniere è Pandolfi, quattro gol in dodici presenze. Al di là delle reti, l’attaccante campano garantisce un contributo capitale per la manovra di Fabiano. Alto un metro e ottantasei, la Turris lo cerca spesso con passaggi lunghi e lui contende con ferocia e atletismo tutti i palloni alla difesa. Pandolfi gioca molto con la porta alle spalle per farla vedere ai compagni, ma è anche abbastanza veloce da colpire in campo aperto, come dimostrano i gol contro Foggia e Palermo.

Insomma, la Turris è un osso duro, con giocatori in grado di renderla competitiva anche contro le big del girone C. Per di più, è una squadra che può decidere di lasciare la palla agli avversari. Per Calabro e per il Catanzaro non sarà possibile speculare come a Bari.

 

Foto: Pagina Facebook ufficiale SS Turris Calcio Srl

Samuele Cardamone e Emanuele Mongiardo

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