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Un anno di calcio a Catanzaro – Capitolo Quattro: Autunno

Evacuo esultanza

Dalla scomparsa di Fabrizio Ferrigno alle incognite sull’evoluzione del campionato. Il quarto capitolo di un anno di calcio a tinte giallorosse

Il calciomercato si è appena concluso ed Antonio Calabro è pienamente soddisfatto dall’operato del management aziendale. Il lavoro di assemblaggio appena iniziato da Mister Calabro procede bene, facendo ben sperare per il prosieguo del campionato.

Anche l’Autunno è caratterizzato da un grave lutto che colpisce l’Uesse: ci lascia Fabrizio Ferrigno, calciatore totale e talento di classe cristallina. Il Sindaco, capitano e uomo imprescindibile nell’ultima promozione in Serie B dei giallorossi, si è spento a 47 anni dopo una lunga lotta contro un male incurabile. Siamo certi che anche lassù continuerà a seminare avversari con dribbling sulla fascia, a sfornare assist e inventare giocate impensabili.

Nel mese di ottobre le Aquile mettono in fila una di serie risultati utili in media inglese.

È buona la prima uscita del Catanzaro a ranghi completi dopo la fine della sessione di mercato: con la rete di Verna (1-0) le Aquile regolano la Paganese di Mister Erra.

Arriva poi lo 0-0 al Razza di Vibo, con le Aquile in dieci per un tempo per l’espulsione comminata ad uno sciagurato Martinelli, cui seguono il 2-1 interno al Foggia (Evacuo e marcatura decisiva di Carlini) e lo 0-0 di Caserta. Il match interno contro il Palermo viene rinviato per i casi di coronavirus (ben diciannove) che hanno riguardato i rosanero.

Sfruttando il nuovo Decreto che prevede la riapertura degli stadi ad un massimo di 1.000 spettatori, l’Uesse lancia la campagna sostenitori 2020/2021” rivolta ai tifosi per la sottoscrizione di “supporter ticket” per i settori del Ceravolo aperti al pubblico e di “top ticket” per la prelazione sui biglietti di tutte le gare interne dei giallorossi.

La campagna parte dall’intuizione di Roberto Talarico con il claim “il Ceravolo il mio congiunto” che convince la società, entusiasmando il presidente Floriano Noto e il Direttore Generale Diego Foresti che la adottano. Ma la nuova impennata nazionale dei contagi per la “seconda ondata” di Covid-19 porta a chiudere nuovamente gli stadi nel giro di poche settimane.

I sogni di gloria in Coppa Italia si fermano a Marassi, dove il Catanzaro esce comunque a testa alta dalla competizione, piegato dalla doppietta di Scamacca (2-1) che consente al Genoa di staccare il pass per il turno successivo dove affronterà la Sampdoria. AI giallorossi il merito di restare in gara contro una compagine di Serie A fino alla fine, grazie al gol di Fazio. Per Calabro: “Abbiamo giocato alla pari…Possiamo fare qualcosa di importante e sono contento della prestazione”.

Le Aquile vanno in ritiro ad Orte in preparazione del big match contro la Ternana, imbattuta in campionato e reduce da tre vittorie consecutive. I giallorossi possono testare le proprie ambizioni e, soprattutto, misurare il divario con una delle pretendenti più accreditate del Girone C alla promozione in cadetteria. Ed il divario sul campo è enorme.

I rossoverdi di mister Lucarelli annichiliscono il Catanzaro a cui rifilano un fragoroso 5-1. Nel primo tempo sono le parate di Branduani a tenerci a galla, ma il gap che emerge nel secondo tempo è imbarazzante: la Ternana domina in lungo ed in largo la partita. Calabro si prende le responsabilità della pessima prestazione: “Chiedo scusa ai tifosi perché da uomo è la cosa più giusta da fare”. L’ultimo Catanzaro ad aver incassato cinque reti in una partita era stato quello di Gigi Cagni nel 2004 a Vicenza.

Tre giorni dopo la manita umbra, si torna in campo al Ceravolo per recuperare il match rinviato contro il Palermo, che è ancora alla ricerca del primo successo in campionato. Nonostante la superiorità numerica per larga parte dell’incontro, uno spento Catanzaro non va oltre l’1-1 (rigore di Evacuo). Il pareggio dei rosanero arriva addirittura in nove contro undici. Sembra aprirsi la prima crisi stagionale per la squadra di Calabro.

Foresti

L’atteggiamento in campo non piace al DG Foresti, che in sala stampa post-gara annuncia un ritiro punitivo, con parole di fuoco rivolte alla squadra:

Dopo la vergognosa partita di Terni siamo incappati in un’altra gara brutale. Non esiste che in doppia superiorità numerica, in vantaggio di un gol  riusciamo a far pareggiare gli avversari. Si va in ritiro. Da oggi è finito il tempo dei comfort, della bella vita…Chiedo scusa alla piazza, al presidente…Abbiamo fatto una figuraccia, peggio di domenica a Terni. La maglia che indossano i calciatori merita rispetto. Siamo in una situazione imbarazzante…

La reazione del gruppo arriva subito con il raggiungimento di una storica vittoria al Partenio dove le Aquile battono in rimonta 3-1 l’Avellino di Braglia, con reti di Curiale, Di Massimo e Di Piazza. Il segnale della dirigenza è stato chiaro, la risposta della squadra sul campo lo è stata altrettanto. Per Calabro “Il merito va ai calciatori che in svantaggio non si sono demoralizzati”.

Le Aquile ritrovano continuità con 10 punti in 4 gare. Ci imponiamo con una prestazione maiuscola, forse la migliore della stagione, ai danni del Teramo, decisa dal solito Carlini che sigla il gol partita dopo un assist al bacio dell’inesauribile Di Massimo. Il risultato (1-0) non è troppo generoso con i giallorossi che creano tante occasioni da rete, ma trovano un Lewandoski in giornata di grazia.

Carlini

A Francavilla finisce 1-1 (Fazio) una partita dura ed equilibrata contro la Virtus, mentre con la vittoria interna sulla Cavese (2-1, reti di Risolo e Di Piazza) le Aquile agguantano il quarto posto in classifica.

Il filotto si interrompe però a fine novembre, quando i giallorossi falliscono però l’esame di maturità al “San Nicola”. Un Catanzaro rinunciatario perde 1-0 contro il Bari, ed il risultato non esprime a pieno la differenza in termini di gioco costruito e di occasioni da rete create. Il gol di Antenucci sugella una specie di tiro a segno alla porta di Branduani. “Il percorso di crescita passa da queste gare” secondo mister Calabro.

A inizio dicembre arriva al Ceravolo la Turris, grande sorpresa del girone C, che ha appena conquistato il quarto posto in classifica superando proprio il Catanzaro. Le Aquile sfoderano un’ottima prestazione con tre gol, tre legni colpiti, tante azioni da rete create: alla fine è 3-1 con le marcature di Risolo, Evacuo e Curiale. La settimana seguente il Catanzaro cala il tris anche a Bisceglie (1-3) con le firme di Di Massimo, Contessa ed Evacuo.

Felice Evacuo

Il 2020 sul manto verde termina con due pareggi contro blasonate avversarie.

Contro la Juve Stabia il risultato è 2-2, finale giusto al cospetto della squadra più forte e meglio organizzata vista al Ceravolo. Gara di buona personalità per le Aquile, in cui vanno a segno Corapi (a distanza di 10 anni dall’ultima marcatura in giallorosso) e Riccardi, mentre Branduani para un rigore agli ospiti.

Nel turno prenatalizio a Catania è invece 1-1 (Di Massimo) con il grande rammarico di subire il pareggio di Manneh nel finale. I giallorossi peccano nella gestione della parte conclusiva della gara dopo un ottimo lavoro nella prima frazione. Anche per Mister Calabro siamo stati “bravi ad interpretarla, ma nel primo tempo abbiamo sciupato tanto, potevamo essere almeno in vantaggio di due gol”.

Il Catanzaro chiude il 2020 al terzo posto, in coabitazione con Avellino, Teramo, Foggia e Catania, con un distacco oramai significativo da Ternana e Bari che si contenderanno la promozione diretta in B.

Se escludiamo l’incidente di Potenza alla prima giornata, fortemente condizionato dalla rosa in fase di costruzione, le Aquile si sono dimostrate inferiori solo alle prime due della classe, palesando un gap tecnico e fisico nei due scontri diretti.

Calabro

La performance è pienamente in linea con le aspettative che potevano derivare da un mercato incentrato sull’ottimizzazione del budget. La squadra riesce ad esprimere per larghi tratti l’animus pugnandi voluto da Antonio Calabro, ha carattere, un’identità di gioco ben riconoscibile ed è uscita brillantemente dai potenziali momenti di crisi.

Non sappiamo se questo basterà per essere realmente competitivi in una competizione difficile come i play-off. Molto dipenderà da come l’Uesse e le avversarie si muoveranno per puntellare l’organico nel mercato invernale, dalla condizione fisica delle Aquile in primavera, dalla capacità di proprietà, dirigenza ed allenatore di mantenere la barra dritta anche nei nuovi momenti di difficoltà, che fisiologicamente ci saranno. Anche il fattore campo, il cui peso specifico è stato depotenziato dalla chiusura al pubblico degli stadi, potrebbe presto tornare a giocare un ruolo determinante.

Tanti interrogativi, diverse incognite sull’evoluzione del prossimo campionato delle Aquile. Che proveremo a comprendere ed interpretare giorno dopo giorno. Con la speranza di poter parlare di calcio e di vita.

A tutti i tifosi giallorossi va l’augurio per un sereno 2021 nella rincorsa alle nuove sfide personali, professionali e sportive che ci aspettano.

Ai seguenti link potrai rileggere i precedenti capitoli di “Un anno di calcio a Catanzaro”:

Autore

Francesco Guerrieri

6 Commenti

  • Purtroppo capisco che non ci siano soldi una squadra non può vivere senza pubblico e senza sponsor, anche per questo darei via 6 giocatori per acquistarne 3 di valore, due a centrocampo e uno in attacco.
    BUON ANNO!!! ❤️💛❤️💛🎉

  • CONCORDO IN PARTE SU QUANTO SCRITTO!! DIRE CHE IL BARI E LA TERNANA SONO NETTAMENTE SUPERIORI NON CREDO,SONO STATE DUE PARTITE CHE SEPPUR DIVERSE HANNO UN UNICO DENOMINATORE CHE VUOL DIRE “RINUNCIATARI. IO HO SEMPRE SOSTENUTO CHE NOI ABBIAMO UN OTTIMA ROSA FATTA DI CALCIATORI VINCENTI CHE HANNO VINTO PARECCHI CAMPIONATI, NON ME NE VOGLIA IL MISTER SE SOSTENGO CHE CAUSA DELLE SCONFITTE COSI’ COME DELLA NON VINCITA CO PALERMO JUVE STABIA CATANIA SIA DOVUTA PER LA SUA IMPOSTAZIONE TATTICA RINUNCIATARIA . TANTO PER CITARNE DA ESEMPIO L ULTIMA PARTITA CON IL CATANIA,DOVE DOPO IL NOSTRO GOL CI HANNO PRESO LETTERALMENTE A PALLONATE,NON RIUSCENDO AD OLTREPASSARE IL CENTROCAMPO. HO LA SENSAZIONE, LO DICO DA CRITICO E TIFOSO, CHE IL MISTER NON HA CAPITO CHE ALLENA IL CATANZARO SQUADRA DI PRIMA LINEA DOVE IL SUO INTENTO DEVE ESSERE QUELLO DI ANDARE A GIOCARSELA LA PARTITA. MI SCUSI MISTER MA HO SCRITTO QUELLO CHE HO PENSATO. BUON ANNO A TUTTI I TIFOSI GIALLOROSSI

  • Maiorino non sarebbe male unitamente a Un buon difensore centrale. buon anno nuovo a tutti i tifosi giallorossi. Forza Catanzaro sempre e comunque

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