Avversario di turno

Cittadella, un avversario in cerca di rinascita

Scritto da Emanuele Mongiardo

In un girone di ritorno in cui il Catanzaro sembra aver capito che le partite che non si possono vincere bisogna evitare di perderle, la sfida di sabato contro il Cittadella ha tutti i crismi della gara in cui potranno essere verificate le reali ambizioni dei ragazzi di Vivarini. Catanzaro e Cittadella, infatti, distano soli tre punti (39 i giallorossi, 36 i veneti) ed occupano rispettivamente il sesto e il settimo posto. Al Tombolato, quindi, si incontrano due avversarie che puntano a consolidare la classifica e, nella migliore delle ipotesi, a vedere sempre più da vicino la prospettiva playoff. D’altra parte, è questa la natura del Catanzaro 2023/24: cercare di competere con i migliori e stare in alto più tempo possibile per centrare il vero obiettivo stagionale, la salvezza.

Il Cittadella, invece, per come si era messo il campionato fino a qualche settimana fa sembrava potesse puntare tranquillamente alla post-season. In casa Gorini aveva eretto un fortino, riuscendo a conquistare vittorie di assoluto rilievo come il 4-1 rifilato allo Spezia o il 2-0 contro il Palermo.

Poi, però, qualcosa si è inceppato. Del resto, lo abbiamo imparato sulla nostra pelle: a parte il Parma, non sembrano esserci, in questa Serie C, squadra capaci di mantenere costanza di rendimento su una larga serie di partite. Così, dopo la vittoria contro il Palermo è arrivata una serie di cinque sconfitte consecutive: il Citta ha ceduto non solo in trasferta sui campi di Ternana (3-1) e Brescia (2-0), ma è diventato vulnerabile anche tra le mura amiche. Ha perso con la Sampdoria per 1-2 e la scorsa settimana lo Spezia gli ha restituito i 4 gol subito all’andata (4-2 il risultato finale), in una gara condizionata da un arbitraggio troppo severo, che ha costretto i veneti a giocare tutto il secondo tempo in nove uomini.

Qualunque ambiente, dopo una striscia del genere, avrebbe messo in discussione l’allenatore. Invece Gorini non solo in questi anni si è guadagnato abbastanza credito da resistere alla tormenta, ma può contare sull’appoggio di un direttore generale come Marchetti che ha fatto della continuità la chiave del successo della Cittadella, una società che ha mantenuto risultati di livello alto pur con spese ridotte per i parametri della Serie B. Non possono essere queste sconfitte di metà campionato a far dubitare la dirigenza.

Il prossimo avversario del Catanzaro, dunque, è ferito, ma se c’è una cosa che ci ha insegnato questo campionato è che il riscatto è sempre dietro l’angolo, per cui servirà ancora più concentrazione. Soprattutto considerando il rendimento in trasferta delle aquile, che lontano dal Ceravolo non portano a casa i tre punti dalla trasferta al Renzo Barbera, già La Favorita, di Palermo.

Come gioca il Cittadella

Gorini ha mantenuto lo stesso impianto di gioco dell’andata. Il Cittadella si affida sempre al suo amato 4-3-1-2. Come abbiamo imparato nella gara disputata in autunno, il punto di forza dei veneti è la fase di non possesso. Il Cittadella parte sempre in maniera aggressiva, cercando di rendere scomoda la partita degli avversari attraverso il pressing alto. È un modo di stare in campo che favorisce le caratteristiche di un centrocampo con grande atletismo e che si avvale dello spirito di sacrificio delle punte Pittarello e Pandolfi.

Il 4-3-1-2 stringe sul lato palla e soffoca il possesso avversario. Di contro, lascia parecchio spazio sul lato debole. Se il Catanzaro riuscirà a sorprendere il Cittadella sul fianco scoperto, come non è riuscito a fare all’andata, allora Vivarini potrà godere di un vantaggio significativo. I giallorossi hanno sofferto in più occasioni il pressing alto di squadre di grande impatto fisico, per cui bisognerà dimostrare di aver fatto tesoro dei passi falsi del passato.

In fase offensiva, invece, oltre alla verticalità di Pandolfi e Pittarello, bravi ad allungare le difese avversarie, sarà da tenere d’occhio il trequartista Cassano. Scuola Roma, classe 2003, è dotato di ottimo spunto e di gran piede, anche sui calci piazzati.

Per caratteristiche il Cittadella è un avversario molto scomodo per il Catanzaro. Domani, quindi, potremo saggiare il grado di maturità raggiunto da Iemmello e compagni.

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Emanuele Mongiardo

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