Io dico seguitando

Prove tecniche di crescita!

Rubrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

 

Cari amici e gentili soci riprende il cammino della mia
rubrica settimanale proprio all’indomani della vittoria corsara in terra di
Abruzzo.

E’ sotto gli occhi di tutti l’evoluzione dei risultati
che, in poco meno di una settimana, ha portato tre sonanti e non scontate
vittorie.

Lasciamo da parte l’aspetto tattico e tecnico ed andiamo
subito ad esaminare quelli che potrebbero essere degli aspetti interessanti, i
quali probabilmente potrebbero risultare determinanti nei mesi a venire.

Le prossime sei gare saranno determinanti, non solo per
il futuro di questo campionato, ma per i prossimi cinque anni della storia
giallorossa.

All’orizzonte, tenendo anche conto della “congiuntura”
nazionale, si profila la nascita di un ciclo, di un circuito virtuoso che
potrebbe riportare le Aquile nel calcio che conta.

Le prossime gare saranno certamente decise dagli aspetti
tecnici, ma dovranno esser curate una serie di premesse, che ad un primo
impatto possono sembrare secondarie, ma che se esaminate seriamente rilevano
nella loro importanza e nel loro essere determinanti.

L’anno trascorso è stato tumultuoso per il Catanzaro
Calcio, siamo passati dallo spettro del fallimento alle porte del paradiso. E’
chiaro che nessuna organizzazione aziendale (il Catanzaro calcio è una azienda)
poteva prevedere il verificarsi in maniera così rapida dei fatti, e soprattutto
riuscire ad individuare gli elementi “di secondo” piano da monitorare e da
sviluppare.

Se mescoliamo la rapida crescita delle chance agonistiche
giallorosse, la forte pressione ambientale e la giovane organizzazione
aziendale il quadro è abbastanza chiaro. A questi citati elementi aggiungiamo
una peculiarità del popolo catanzarese, che è quello di trasformare la
brezzolina in tornado. Capita che alcuni eventi, che in qualsiasi città del
mondo verrebbero classificati nella categoria dei non pervenuti, sui tre colli
diventano veri e propri casi dell’opinione pubblica. Opinione pubblica
catanzarese che ha visto, nelle diverse modalità di espressione, una crescita
vorticosa. Sotto questo ultimo punto di vista metto sotto la lente
d’ingrandimento anche il nostro sito. Chi vive a Roma sa che le radio private
capitoline costituiscono il termometro delle tifoserie, una vox populi
ascoltatissima ed uno strumento di comunicazione di forte impatto sul Popolo
calcistico.

Nella Calabria felix, invece ha preso fortemente
piede il nostro “piccolo” sito. L’annesso forum si è  trasformato in un vero è proprio bar dello sport, in tale luogo
sono nati alcuni “personaggi”, taluni positivi ed inconsapevoli del ruolo
“recitato” ed altri invece chiaramente costruiti e pienamente consci delle loro
“uscite”, a contorno ci sono le pittoresche esibizioni di vere e proprie
macchiette virtuali, che molte volte si prendono troppo sul serio.

Sembra che quotidianamente si svolga un vero e proprio
reality show globale all’ombra delle gesta del Catanzaro. Pensiamo soltanto ai
tam tam mediatici che quotidianamente partono dal .net, a quei fenomeni che si
evolvono e crescono a colpi di click, della serie scripa manent, verba volant.

Tutto questo è solo la constatazione di un fenomeno sotto
gli occhi di tutti, compreso da attenti osservatori e dagli addetti ai lavori e
vissuto in presa diretta dagli utenti.

Si è sviluppato un fenomeno aggregativo senza precedenti,
è nata una vera e propria comunità legata da un doppio filo in giallorosso.

Rappresentati questi eventi non mi rimane che lasciare
alle vostre intelligenze ed alle vostre attente   riflessioni quelle che possono esserne le conclusioni, sia sulla
validità del mezzo che sull’uso corretto che ne viene fatto.

Le mie conclusioni le rassegno sotto due grandi categorie,
infatti se personalmente mi dolgo del fatto che molte aziende non hanno
pienamente compreso la potenzialità del mezzo e la forza dell’impatto
comunicativo dei messaggi che questo invia, non riuscendo a supportarlo come
dovrebbero.

Dal punto di vista generale torno al mio Catanzaro, e con
un occhio al calendario ed uno al cuore penso a queste sei lunghissime
domeniche. Se ci troviamo in questa situazione dobbiamo dire grazie a qualcuno
e dobbiamo tributare la nostra massima stima a coloro che stanno costruendo
questo splendido edificio. Allo stesso modo chi sta realizzando questo stabile
non deve farsi prendere dalle vertigini e dal timore di cadere dai ponteggi per
qualche spiffero di vento, se sono state previste tutte le sicurezze possibili
non c’è nulla da temere.

Il Risultato è alla nostra portata, serve veramente un
Balzo di tutte le componenti che gravitano intorno alle Aquile.

Questo Obiettivo deve essere voluto da tutti Noi, volerlo
significa bramarlo internamente, cercarlo intimamente, smaniarlo di continuo
senza nessuna esteriorità. Coscienti della nostra Forza affrontiamo con umiltà
le sei fatiche.

Concentriamoci su questa Meta, utilizziamo le nostre
energie solo per questo e mettiamo da parte ogni polemica. Ognuno faccia la sua
piccola parte, società, squadra, tifoseria e mezzi di comunicazione.

Il nostro desiderio, quella voglia stupenda tenuta dentro
in un decennio di macerie, lentamente deve venir fuori, in punta di piedi e con
grande umiltà, facciamo tremare le nostre coscienze, sussultiamo all’unisono ed
esploderemo di felicità.

In un modo o in un altro, lì dove osano solo le Aquile,
deve tornare a volare il sogno di una intera Regione.

 

Tramite queste colonne giungano a tutti i miei più sinceri
Auguri per una Serena e Lieta Pasqua!

 

Giallorosso per Sempre!

Gennaro Maria Amoruso (Harp)

Chi volesse suggerirmi argomenti,
segnalarmi temi o dissentire sulle mie parole può farlo all’indirizzo:
gennaro@uscatanzaro.net

 

 

 

 

 

 

Autore

Redazione

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