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Virtus Francavilla Catanzaro 4-0: l’analisi tecnico-tattica

Scritto da Davide Greco

Pessima figura delle aquile che non scendono mai in campo. Al termine dei 90 di gioco saranno soltanto quattro le reti al passivo

Prestazione indecorosa delle aquile che devono ringraziare la dea bendata per aver subito solo quattro reti. Poche volte in passato si è assistito a una partita così mal interpretata, con scarsa predisposizione al sacrificio e pochissima benzina nelle gambe.

DiPiazza dopo dieci minuti si divora il possibile vantaggio. A tu per tu con Polizzi si allunga troppo la sfera vanificando quello che sarà a tutti gli effetti l’unico contropiede di marca giallorossa e l’unico pericolo corso dall’estremo difensore biancazzurro.

La Virtus Francavilla inizia con il pressing alto e costringe il Catanzaro nella propria trequarti impedendo a Corapi e Urso di costruire gioco. Sulle corsie laterali Statella e Contessa sono facilmente raddoppiati e annullati.

In avanti Carlini si schiera dietro le punte, ma il suo gioco fra le linee non produce i risultati sperati, così DiPiazza e Bianchimano finiscono per diventare due fantasmi che girano a vuoto.

In difesa le cose non vanno meglio, Vazsquez e Perez viaggiano alla velocità della luce e mettono in grave imbarazzo tre pezzi da 90 quali Celiento Atanasov e Martinelli.

Ormai non è un segreto che la squadra soffra oltre misura il pressing alto ed è altrettanto noto che contro il 3-5-2 viene a mancare il dominio in mezzo al campo perché gli avversari intasano le linee di gioco spezzando la manovra e aggredendo il portatore di palla.

La posizione di Carlini non ha convinto, doti tecniche a parte, così come il duo Bianchimano DiPiazza che dimostrano scarso feeling.

Il Catanzaro è stato costruito per aggredire gli spazi aperti, che dovrebbe trovare proprio contro avversari come quello odierno che difende alto e sacrifica mezza squadra nella fase di pressing. Eppure non è stato così.

I due centrocampisti dovrebbero poter fraseggiare con i difensori e innescare gli attaccanti che nel frattempo si cambiano di posizione per togliere punti di riferimento.

Gli esterni di centrocampo dovrebbero cercare la verticale come il taglio in mezzo per sovrapporsi e coordinare la costruzione della manovra allargando le maglie avversarie.

Niente di tutto ciò. Il Catanzaro non è mai sceso in campo e dagli spalti si è assistito a uno spettacolo vergognoso.

Non un corridoio degno di nota. Non uno scambio di prima che non venisse intercettato. Non una giocata in rapidità. Non una sovrapposizione e nemmeno l’ombra di un’apertura nello spazio per un rapido capovolgimento di fronte. Nulla che meriti disquisizioni tecnico-tattiche.

Non una partita da ricordare, anzi… da dimenticare in fretta.

 

 

 

Autore

Davide Greco

7 Commenti

  • Nuovi giocatori vecchi problemi , centrocampo inesistente con i due esterni troppo larghi senza avere la capacita’ di tamponare e di fare un passaggio decente compreso lo Statella non in grado di un cross decente con un timoniere incapace di arginare le offensive degli avversari le cui sortite si sono moltiplicavano senza nessun ostacolo. Gli attaccanti non una palla decente e nemmeno un tiro in porta se si esclude l’unico di Di Piazza, Se giochiamo cosi’ mercoledi’ prepariamoci ad una Waterloo.

  • La scampagnata con la guida turistica Auteri si è’ conclusa. Sono stati visitati le chiese e monumenti di Francavilla senza scendere in campo. Scherzi a parte mai vista una cosa del genere. Mai umiliazione così grande è stata subita. Mai capitato di vedere un allenatore così testardo, che ha assistito col suo atteggiamento alla disfatta. Io ho provato vergogna. Sembrava un incontro tra Real Madrid e Botticello. In questi casi non ci sono scuse ma autocritiche e riflessioni. Ma da parte di chi.

  • Purtroppo il peggio deve ancora venire. Gente svogliata messa male in campo che ci ha fatto vergognare. Mai stati umiliati così. Ci è andata bene ne potevamo prendere sette o otto con un loro goal annullato ingiustamente. Purtroppo questo allenatore non ha capito come si deve impostare la partita quando ci pressano alti, è dallo scorso torneo che ci portiamo dietro questo problema. Campagna acquisti fatta di nomi importanti,( Lo giudice ha fatto di tutto e di più, non gli si può imputare niente) ma che in campo, a parte le prime tre partite, vinte con squadrette ma nemmeno alla fine tanto convincenti, oggi ci hanno portato con i piedi per terra. Con la casertana ed ieri con il francavilla ci hanno fatto vedere la pochezza tecnica e tattica della squadra. Martinelli il peggiore, con lui in campo abbiamo quasi sempre perso, mai un appoggio corretto, sempre proteso a scartare ed arrivare nell’area avversaria perdendo palloni facili e lasciando la difesa sguarnitada cui scuturiscono le azioni degli avversari . Si sbagliano passaggi elementari a due tre metri per l’intestardirsi a non voler passare il pallone al compagno e poi pressati è naturale che si sbagli, Atanasov non sapeva come liberarsi del pallone, centrocampo e difesa lontani anni luce. Di piazza carlini e contessa mi sembrano talmente evanascenti che preferiscono specchiarsi nel loro io, meglio lasciarli a riposare fino alla fine del campionato insieme a nicoletti e di livio. Concludendo potremmo dire………..Ci eravamo troppo illusi, la realtà è ben diversa dalla fantasia, così lo scorso torneo così quest’anno. Per il prossimo campionato facciamo un pensierino per Piero Braglia e programmiamo insieme a Lo Giudice e alla società un campionato da vincere. Questo purtroppo sarà come quello passato. Con la reggina giochiamo a non prendere un’altra barcata di reti.

  • Pregiatissimo Davide la tua “giusta” analisi tecnica mi colpisce ANCHE per il verbo “dovrebbero” usato spesso. Esatto DOVREBBERO ma in pratica non hanno ……
    Io vorrei fare un piccolo sondaggio tra noi tifosi che scriviamo su queste pagine web e sul forum, per sapere se preferiscono il gioco della Casertane e del Francavilla soprattutto o il nostro di Auteri, fissato sul possesso palla e la padronanza del gioco. TEORIA SOLO TEORIA caro Davide e cari fratelli giallorossi. In pratica il Francavilla ci ha dato una lezione di gioco. Altro che possesso palla a loro non gliene fotte un cazzo della statistica a fine partita chi ha avuto più percentuale di possesso palla. A loro interessa fare pressing per recuperare il pallone, velocità per arrivare più presto possibile all’area di rigore avversaria, movimento senza palla con sovrapposizioni e tagli in area per dettare il passaggio e tirare in porta o crossare dentro l’area e fare gol. Qualcuno penserà “elementare Watson” o se preferite “come l’uovo di Colombo”. A parte una condizione MOLTO approssimativa di tutti i nostri calciatori (ci stiamo preparando per i play off, speriamo) insisto nel dire, che in serie C si gioca così e il nostro Mister deve essere CAPACE(??) di prendere le contro misure quando sa già, prima che inizi la partita, che l’avversario ci marcherà col pressing alto e asfissiante sui portatori di palla. E invece comu l’ovu allu focu, uscire sempre con palla al piede già dall’area di rigore nostra, perdere puntualmente il pallone, trovarsi in inferiorità numerica a centrocampo, ecc. ecc.
    Che aggiungere, speriamo in un futuro migliore a partire da mercoledì.

  • I calciatori, che hanno ottime potenzialità, non sono ancora una squadra. Le gambe sono apparse pesanti, forse per la preparazione impostata. Alcuni titolari apparsi in forma nelle ultime uscite (Tulli, De Risio, Casoli) sono stati risparmiati o tenuti a riposo precauzionale considerando il calendario che ci attende. Dimentichiamo questa brutta parentesi e sosteniamo il progetto perché possa dare i suoi frutti quando serve, cioè al momento dei play off.

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