Avversario di turno

Palermo, a Catanzaro in cerca di continuità

Scritto da Emanuele Mongiardo

Non sono passati nemmeno due mesi dall’ultimo incontro tra Catanzaro e Palermo, in quella che, per lo scenario e la caratura dell’avversario, è stata fino ad ora la vittoria più autorevole dei ragazzi di Vivarini. Le squadre che si incontreranno venerdì sera non vivono esattamente il proprio miglior momento. Se il Catanzaro ha bisogno di ritrovare fiducia e di rinsaldare la difesa, il Palermo necessita soprattutto di continuità: il secondo posto che varrebbe la promozione diretta, obiettivo stagionale visto il faraonico mercato estivo, dista soli quattro punti, ma Como, Cremonese e Venezia sembrano avere maggiori certezze rispetto alla squadra di Corini.

La sconfitta del Barbera per mano di Iemmello e Biasci aveva rappresentato il punto più basso dell’attuale stagione per i rosanero. Da allora, però, il ruolino di marcia è migliorato: dopo lo spettacolare 3-3 in casa del Parma, con la vittoria sfuggita nei minuti finali, sono arrivate una vittoria contro il Pisa per 3-2, un buon pareggio per 3-3 in casa del Como, un’altra vittoria per 3-2 contro un avversario prestigioso come la Cremonese e una sconfitta per 2-0 contro il Cittadella. La vittoria della scorsa settimana per 4-2 sul Modena ha spento qualche malumore di troppo, ma la situazione si stava compromettendo per Corini e i suoi, in svantaggio per 2-1 all’inizio del secondo tempo.

Insomma, il girone d’andata ha deluso le aspettative di una delle piazze più esigenti del campionato. Nonostante non abbia mai espresso un gioco brillante e nonostante i tanti inciampi, però, il Palermo è a pochi passi dalla promozione diretta, segno di quanta qualità ci sia nell’organico dei siciliani. Non bastassero gli acquisti estivi, da qualche giorno è arrivato in prestito dalla Juventus Filippo Ranocchia, centrocampista di gran tocco e di buon fisico che aveva passato la prima parte di stagione all’Empoli, in Serie A. Sembra vicino, poi, l’acquisto di un difensore di spessore e di prospettiva come Diakité della Ternana.

Come gioca il Palermo

Il dato più evidente osservando le partite giocate dal Palermo dallo scontro col Catanzaro in poi, è l’enorme quantità di gol subiti. Se le 30 reti incassate dalla squadra di Vivarini sono troppe, le 27 subite dal Palermo non scherzano nemmeno. Al Ceravolo, peraltro, mancherà Fabio Lucioni, alle prese con un infortunio. Ceccaroni è uno dei migliori difensori della B, ma non può fare miracoli, perché il Palermo tende ad allungarsi e non è sempre puntuale nella difesa della propria area. Far ballare gli avversari attraverso il possesso, come vorrebbe Vivarini, potrebbe essere fondamentale per sbilanciare i rosanero e colpire.

All’andata il Catanzaro seppe giocare anche di rimessa, ma probabilmente su quella scelta incise il fattore campo. In casa i giallorossi dovrebbero tenere maggiormente il possesso, perciò dovranno stare attenti a non concedere nulla in ripartenza. La notizia migliore, da questo punto di vista, è l’assenza dello squalificato Brunori, che nelle ultime giornate era tornate a rendere come nei migliori momenti della sua esperienza in Sicilia.

Se c’è una squadra che però può sopperire a un’assenza tanto importante, quella è proprio il Palermo. Lo spunto in uno contro uno di Insigne e Di Francesco non ha bisogno di presentazioni, così come la qualità tecnica di Soleri, che per una volta avrà l’occasione di incidere dal primo minuto.

Il Palermo a volte sembra un po’ incepparsi col pallone, ma ha una quantità di talento tale da riuscire quasi sempre a colpire gli avversari. Quando i rosanero prendono possesso della trequarti offensiva e spingono in basso le difese, con gli inserimenti dei centrocampisti o con i calci piazzati trovano la via del gol anche quando non esprimono un gioco brillante. Sarà bene evitare di subire ripartenze, ma al contempo non bisognerà lasciare in maniera eccessiva l’iniziativa agli avversari.

Autore

Emanuele Mongiardo

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